Contratto di affitto. Come comportarsi quando l'ospite non lo firma

Risolto!
Guglielmo8
Level 2
San Vincenzo, Italy

Contratto di affitto. Come comportarsi quando l'ospite non lo firma

Buonasera a tutti,

premetto che nella descrizione dell'annuncio e in altre parti non vi è traccia di obbligatorietà di firma del contratto di affitto.

Chiedo, qualora l'ospite ritardi la firma o la rifiuti, se quest'azione basti per segnalarlo come inadempiente e quindi, eventualmente, chiedere che lasci l'alloggio.

 

Grazie

Saluti

Risposta Migliore
Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Guglielmo8 

Rispondo secca: sì, anche se nell'annuncio non c'è traccia della notizia del contratto.

 

Tu devi rifarti alle leggi nazionali e non ad altro. Il contratto di locazione è obbligatorio anche se la permanenza fosse di poche ore.

 

E il contratto firmato dalle parti è davvero l'unica cosa che ti tutela in caso di difficoltà (sino ad arrivare alla più estrema: il caso  in cui un ospite non voglia abbandonare l'alloggio a fine locazione, non c'è prenotazione ufficiale che tenga dal punto di vista legale rispetto al peso di un contratto firmato dal "resistente").

 

Tuttavia, dato che non tutti i turisti che giungono presso le nostre strutture sono italiani, ed anche quelli spesso non sono istruiti, è decisamente buona regola aggiungere nell'annuncio una nota in cui avvisi che si dovrà firmare un contratto, pagare tasse di soggiorno (atti per i quali i tuoi ospiti riceveranno delle ricevute da te compilate), ecc. così da non creare imbarazzi e fraintendimenti (gli stranieri pensano a volte che la tassa di soggiorno da percepire a nome del Comune sia in realtà un occulto "pizzo"...).

 

Consiglio spassionato: in altri siti il contratto standard (da te compilato sulle specificità della tua struttura ma privo dei dati dell'ospite) viene trasmesso di default all'ospite al momento della sua prenotazione. Così non è su Airbnb, ma tu potrai comunque inviarlo immediatamente (meglio prima che più tardi) in formato png, l'unico che Airbnb sostiene per le immagini, completato eventualmente con i dati già in tuo possesso (io inserisco il nome e cognome dell'ospite, il Paese di provenienza, le date di arrivo e partenza, la somma pagata della locazione e la data in calce del contratto che corrisponde a quella dell'arrivo/check-in). E aggiungi che sei a disposizione per qualsiasi chiarimento.

 

Naturalmente spiegherai anche che il contratto dovrà risultare firmato da entrambi e che una copia resterà a te, mentre l'altra all'ospite.

 

Con poco ti preservi da potenziali problemi.

 

Ripeto: il rifiuto di firmare il contratto COMUNQUE ti dà diritto di chiedere all'ospite di lasciare l'alloggio, ma è giusto che questi sia informato preventivamente e con dovizia di particolari.

 

In bocca al lupo e buon lavoro.

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5 Risposte 5
Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Guglielmo8 

Rispondo secca: sì, anche se nell'annuncio non c'è traccia della notizia del contratto.

 

Tu devi rifarti alle leggi nazionali e non ad altro. Il contratto di locazione è obbligatorio anche se la permanenza fosse di poche ore.

 

E il contratto firmato dalle parti è davvero l'unica cosa che ti tutela in caso di difficoltà (sino ad arrivare alla più estrema: il caso  in cui un ospite non voglia abbandonare l'alloggio a fine locazione, non c'è prenotazione ufficiale che tenga dal punto di vista legale rispetto al peso di un contratto firmato dal "resistente").

 

Tuttavia, dato che non tutti i turisti che giungono presso le nostre strutture sono italiani, ed anche quelli spesso non sono istruiti, è decisamente buona regola aggiungere nell'annuncio una nota in cui avvisi che si dovrà firmare un contratto, pagare tasse di soggiorno (atti per i quali i tuoi ospiti riceveranno delle ricevute da te compilate), ecc. così da non creare imbarazzi e fraintendimenti (gli stranieri pensano a volte che la tassa di soggiorno da percepire a nome del Comune sia in realtà un occulto "pizzo"...).

 

Consiglio spassionato: in altri siti il contratto standard (da te compilato sulle specificità della tua struttura ma privo dei dati dell'ospite) viene trasmesso di default all'ospite al momento della sua prenotazione. Così non è su Airbnb, ma tu potrai comunque inviarlo immediatamente (meglio prima che più tardi) in formato png, l'unico che Airbnb sostiene per le immagini, completato eventualmente con i dati già in tuo possesso (io inserisco il nome e cognome dell'ospite, il Paese di provenienza, le date di arrivo e partenza, la somma pagata della locazione e la data in calce del contratto che corrisponde a quella dell'arrivo/check-in). E aggiungi che sei a disposizione per qualsiasi chiarimento.

 

Naturalmente spiegherai anche che il contratto dovrà risultare firmato da entrambi e che una copia resterà a te, mentre l'altra all'ospite.

 

Con poco ti preservi da potenziali problemi.

 

Ripeto: il rifiuto di firmare il contratto COMUNQUE ti dà diritto di chiedere all'ospite di lasciare l'alloggio, ma è giusto che questi sia informato preventivamente e con dovizia di particolari.

 

In bocca al lupo e buon lavoro.

Guglielmo8
Level 2
San Vincenzo, Italy

Grazie! Ottima risposta!

Manuela1507
Level 2
Milan, Italy

Buongiorno Cristiana, sono alle prime armi, sarebbe possibile avere il contratto che tu usi certo senza i tuoi dati? o a chi rivolgermi? grazie

Benedetta
Community Manager
Community Manager
Southampton, United Kingdom

Ciao @Manuela1507 , evidenzio il tuo commento a @Cristiana19 . Ti consiglio sempre di taggare le persone con il quale tu stai avendo una conversazione con la @ per facilitare le comunicazioni 😊

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Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Manuela1507 Ciao, Manuela,

grazie a Benedetta per la segnalazione. 

Io uso un contratto che ho fatto "tarare" sulle caratteristiche dei miei alloggi e sulla normativa civica di Venezia. L'ho fatto poi tradurre in inglese e in francese. Due lingue che riescono a coprire all'incirca tutti i miei ospiti (ho rarissimi italiani, sono quasi tutti stranieri).

 

Per principio sono contraria a trasmettere il mio contratto, perché deve essere costruito personalmente con l'aiuto di un consulente (commercialista, ma soprattutto un legale), ed è il consiglio che ti do: una volta sola è sufficiente per "sempre" (a meno di modifiche delle norme da parte della PA).

 

Tuttavia, cara amica milanese, se vuoi contattarmi privatamente posso essere senz'altro più specifica e aiutarti meglio.

 

Un abbraccio.

 

 

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