@Orit266
Può sicuramente essere un'interpretazione valida, ma personalmente non ne faccio il mio mantra, in campo di accoglienza, anche di alto livello.
Nella mia ancora breve carriera professionale, ho avuto la fortuna, per piacere e per lavoro di soggiornare in alcune delle strutture e delle catene ricettive più prestigiose al mondo.
A livello professionale, sia tramite Airbnb e le consulenze in ambito ricettivo, così come la gestione di immobili ( dalla casa privata alla struttura con svariate camere ), che all'esterno di Airbnb, con la progettazione di interni e la gestione della comunicazione digitale, ho avuto la fortuna, l'onore e la possibilità di collaborare con strutture ricettive ed extra-ricettive, strutturate o non strutturate, stagionali o non stagionali, di altissimo livello. ( per esempio dai 700/800€ a notte, a salire ).
Personalmente credo che il sentirsi a casa possa essere parte di un'esperienza di soggiorno, che però necessita di ben altro. Quando viaggio, mi voglio sentire a casa, ritrovare quel comfort particolare, piuttostoché soggiornare in strutture con ambienti affini ai miei gusti, ma non basta. E questo è proprio quello che applichiamo alle strutture in cui supportiamo, nelle diverse forme, la gestione della ricettività.
Ripeto, personalissimo parete, che seppur testato e utilizzato come modello di ricettività, rimane uno dei tanti approcci possibili.
Luca
( grazie @Benedetta per la menzione )
