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Buongiorno a tutti cari host Gestisco la mia guesthouse a livello imprenditoriale ed è attualmente la mia unica attività.Ho...
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Sinceramente no Walter, anche perchè prima di sistemare un mobile nelle case che ho su Airbnb , ci ho pensato mille e mille volte, con disegni a terra , simulazioni etc. Proprio per cercare di ottenere la disposizione migliore e più funzionale alle esigenze degli ospiti . E forse ci sono anche riuscita, infatti
non mi hanno mai spostato un mobile.
Dirò di più: nelle regole della casa ho scritto anche che NON possono spostare i mobili. Sposta oggi , sposta domani ti possono provocare danni.
Naturalmente a casa mia cambia tutto, e infatti ho da poco rivoluzionato la disposizione dei mobili per dare un nuovo assetto e percezione dello spazio, con mia grande soddisfazione. Quindi , e in definitiva. sulla tua domanda posso rispondere: dipende!
Hai ragione, @Daniela1771 dipende. Nel mio ragionamento e nella mia domanda ho sovrapposto ambito personale e professionale.
La tua risposta invece è stata chiarissima ed ha assolutamente senso non spostare ciò che è stato frutto di attento studio...
Se ho ben capito, quindi, per quanto riguarda la casa nella quale vivi, fai parte del club!
Eccomi, rispondo all'appello @Walter
A casa mia c'è poco posto per spostare, ma l'ho fatto lo stesso, e devo dire che è successo durante il primo lockdown.
Stando chiusa sempre in casa avevo l'esigenza di stare più vicina possibile alla porta finestra che era l'unica connessione con l'esterno, non essendoci un balconcino.
Un giorno ho spostato il divano, collocato a fianco della finestra, di fronte. Cosi facendo ho cambiato il punto di vista, quando mi sedevo. Era come se mettendomi di fronte si creasse un rapporto più diretto con l'esterno. Cosi ho dovuto rimodulare gli altri arredi, nello specifico il mio tavolo da pranzo dal centro del locale è finito nell'angolo riservato al divano. Alla fine si è rivelata una scoperta interessante. Quando mangiavo ero più vicina alla finestra, alle piante che sono lì, ed ero anche più illuminata dalla luce naturale.
Quel layout alla fine è rimasto per alcuni anni, fino a qualche mese fa, quando ho iniziato ad accorgermi di alcuni difetti della soluzione. E ho deciso di ripristinare quella orginale.
Stessa sorte è toccata alla stanza da letto che si era trasformata in una zona relax-ginnica per il corso on-line che seguivo all'inizio della pandemia. Spostati: il letto, l'armadio e la cassettiera, finchè non ho trovato una soluzione alternativa e utile alle necessità del momento. Da quella configurazione poi ho capito come poteva funzionare meglio l'arredo della stanza.
Nonostante per lavoro sia abituata a ragione sui layout migliori sapendo come nella realtà sarà il risultato finale, abitare fisicamente lo spazio man mano che viene modificato è molto diverso e riserva sorprese sul benessere nella casa.
Ovviamente, per confezionare meglio il cambiamento bisognerebbe anche lavorare sui colori, sui tessuti e sull'illuminazione: anche piccole cose che richiedono piccoli investimenti che possono riservare effetti molto convicenti.
@Mira63 Non immaginavo fosse iniziato tutto nel lockdown, ed ha perfettamente senso! Anche io, in effetti, in quel periodo vivevo in poco più di una stanza (qui a Londra li chiamano Studio, ma credo che il termine italiano sia Monolocale). Uno spazio minuscolo dove porta di ingresso e letto erano davvero vicini!
Ebbene, durante il lockdown sono riuscito a riorganizzare il tutto e la sensazione è stata quella di prendere una boccata d'aria.
Illuminazione, dici? Io non sono proprio in grado di scegliere la luce giusta per gli ambienti. Troppo gialla, troppo bianca.
Ogni volta che compro una lampadina che sembra perfetta, quando torno a casa è sempre diversa. Tu tieni in considerazione i gradi Kelvin nella scelta delle luci?
@Walter diciamo che il lockdown mi ha costretta a mettere in atto pensieri che avevo sempre avuto ma alla fine erano rimaste idee e non c'era mai stata l'occasione per farlo sul serio: cambiare la disposizione dei mobili.
Sulle luci potremmo aprire uno dei tanti capitoli.
Prima di tutto, si tratta di scegliere che cosa e come illuminare nella stanza. Il progetto della luce nasce prima nel layout architettonico e poi nella scelta dei corpi illuminanti (dette genericamente lampade o luci) e infine nel gradiente della luce (gradi Kelvin).
Luce fredda, calda o neutra è in realtà una scelta che viene dall'affinamento tecnologico recente con l'avvento delle luci LED. Per questo studio occorrerebbero delle nozioni di illuminotecnica. A me mancano, ma ad un certo punto mi sono accorta che effettivamente la scelta della lampadina stava inficiando anche l'armonia estetica dello spazio. Avevo scelto la lampadina per il corpo illuminante (che per me deve arredare, quindi deve essere neutro o avere personalità) e non per il colore della luce complessiva della stanza.
Devo confessarti che è stato un impegno. Ho dovuto fare un pò di ricerca e studiare. Alla fine ho fatto un paio di prove e messo giù un elenco delle lampade per ciascuna stanza e ho deciso che gradiente di luce fosse giusta: per me la migliore rimane quella neutra sui 3k-4k. Vista da sola mi piace la luce fredda (5k-6K) però vira sul blu e ho capito che non mi piaceva per uno spazio che per me vuole essere accogliente. La luce calda è troppo gialla e per l'arredo complessivo e immagine della mia casa non era adatta. Infine, bisogna sempre considerate anche gli aspetti architettonici: altezza dei locali, scelta del bianco alle pareti o addirittura dei colori, scelta del tipo di immagine degli ambienti (arredo antico? moderno-vintage? contemporaneo? simil hotel?melange?)
Per uno studio, che confermo essere il monolocale, devi valutare bene anche la luce naturale e se desideri dare priorità al senso di ampiezza dello spazio oppure di comfort degli arredi. Sono scelte molto personali. I colori a mio avviso vanno sempre accuratamente dosati. Per me il bianco vince sempre, e puoi lavorare solo sui particolari: ghiaccio, panna, bianco morbido (ci sono svariati campioni di tinteggiatura), finitura opaca, satinata, semilucida, smaltata...in queste raffinatezze sta tutto un mondo di scoperta e progettualità.