Essendo un ex dipendente del Parco Archeologico del Colosseo...
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Essendo un ex dipendente del Parco Archeologico del Colosseo e Colosseo stesso, ho un'ampia conoscenza di entrambi i siti e v...
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Ciao
Come molti io uso sia Airbnb che Booking
Un amico proper manager dice che su B. si affacciano tutti i tipi di strutture ricettive.
Mentre su rbnb solo i privati
In cosa altro differiscono?
Voi che esperienza avete?
Io personalmente mi trovo meglio con Airbnb, quantomeno per aspetti come il forum, la presentazione della pagina e la possibilità di parlare con gli operatori che ho trovato veramente disponibili.
So che anche su B è possibile ma non mi piace.
Voi che avete?
Su quante piattaforme vi trovate?
Vedo che ne sbucano a centinaia come funghi...
Cat
Risolto! Vai alla Risposta Migliore
Ciao @Catia157 e @Andrea6232,
su Booking prezzi e condizioni sono enormemente più personalizzabili: puoi, ad esempio, impostare diverse politiche di cancellazione con quasi totale libertà e applicarle solo alle date che preferisci, senza essere costretto a sceglierne una sola sempre valida e tra poche predefinite. Interessante anche il programma Smart Flex, seppur poco diffuso: se un ospite cancella, Booking cerca un sostituto e, se non lo trova, ti rimborsa comunque.
Le recensioni sono da 1 a 10, quindi più equilibrate, e i programmi di qualità simili al Superhost sono meno rigidi e divisivi, dunque più corretti. Questo fa la differenza: su Airbnb spesso si vive più nella paura di una recensione negativa che nella serenità di offrire un buon servizio.
Airbnb ha certamente i suoi punti forti (grafica, personalizzazione e altro ancora) e a me piace moltissimo; in particolare, la possibilità di personalizzare i testi dell’annuncio è estremamente più piacevole. Nel complesso però Booking offre più strumenti e maggiori tutele per l’host.
Per quanto riguarda invece le garanzie contro i danni, entrambi i portali propongono programmi che presentano come molto efficaci — io penso che non lo siano pienamente in entrambi i casi. La differenza è che su Booking puoi anche richiedere una cauzione reale, mentre su Airbnb questo è molto meno semplice.
Ciao @Catia157 e @Andrea6232,
su Booking prezzi e condizioni sono enormemente più personalizzabili: puoi, ad esempio, impostare diverse politiche di cancellazione con quasi totale libertà e applicarle solo alle date che preferisci, senza essere costretto a sceglierne una sola sempre valida e tra poche predefinite. Interessante anche il programma Smart Flex, seppur poco diffuso: se un ospite cancella, Booking cerca un sostituto e, se non lo trova, ti rimborsa comunque.
Le recensioni sono da 1 a 10, quindi più equilibrate, e i programmi di qualità simili al Superhost sono meno rigidi e divisivi, dunque più corretti. Questo fa la differenza: su Airbnb spesso si vive più nella paura di una recensione negativa che nella serenità di offrire un buon servizio.
Airbnb ha certamente i suoi punti forti (grafica, personalizzazione e altro ancora) e a me piace moltissimo; in particolare, la possibilità di personalizzare i testi dell’annuncio è estremamente più piacevole. Nel complesso però Booking offre più strumenti e maggiori tutele per l’host.
Per quanto riguarda invece le garanzie contro i danni, entrambi i portali propongono programmi che presentano come molto efficaci — io penso che non lo siano pienamente in entrambi i casi. La differenza è che su Booking puoi anche richiedere una cauzione reale, mentre su Airbnb questo è molto meno semplice.
Molto interessanti le cose che hai detto
Soprattutto la smart flex e le garanzie x danni.
Da approfondire.
Altri hanno altro da aggiungere?
Non siate reticenti, le vostre risposte possono aiutare!
Cat
Ciao @Catia157,
grazie per il messaggio. A mio avviso la differenza principale a favore di Booking è il sistema dei punteggi: su Airbnb è esasperato e spinge appunto gli host a vivere più nella paura di una recensione negativa che nella serenità di offrire un buon servizio. Basterebbe un modello più equilibrato, ad esempio da 1 a 10, e criteri meno rigidi per il Superhost. Così com’è ora, un 4 viene percepito come un disastro, generando tensione e frustrazione, come si nota bene in tanti commenti qui dentro.
Ciò che trovo curioso è che nella community se ne parli pochissimo: si discutono e si sono discussi in passato mille dettagli marginali riguardo le recensioni, ma raramente si affronta questo nodo centrale, che è la vera origine di gran parte delle frustrazioni degli host. Credo che questo “muro invalicabile” esista soprattutto grazie alla bravura di Airbnb nel promuovere il programma e nel rendere “speciali” coloro che vi rientrano. Ed è proprio per questo che la sola idea di modificarlo spaventa: nessuno vuole rischiare di perdere benefici che, a ben vedere, sono piuttosto effimeri, a fronte di un sistema emozionale logorante.
Ciao @Francesco1872, ti ringrazio per il tuo pensiero e capisco il tuo punto di vista ma credo che sia importante evitare speculazioni. Le due piattaforme hanno un sistema di recensione diverso con diversi criteri.
Ad Airbnb i termini delle recensioni sono chiare e semplici, devono essere imparziali, pertinenti, rispettare le norme dei contenuti.
Avere una graduatoria a 5 o a 10 c'è chi la preferisce o non e sono contenta se questo argomento possa essere discusso in maniera costruttiva 😊
Qui, solo per referenza, lascio l'articolo sui termini delle recensioni di Airbnb. 👈 🤗
Ciao @Benedetta,
anche altri portali hanno termini per le recensioni, ma di fatto restano inefficaci, esattamente come qui: come si può dimostrare che una recensione sia davvero imparziale? La verità è che moltissime vengono scritte sull’onda dell’emotività, di piccoli fastidi o dettagli irrilevanti. La stessa identica casa, con gli stessi servizi, riceverà in media giudizi migliori se gli ospiti hanno trovato il sole piuttosto che la pioggia.
Si possono introdurre tutte le regole del mondo e scrivere testi chilometrici e chiarissimi (che poi quasi nessuno legge), ma le recensioni ingiuste e completamente sballate continueranno comunque a esistere, e con frequenza. Il problema è che qui hanno un peso enorme sul nostro lavoro e sulla nostra serenità, molto più di quanto dovrebbero, a mio avviso.
La scala da 1 a 5, poi, esaspera ancora di più la situazione: passare da 5 a 4 sembra un crollo, quando magari l’esperienza è stata solo leggermente meno che perfetta. Con una scala da 1 a 10, invece, il voto risulta più equilibrato: un 9 non è una bocciatura, ma un “ottimo con margini di miglioramento”.
Detto ciò, sono assolutamente d’accordo con te: a molti piace di più una scala da 1 a 5, che ha indubbiamente i suoi punti forti, come l’immediatezza e la semplicità.
Ciao @Catia157 ti consiglio sempre di taggare gli altri per facilitare le conversazioni 😊
Taggo @Francesco1872 con la @