Anomalia nella ricerca di alloggi ?

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

Anomalia nella ricerca di alloggi ?

Buongiorno a tutti.

Da alcuni giorni ho notato che facendo una generica ricerca di alloggi per una determinata località (Bologna Centro, Bologna Fiere, Milano Centro) il sistema presenta migliaia di alloggi anche distanti 200 e oltre Km dalla località indicata, il che crea grossi problemi di visibilità per i nostri annunci.

Sono io che sbaglio qualcosa ?

Oppure è una nuova modalità di ricerca ? (ho scritto all'assistenza).

41 Risposte 41
Roberto1055
Level 10
Rome, Italy

Cari @Alberto1535 , @Cristiana19 , @Angela1056 , @Mira63  e @Francesca ,

approfitto della discussione “datata” ma affatto scaduta per farvi anzitutto i miei migliori auguri di un nuovo anno appena iniziato: che sia pieno di emozioni e soddisfazioni!

 

rispetto al tema, che dire… ognuno sceglie la propria strada, che influenza la “vita” e quello che chiamiamo destino e, se come ben dettagliato da Alberto nell’ultima risposta, l’indifferenziata non raccoglie più l’interesse dell’algoritmo, non ci resta che istallare una cupola sulla terrazza condominiale o trovare vie nuove e diversi compagni di viaggio…

 

non è un segreto il fatto che io abbia l’annuncio su più siti, l’ho detto varie volte, come non nascondo il fatto che l’approccio iniziale che ho avuto su questa piattaforma è stato, e resta, il mio preferito ma, visto che alla fine o al principio è il momento delle valutazioni passate e dei buoni propositi futuri, questa la mia situazione che, in due immagini, spiega molto meglio delle mie inutili parole…

 

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ora, non mi si venga a dire che sta tutto nell’algoritmo, perché gli strumenti si controllano e non si subiscono e quello che “perdiamo” noi, lo perde anche l’organizzazione e per questo mi/vi chiedo quali nuovi tools questa piattaforma sta mettendo in atto per fare conversione sul 2023?

 

io, sinceramente, non vedo molto all’orizzonte, mentre la concorrenza ha avuto un’accelerazione… Ça va sans dire 

Roberto1055
Level 10
Rome, Italy

Mi rispondo da solo (che manco Marzullo 🤢) ma visto che qualcuno me lo ha chiesto, questi un paio di esempi su cosa intendevo per “strumenti di conversione “. Non li devo certo spiegare a parole…

 

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Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

@Roberto1055 (o dovrei dire Marzullo 😄 ) grazie mille per l'immagine e il tempo che hai impiegato a spiegare cosa intendevi! Molto interessante! 

 


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Roberto1055
Level 10
Rome, Italy

Ecco, forse è su questa che ci dovremmo interrogare in maniera più approfondita… usare le nostre caratteristiche etiche per “attrarre ospiti” fa la differenza tra le “foglioline” da mettere in casa e mostrare all’ospite dopo che ci ha scelti e quelle da usare sull’annuncio per farci scegliere da quel target che “cerca alloggi sostenibili”.

 

dopo il webinar sui “viaggi sostenibili”, che ci ha attribuito le foglioline attraverso una condivisione teorica e questionari pratici (della veridicità dei quali il dichiarante si prende la responsabilità) che ora tutti vedono sull’annuncio, è stata organizzata una sessione simile sull’inclusività e, oltre a condividere sapere, anche qui ci è stato consegnato un toolkit per mettere in pratica ciò che abbiamo “imparato” (l’uso corretto dei pronomi; l’approccio alla tipologia dei letti quando prenotano due ospiti dello stesso genere; etc) e una “certificazione” del processo, per ora visibile tra le foto dell’annuncio ma che, così ci è stato detto, apparirà poi con il logo della valigia arcobaleno al pari della foglia sostenibile.

 

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a me sembra un passo avanti rispetto al tema più propriamente “commerciale”, senza perdere il valore più prezioso, ma in fondo siamo qui anche per “vendere”, o no?


PS

il taxi è un benefit che giusto loro con le loro fee si possono permettere (però i miei ultimi due ospiti lo hanno gradito)

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Roberto1055 @Alberto1535 @Mira63 @Angela1056 @Francesca Caro Roberto, foglioline e arcobaleni arrivano da ultimi.

Molti di noi sono da tempo persone attente agli aspetti del ricevere in linea con le assolute necessità del pianeta e dell'inclusione. Io penso addirittura la grandissima maggioranza, perché non tutti aprono le proprie porte con leggerezza e già ospitare (in modo poi non professionale come molti di noi fanno) è un sintomo di personalità dedita all'accoglienza.

 

Mi rendo conto che le piattaforme debbano adeguarsi alla società (come si dice a Roma "paro, paro") e vogliano fare bella figura. Ma, e quindi?

 

Da anni ospito coppie del medesimo genere perché non ho mai, neanche per un secondo in vita mia, percepito alcunché che debba definirsi anche soltanto una "diversità" rispetto alla coppia eterogenerica. E ritengo addirittura offensivo, nei confronti delle coppie omosessuali, mettere un simbolo per significare la mia attenzione nei loro confronti: non sono di certo una specie protetta! Non sono persone "speciali" che devono essere accompagnate con particolari attenzioni. Mi sembra incredibile ancora dovere distinguere "diversi tipi di accoglienza". Davvero insostenibile e molto, molto irritante che ancora oggi questo sia argomento di speculazione.

 

Da anni chiedo ai miei ospiti ossessivamente di porre attenzione al consumo dell'energia e dell'acqua, ottenendo buoni risultati (altro che foglioline, li martello con mail prima dell'arrivo, raccomandazioni al check-in e metto cartelli in casa presso quasi ogni pulsantiera, telecomando o rubinetto e accessori compatibili con lo smaltimento ecologico...).

 

Funzionano il comportamento e i fatti non le parole.

 

E non credo che con queste "novità" si possa compensare la potente marcia indietro di Airbnb degli ultimi mesi identificata/teorizzata molto bene da Alberto e da te (nonché da Angela) tale per cui abbiamo tutti (o quasi tutti) meno visibilità, meno opportunità, meno richieste, meno prenotazioni.

 

Nel frattempo, l'abbiamo notato tutti, peggiorano le condizioni dell'host soprattutto rispetto a coloro che, pochi, rientrano nelle ineffabili inutili spesso poco intelligenti categorie inventate [ [***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***] e nella banale impossibilità di vederti sulla mappa. Peggiorano le condizioni di questa Community, per cui non si capisce più a chi rispondere e dove e come riprendere il bandolo del discorso. Peggiora la percezione che abbiamo di una piattaforma che dovrebbe essere "neutra" fra hosts e guests e invece, ineluttabilmente, pencola a favore del viaggiatore addirittura, consapevolmente o inconsapevolmente, agevolando le truffe.

Peggiora anche la sensazione che non avremo più un partner nella lotta contro la discriminazione nei nostri confronti da parte delle Autorità e della Società. Peggiora l'assistenza.

 

Quanto ancora dobbiamo attendere per una riforma di Airbnb che non rincorra affannosamente traguardi che altri hanno tagliato da tempo e che pensi "semplicemente" a farci lavorare invece di perdersi in questioni di lana caprina che noi abbiamo digerito tempo fa?

 

A quando concrete innovazioni nel campo dell'ospitalità intesa come prodotto e non solo come proiezione di un pugno di ragazzotti che pensano di dover soddisfare le proprie ambizioni di protagonismo nell'ambito delle conquiste tecnologiche?

 

Nei mesi scorsi è stato dato molto più palcoscenico a COME il famoso tecnico informatico del momento aveva modificato (male) la piattaforma piuttosto che ai contenuti del cosiddetto cambiamento. I risibili peana della stampa di settore rispetto a una innovazione (quella delle categorie) che non significa nulla per il viaggiatore ma che riempie le bocche dei manager non hanno mai colto le vere necessità di chi viaggia e le sfumature di chi sceglie una destinazione e un alloggio per lavoro o per svago.

 

Come dire: Airbnb bada più alla schiuma che alla birra. Anche se la schiuma fa parte integrante della birra ed è necessaria, ma poi è la birra che disseta.

 

E i risultati sono quelli che vediamo.

Non ci resta davvero che rassegnarci e cercare di trovare anche altri lidi.

Angela1056
Top Contributor
Linarolo, Italy

Ciao @Alberto1535 @Cristiana19 @Roberto1055 @Mira63 , volevo qui soltanto esprimervi il mio apprezzamento, la mia stima, per come affrontate il (mal)funzionamento del sito di Airbnb e per il vostro impegno di offrire un’ospitalità di eccellenza.

 

Nella mia nicchia di host sul Lago Maggiore non è cambiato niente, le prenotazioni sono sempre quelle, nonostante che abbia alzato il prezzo per quest’anno del 20%.
Ma sono d’accordo con tutte le vostre considerazioni!

Un abbraccio,

Angela

 

 

Mira63
Level 10
Milan, Italy

Grazie @Angela1056!

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Angela1056 Carissima Angela, grazie molte per il tuo apprezzamento che è importante realmente.

Io non posso lamentarmi troppo, ma vedo anch'io un calo deciso nelle prenotazioni rispetto all'anno scorso. Devo imputarlo ai "disservizi" di Airbnb? Non riesco a capire, perché Venezia è davvero un luogo particolare. 

Ma la "fiacca" c'è.

Per quanto riguarda poi il mio alloggio al mare, qui siamo a zero totale. Non arriva nulla al quoto, eppure gli anni scorsi qualcuno si era già palesato per l'estate. 

Anche qui: a chi dare la colpa?

Vorrei solo che ci fossero condizioni migliori, ma me ne farò una ragione.

Buon Anno, che sia meglio del precedente!

Roberto1055
Level 10
Rome, Italy

Grazie mille @Angela1056 , il tuo punto di vista è sempre prezioso, anche se siamo “diversamente compatibili”. 
Nella tua grande e bellissima villa, restando sul tema della metafora commerciale, avrai uno scontrino medio alto e bastano pochi “clienti” per raggiungere il tuo obiettivo, immagino… 

 

Roma è frequentatissima tutto l’anno, ma per gli ospiti non italiani è un po’ mordi e fuggi (quelli sopra 5gg sono mosche bianche, almeno da me), in quanto di solito fanno Firenze, Roma e Sorrento o Venezia/Firenze/Roma a seconda dei periodi.

 

ovviamente non posso lamentarmi anzi, formalmente il mio lordo dell’ultimo trimestre ‘22 è più alto dello scorso anno, è solo cambiato il partner di ballo e m’interrogavo sul perchè…

Roberta232
Level 2
Palermo, Italy

Pure io, come Angela, sto in una nicchia, Ustica e con due appartamentini che sono proprio "casa" perché erano dei miei e attraggono tanto. Eppure credo che un forte calo di Airbnb sia dovuto alla sua "snaturalizzazione" da questo concetto di stanza o casa di famiglia, mutuata in business su modello booking. Ci sono tanti host che agiscono per mestiere, gestendo diversi appartamenti comprati o affittati all'uopo ed arredati tipo hotel. Questo non è nello spirito di Airbnb e le persone ovviamente se ne accorgono

 

Roberto1055
Level 10
Rome, Italy

Non posso che essere d’accordo, cara @Cristiana19  e non per piaggeria ma perché mi accade spesso, quando ti leggo.

 

Questo però è un tema delicato e a me molto caro, permettimi quindi di spiegarmi meglio (fosse solo per i malcapitati prossimi che s’imbatteranno su questa mia):

  • In un mondo ideale nessuno avrebbe bisogno di etichette.

Ma rispetto al tema con cui ho esordito qui (quali strumenti di conversione stiamo mettendo in atto sulle diverse piattaforme?) è innegabile che stiamo parlando di puro marketing, tanto quanto è inconfutabile che tutti “apparteniamo” ad uno specifico cluster, netto o frastagliato, definito o liquido, in maniera consapevole o meno, tutti. Accade appena accendiamo il cellulare, quando strisciamo la carta fedeltà al supermercato o utilizziamo lo SPID, quando scegliamo una fiction napolitaliana su RAIplay o una serie indipendente danese su Disney+. Tutti, sempre. Certo, possiamo difenderci o limitare il danno - se lo riteniamo necessario - ma restiamo sempre parte di un target commerciale (single? Coppia con figli? Vegani? Pensionati con alto spending power?).

 

  • Dici bene, il rischio di una “discriminazione per eccesso” c’è, perché in un mondo ideale non andrebbe specificata la nostra accoglienza alle persone appartenenti a specificità di razza, religione o orientamento sessuale. 

Ma, nonostante il 2023, le testimonianze dirette raccontano diversamente: per esempio la coppia gay che prenota telefonicamente un tavolo con vista per il 1 anniversario di matrimonio, con tanto di torta col tulle rosa e un violinista elettrico che la accompagnerà fino al tavolo suonando un pezzo di Madonna. Tutto bene fino a che non mettono piede nel ristorante e consegnano la statuina che ritrae i due uomini sposati. Da quel momento viene dapprima proposto un “separé” per creare intimità (e occultare la coppia alla vista degli altri clienti) e, al rifiuto dei ragazzi, il tavolo non sembrerebbe più disponibile... casini, minacce di denuncia e la cena che doveva festeggiare il loro amore, ovviamente, salta. Oppure la ricerca spasmodica di una palestra (ma accade anche per i beauty center e/o le spa) che accetta la persona in transizione, perché nelle “normotipo”, per non creare imbarazzo agli altri clienti (sempre questa scusa) lo spogliatoio per chi è nato maschio ma si sente donna - o viceversa - non c’è, non esiste o, se sei “fortunato”, diventa il bagno disabili… E questo è nulla in confronto a Nicoletta, che prima di ogni check-in si ferma in un bagno pubblico per struccarsi e togliersi la parrucca e, nonostante questo, quando spiega che è Lei il Nicola che ha prenotato se va bene si trova davanti imbarazzo e occhi sgranati e se va male la non accettazione del confronto con il documento. È complesso Cristiana, le loro testimonianze ti catapultano in un mondo discriminante e che sembra antico, non siamo tutti uguali e dovrebbe essere un vantaggio, ma…

 

  • E dici ancora bene: una icona/logo è “cosa vuota” se ad essa non corrisponde un comportamento coerente e fatti concreti.

Ma questa è la Società delle Immagini, dove quasi più nessuno ascolta un disco tutto intero (girando il vinile su entrambi i lati) o legge una recensione di un libro su una colonna e mezza. Playlist su Spotify e un tweet di cinque righe ottengono molti più riconoscimenti. Ci può piacere o meno, ma è la realtà o, almeno, il trend reale dei comportamenti e le tematiche “commerciali” riguardano sempre una “fetta ampia”, se non la massa, e più raramente il singolo individuo (anche quando sembrano cucite su misura proprio per noi, è sempre mktg). Anche a me sa’ tanto di “coloured only”, ma ci sono anche icone buone, come il Bio, il Made in Italy, il badge di SuperHost…

 

Detto questo, ci tengo infine a sottolineare che il webinar, e la conseguente certificazione con la “valigetta arcobaleno”, non è una “medaglietta” o categoria creata dalla piattaforma blu; il seminario è stato ideato e condotto da HospitableMe, una realtà ben radicata nella comunità LGBTQ+ e attiva sul tema http://hospitable.me  
Booking ha “solamente” intercettato e sfruttato commercialmente quella festa di mercato. 

 

Ti confesso che anche io pensavo di non aver bisogno di informazioni vista la mia apertura, le mie relazioni e le mie esperienze ma, anzitutto, ho imparato tantissimo: dalla storia del linguaggio inclusivo, al corretto approccio rispetto alla autodeterminazione di genere (siamo tutti fermi a un acronimo di 4/5 lettere per indicare la comunità LGBTQ, mentre ad oggi si contano 19 lettere per descrivere i termini di genere) e, soprattutto, al logo segue un toolkit con ancora tante best practices e una guida LGBTQ+ sul quartiere/città, che va dal “dove mangiare” alla “vita notturna” ma anche ai “servizi sanitari” e quelli dedicati alla “comunità”.

 

Insomma, non è la panacea ma per me è diversamente utile e affatto discriminante ma poi, come si dice, la pornografia è negli occhi di chi guarda…

 

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Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Roberto1055 Carissimo Roberto, grazie per le tue preziose osservazioni (e per il complimento iniziale che mi onora).

 

Capisco bene che la questione è di primaria importanza, soprattutto per chi la subisce. E capisco anche tutto ciò che concerne il business. E grazie per tutte le informazioni che hai trasmesso sulle piattaforme attive per il sostegno alla comunità LGBTQ+

 

Ma...

 

Io sono una persona "normale" non certo nel senso identitario sessuale per cui non esiste la normalità quale principio morale, ma proprio nel senso più generico della parola: non ho alcun distinguo da fare per alcuno.

 

Non sono io che dovrei applicare banderuole al mio annuncio per accogliere le persone dal vario interesse sessuale, affettivo o identitario, sono quei [***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***] (prego Francesca di lasciare questo insulto, perché vuole essere un'offesa!) che accettano la prenotazione della coppia di ragazzi al primo anniversario di nozze e poi li rifiutano quando sanno essere omosessuali, che impediscono a chi sta cercando di risolvere un pasticcio arrivato con la nascita in una pelle "sbagliata" di semplicemente nuotare in una piscina o entrare in una palestra.

 

Non sono io che devo mettere arcobaleni al mio annuncio, io sono normale, accolgo tutti con piacere e non ho barriere di alcun tipo (salvo, purtroppo, quelle architettoniche, ma lì non ci posso fare proprio nulla...).

 

Le banderuole con "QUI NON SI ACCETTANO LE PRENOTAZIONI DI COPPIE OMOSESSUALI" "QUI NON SI FANNO ENTRARE TRANSGENDER" oppure ancora "QUI NON SI REGISTRANO/ACCOLGONO PERSONE CON NON CHIARE IDEE SESSUALI" devono metterle loro, anzi bisognerebbe imporglielo, visto che hanno il fegato (se mai così si può dire) di rifiutare qualcuno solo per il fatto che non corrisponde ai "loro" canoni di normalità.

 

Sono loro che devono distinguersi perché sono loro l'anomalia. 

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

Ciao @Cristiana19 , ti ringrazio come sempre per aver condiviso con noi le tue idee, ma è importante in ogni caso non fomentare una cultura e un lessico concentrato sull'odio o il disprezzo. Le parole che si usano determinano l'ambiente che si viene a creare. Per questo ho dovuto rimuovere alcune parole del tuo commento come da   Linee Guida della community .

 


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Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

@Roberto1055 ho visto il sito che hai postato ed è molto interessante! Un sacco di cose da leggere. 

 

 


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Roberto1055
Level 10
Rome, Italy

hai visto Fra'?! io trovo utile anche la "local guide" realizzata per l'iniziativa, più del loghetto, ovviamente 🙂

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