Buongiorno,Stiamo per aprire una casa vacanza Imprenditorial...
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Buongiorno,Stiamo per aprire una casa vacanza Imprenditoriale con regime forfettario.Vi chiedo se, nel momento in cui sceglie...
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Buongiorno a tutti,
mi chiamo Alessio e sono iscritto da poco.
Ho un appartamento, prima abitato da un inquilino che si è trasferito, che sto ristrutturando con piccoli interventi e vorrei trasformarlo in una casa vacanze senza attività imprenditoriale visto che durante l'inverno lo abiterò io e in modo da evitare l'apertura di p.iva (con ulteriore aggravio di spese e presentazione di domande varie.
Ho sentito un commercialista che mi ha consigliato questa soluzione e mi ha detto che non c'è bisogno di fare domanda né all'ufficio turistico in regione, né al suap in comune, né all'asl di competenza (le domande da presentare in caso di cav imprenditoriale con p.iva).
Secondo voi devo comunque comunicare qualcosa in comune? Perchè su questo punto lui non ne era certo
Prima di chiamare in comune (per evitare magari di dire qualcosa poi controproducente per me) vorrei avere un vostro parere. Il comune in questione è Riomaggiore
Un ultima curiosità: se non dovessi comunicare nulla in comune, come funziona per le persone che verranno durante la stagione estiva?
Devo per caso comunicarle comunque in questura?
Grazie a chiunque potrà darmi un consiglio, saluti
Alessio
Ciao @Alessio258 , forse ti possono essere di aiuto i link sottostanti. C’è differenza tra „Casa Vacanze“ e Locazione Turistica Breve“, sono due categorie diverse di ospitare e hanno regole diverse. Devi controllare se le due opzioni sono contemplate nel tuo Comune. Di solito la locazione breve ha meno obblighi. Io affitto come privata senza P. IVA con „Locazione Turistica Breve“, ho dovuto iscrivermi al Comune dove affitto (Arona), mi è stato dato un Codice di riconoscimento, devo segnalare gli ospiti alla Regione Piemonte e alla Questura, raccogliere la tassa di soggiorno e versarla al Comune. Pago la cedolare secca sugli affitti.
Spero di essere stata utile e ti auguro buon lavoro!
Angela
https://community.withairbnb.com/t5/Guide/bd-p/guide
https://community.withairbnb.com/t5/Supporto/ricevute-contratti-si-o-no/m-p/1233331#M75456
@Alessio258 Nel link delle Guide c’è quello di @Michele1008 che spiega bene gli adempimenti in generale. Comunque dovrai sicuramente rivolgerti al Comune dove vuoi affittare.
Per affittare – come privato, SENZA partita Iva - un appartamento ammobiliato per turismo (“LOCAZIONE TURISTICA” o “PURA”) bisogna ottemperare ad alcune incombenze PRIMA di iniziare, ed altre DURANTE lo svolgimento dell’attività.
PRIMA DI INIZIARE:
1) NECESSARIO INFORMARSI PRESSO IL PROPRIO COMUNE PER CONOSCERE LE MODALITA’
In base alle regole della Regione in cui è ubicato l’alloggio da affittare (ogni Regione legifera autonomamente in materia di turismo) è necessario accreditarsi presso il proprio Comune.
A seconda dei casi può essere necessaria una vera e propria SCIA o anche solo una segnalazione, ma non si può affittare senza farlo sapere al Comune.
2) NECESSARIO INFORMARSI PER OTTENERE LE CREDENZIALI DALLA QUESTURA
Espletata la pratica di accreditamento in Comune, si devono richiedere alla Questura, le credenziali per poter effettuare la segnalazione degli ospiti.
Segnalazione OBBLIGATORIA per tutti gli ospiti (italiani, stranieri, adulti, minori) da fare telematicamente entro 48 ore dall’arrivo.
La sanzione per il mancato adempimento è PENALE (3 mesi di reclusione + 260 euro di multa – pene TRIPLICATE in caso di reiterazione).
3) OPPORTUNO PREDISPORRE UN CONTRATTO DI AFFITTO E UN BLOCCHETTO DI RICEVUTE
Per ogni soggiorno, bisogna sottoscrivere insieme all’ospite, un contratto di locazione turistica, dove riportare i propri estremi, quelli dell’ospite, i dati catastali dell’abitazione, i dati del soggiorno (data inizio, data termine, importo concordato) oltre alle clausole di salvaguardia comuni a tutti i contratti di affitto. Anche per affitti di un solo giorno.
Se il soggiorno è inferiore ai 30 giorni il contratto NON deve essere registrato; se superiore ai 30 giorni, DEVE ESSERE REGISTRATO presso l’Agenzia delle Entrate (tassa di registro 2% + 16 euro di bolli).
A richiesta dell’ospite (o meglio, sempre) rilasciare la ricevuta per l’importo dell’affitto concordato (non per l’importo che si riceve da AirBnb) con marca da bollo di 2 euro.
4) INFORMARSI SULLA EVENTUALE IMPOSTA DI SOGGIORNO
Se il Comune lo prevede, in fase accreditamento verrà detto se è richiesta l’imposta di soggiorno (verificare comunque su Internet).
In tal caso verranno anche fornite le indicazioni sulle modalità di riscossione (ammontare, per quanti giorni, eventuali esenzioni, ecc.) e di riversamento in Comune (possono essere procedure telematiche o manuali o miste, dipende dal Comune).
5) INFORMARSI SULLE SEGNALAZIONI STATISTICHE ISTAT
Alcune Regioni prevedono la segnalazione statistica dei flussi turistici all’ISTAT; la conoscenza di tali flussi è necessaria per poter attrezzare adeguatamente le infrastrutture e le politiche turistiche nel territorio.
Anche per questa attività, in sede di accreditamento in Comune vi verrà detto, altrimenti chiedetelo voi.
6) INFORMARSI SULLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Gli affitti percepiti vanno dichiarati; salvo casi particolari, dipendenti dalla propria posizione fiscale, i redditi da affitti vengono posizionati nel quadro RB (redditi da fabbricati) e concorrono come gli altri redditi alla determinazione dell’imponibile.
E’ possibile anche optare in sede di dichiarazione (al CAF o commercialista) per la CEDOLARE SECCA al 21% invece di pagare l’aliquota Irpef ordinaria (solitamente più alta).
La convenienza però deve essere valutata attentamente, per cui è opportuno rivolgersi ad un commercialista.
IN CONCLUSIONE:
Il mancato adempimento (in tutto o in parte) di questi aspetti, può comportare conseguenze più o meno gravi (dalle sanzioni per esercizio abusivo, a quelle per evasione fiscale, alla sanzione penale per l’eventuale mancata segnalazione ospiti alla Questura).
La compilazione dell’annuncio, con quattro foto da mettere su Airbnb non esaurisce le incombenze del locatore.
Airbnb è solo un tramite per far conoscere il vostro appartamento in giro per il mondo e consentire quindi la domanda, ma non è la controparte dell’affitto, non sostituisce il contratto con il conduttore, non fa praticamente nulla delle incombenze burocratiche e legali per vostro conto.
Airbnb gestisce i pagamenti (e per questo percepisce una commissione) ed entro certi limiti e certe situazioni vi tutela e vi garantisce, ma non è responsabile delle eventuali inadempienze.
NB: altre forme di ospitalità (Casa Vacanza, Affittacamere, Bed&Breakfast) hanno altre regole ed altre incombenze, anche se più o meno, sono le stesse con alcuni dettagli differenti (tipo di domanda, caratteristiche della struttura, tipo di reddito da dichiarare, ecc.).
Roberto