Sono Domenico Cardascia, un co-host esperto, e mi occupo di ...
Sono Domenico Cardascia, un co-host esperto, e mi occupo di gestire immobili su Airbnb con professionalità e dedizione. Se ha...
Ciao a tutti! Ciao @Francesca !
Ieri in Consiglio Regionale del Lazio è stata approvata una Legge di modifica dell'attuale Legge Regionale sul turismo.
La parte terribile che ci riguarda permetterebbe, ancora non c'è il testo definitivo che mi prometto di pubblicare qui appena disponibile, al Sindaco di Roma di individuare delle zone omogenee in cui limitare la locazione non imprenditoriale di immobili per fini turistici.
Sono molto spaventato, oltre perchè sono di Roma, anche perchè ho paura che questa scelta faccia da apripista a tante altre Regioni che hanno comuni ad alta densità turistica, ho paura ad esempio per la Regione Toscana con Firenze e per la Regione Veneto con Venezia.
Inoltre ho paura per la parola "limiti" inserita lì senza ulteriori specifiche, cosa vorrà dire? Si prospetta un potere ampissimo in capo al Sindaco di Roma per limitare le locazioni brevi turistiche. Potrà per esempio porre un limite di giorni, o un limite al numero di case affittate in totale in una zona, sia tenendo conto dell'esistente ma anche senza tenerne conto. Veramente la sola parola limiti non meglio specificata mi spaventa parecchio.
Voi cosa ne pensate?
Vi metto la foto del testo non definitivo qui sotto. Già per esempio la parola "comuni individuano" è stata sostituita con "Roma Capitale può individuare" da un emendamento approvato.
Che notizia @Dario0 ! Freschissima roba da sincope!
Grazie infinite per tenerci sempre aggiornati e con i piedi per terra.
Che azioni pensi si di fare per reagire?
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Linee guida della communityI timori di @Dario0 sono certamente condivisibili.
Anche a Bologna, città non proprio ad alta densità turistica, prima della pandemia si parlava di limitazioni alle locazioni brevi nel centro della città, con l'intento di passare dalla semplice comunicazione di inizio locazione ad un'autorizzazione del Comune: questo al fine dichiarato di limitare/bloccare il numero di locazioni brevi.
Sempre in questa direzione, ricordo un'iniziativa parlamentare di inizio 2020 respinta.
Ciao @Francesca ,
ci stiamo coordinando tra associazioni e stiamo decidendo come agire.
Aggiornerò questo post con ogni novità. L'idea è quella di scrivere a deputati e senatori interessati all'argomento dell'ospitalità e della sharing economy affinché il Governo sollevi in Consiglio dei Ministri l'eccezione di costituzionalità.
Infatti la Regione Lazio avrebbe invaso la competenza statale, andando a legiferare su una materia di competenza esclusiva dello Stato, com'è appunto la materia del diritto civile e dei contratti.
Buongiorno a tutti,
vi segnalo che l'onorevole Pellicani del PD ha presentato un emendamento al provvedimento di conversione in legge del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina (C. 3614).
Attualmente è in esame alle commissioni congiunte V e VI della Camera.
Art. 37-bis.
(Misure per favorire l'incremento dell'offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata nella città storica di Venezia)
1. Al fine di favorire l'incremento dell'offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata, la residenzialità nel centro storico e di tutelare l'ambiente e l'ecosistema lagunare nonché un patrimonio storico-artistico e ambientale di rilevanza mondiale la cui salvaguardia è obiettivo di preminente interesse nazionale ai sensi della legge 16 aprile 1973, n. 171, il comune di Venezia, con proprio regolamento, può:
a) individuare ambiti omogenei, con particolare riguardo al centro storico e alle isole della laguna veneziana, all'interno dei quali possono essere posti limiti, anche temporali, allo svolgimento di attività di locazioni di immobili ad uso residenziale per fini turistici, in qualunque forma sia esercitata, subordinando lo svolgimento della stessa al rilascio, nel rispetto del principio di proporzionalità, trasparenza e non discriminazione, di una autorizzazione avente, in ogni caso, carattere temporaneo;
b) stabilire altresì un limite di durata complessiva delle locazioni in ciascun anno solare, differenziandolo anche in relazione alle esigenze delle zone del territorio amministrato, con specifico riferimento al centro storico e alle aree di interesse culturale e artistico;
c) definire, in conformità alla vigente legislazione regionale in materia, criteri e modalità di erogazione di contributi o altre forme di sostegno comunali ai canoni di locazione per uso abitativo di lunga durata senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
2. Il Regolamento di cui al comma 1 è aggiornato periodicamente in considerazione dell'andamento della popolazione residente ed è adottato nel rispetto della legge regionale in materia.
37.02. Pellicani, Braga, Buratti, Ciagà, Morassut, Morgoni, Pezzopane, Rotta.
Come si può vedere di fatto il Comune di Venezia, se venisse approvato l'emendamento, potrà disciplinare anche in modo molto restrittivo il tema della locazione turistica.
@Cristiana19 @Renzo4 ecco a cosa mi riferivo rispetto all'accordo che non esiste ancora!
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Linee guida della communityCi sono novità, @Dario0 ?
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Linee guida della community@Francesca @Marcello233 Grazie a Marcello, che ci ragguaglia.
C'è in atto da qualche anno il tentativo, perlopiù riuscito, di deprimere la locazione turistica breve privata con il finto appello a una non meglio precisata "vivibilità" della Città.
Nei fatti, il turismo migliore (quello più colto, quello che rimane più a lungo, quello che utilizza i servizi cittadini quasi da "residente") è quello degli appartamenti privati, non certamente degli hotel dormitorio cresciuti come funghi in terraferma, ma neppure degli hotel di lusso stellare i cui ospiti nemmeno toccano acqua.
La stupidità da una parte e la scaltrezza dall'altra hanno buon gioco in questa truffa da pochi soldi, che ha come effetto di favorire proprio gli speculatori: fai credere ai boccaloni veneziani che ci sono o che ci fanno che gli affitti non sono più a portata dei residenti e che il turismo sta provocando lo spopolamento della "nostra amata città". Niente di più errato e già dimostrato ampiamente da studi che parlano di spopolamento dei centri storici per motivi del tutto precedenti all'avvento della locazione privata e affatto diversi da questa.
Che schifo. Di certo c'è che queste leggette locali sono contrarie al CC, come dice bene @Dario0, e c'è già stata una vertenza (mi pare proprio in Lazio) che tentò di limitare il legittimo diritto di affittare quanto e a chi voglio la mia proprietà. Scornandosi, Speriamo che questi provvedimenti che sono già in vigore in altre città storiche europee, da noi non abbiano campo.
Solo a Venezia, i pochi residenti rimasti sarebbero - ora sì - costretti a far fagotto. Così lascerebbero altro spazio ad altri mega alberghi a 7 stelle...
La vedremo.
Probabilmente queste specchiate menti che fanno solo l'interesse proprio dell'attuale sindaco veneziano (e lo sanno bene) oltre a quello della lobby degli albergatori che lo stesso Cacciari temette durante uno dei suoi mandati, hanno bisogno di prendere qualche rado voto dei miserabili resti di una Città che si sta svuotando perché la politica non ha saputo creare alternative all'arraffo a man bassa del turismo di pessima qualità.
La vedremo...
Ciao @Francesca , ciao @Marcello233 ,
Le questioni sono distinte.
Per quanto riguarda la Regione Lazio non abbiamo novità, come Prolocatur stiamo cercando di informare quanti più politici possibili per ottenere che il Governo impugni la Legge Regionale in Consiglio dei Ministri perchè incostituzionale. Infatti come dicevo sembra proprio che la Regione abbia legiferato su una materia di competenza dello Stato e cioè sul contratto di locazione (ordinamento civile).
Per quanto riguarda l'emendamento Pellicani, stiamo seguendo anche quello, l'emendamento è in discussione e poi sarà in votazione nelle Commissioni congiunte Finanze e Bilancio alla Camera.
Ha ottenuto il parere positivo del Governo. Concluso l'iter in commissione, se dovesse essere approvato passerà in Aula e poi dovrà seguire lo stesso iter ( commissioni e aula) al Senato.
Siamo molto preoccupati e stiamo sensibilizzando, insieme ad altre associazioni, quanti più politici possibili. C'è dietro un lavoro incredibile per cercare di bloccare questo emendamento.
@Francesca @Cristiana19 e si, dopo Roma tocca a noi Venezia e a Firenze.
I sindaci Brugnaro e Nardella sono i sostenitori della riduzione delle locazioni brevi nelle rispettive città. Pensano in questo modo di risolvere il problema della mancanza di casa per i residenti, poveri illusi. Il mio appartamento non sarà mai locato a dei locali, finchè non cambierà la legge italiana delle locazioni. Per una manciata di voti alle prossime elezioni, i sindaci si sono fatti suggestionare dalla lobby degli albergatori, nostri acerrimi nemici, invece di favorire e programmare la costruzione/ristrutturazione di abitazioni per i residenti.
I politici e sindaci compresi sono persone a cui non è facile far cambiare le proprie convinzioni opportunistiche, hanno però un tallone d'Achille, il voto. Dovremo dirli che non avranno il nostro voto.
@Renzo4 Caro Renzo, con me sfondi una porta aperta. Ma i "sindaci" dovranno anche avere a che fare con i ricorsi che faranno tutti quelli che svolgono questa attività, che a Venezia e Firenze non sono pochissimi, e che si fondano sui diritti di ciascuno di noi di disporre come si vuole del proprio bene. Vediamo che succede. Certo ci devono spiegare bene perché un sindaco che "lotta" contro le locazioni private ha poi così massicci interessi nella speculazione edilizia in campo alberghiero... Che schifo.
E hai ragione: viene da ridere se si pensa che aumenteranno gli appartamenti in locazione residenziale, come se quelli che ne avessero mai necessità tornassero a sciame in Città con l'apertura delle nostre case... sono vere e proprie fandonie.
Ciao @Cristiana19 , non posso che fare una considerazione sulla genesi di un albergo. Si inizia acquistando il primo appartamento, poi il secondo, poi il terzo e così via fino all'ultimo appartamento del palazzo. A questo punto si ristruttura l'interno e voilà nasce l'albergo. Come si sa a Venezia non si costruisce un albergo ma si ristruttura il palazzo acquisito. E di tutti gli appartamenti spariti in modo definitivo dopo la ristrutturazione? Nessuno ne parla, sindaco compreso, questo non crea mancanza di abitazioni per i residenti?
Ciao a tutti,
concordo con voi al 100%, mi stupisce non sentire proteste anche da parte dei ristoratori e dei baristi di Venezia, se diminuiranno le persone che dormono a Venezia caleranno i clienti serali. Sappiamo bene che dopo una certa ora i mezzi di trasporto sono pochissimi. I clienti Airbnb che ho conosciuto amano mangiare e bere bene.
Dovrebbero protestare anche tutti i lavoratori dell'indotto Airbnb: addetti alle pulizie, al lavaggio biancheria, tassist, ecc.
Gli ostelli costruiti nei pressi della stazione ferroviaria di Mestre rappresentano invece un ideale del turismo che questi super esperti di Venezia sostengono???
Speriamo bene…
@Marcello233 Caro Marcello, purtroppo non è prevedibile che i turisti diminuiscano a Venezia, anzi, è piuttosto prevedibile il contrario, proprio a seguito delle massicce speculazioni in terraferma di cui nessuno parla perché con astuzia si svia l'attenzione, concentrandola artatamente sul "fragile tessuto urbano di Venezia" (mantenuto da niente, sviluppato da nessuno, privo di qualsiasi progetto che abbia un senso per i residenti, oggetto di infiniti pomeriggi da "té con le signore - e i signori -" per i numerosi gruppi di volonterosi soprattutto stranieri che si mettono così l'anima in pace e la coscienza a posto perché Venezia va salvata, ecc. ecc.).
E' un'operazione schifosa: non hai neppure idea delle migliaia e migliaia di posti letto/dormitorio fuori da Venezia isola che sono spuntati come funghi negli ultimissimi tempi.
Solo intorno al polo mestrino vicino alla ferrovia di cui tanto parlo, se ne sono creati oltre 40.000 in due-tre anni, durante la pandemia., sotto tono, zitti-zitti, così nessuno se ne accorge e soprattutto nessuno ne parla. Questi posti sono a 30-40 euro a notte e vomiteranno migliaia di persone in più in Centro storico, persone che non vivranno la Città che non ne utilizzeranno i servizi, che a stento mangeranno un panino, ma piuttosto si porteranno la colazione al sacco da consumare per terra (sì, per terra: io abito "in cima" a un ponte e devo scavalcare gruppi anche di 4-6 persone per entrare a casa mia, persone che mangiano con i cartoni della pizza per terra e lasciano le bottiglie di birra e i tovaglioli di carta lerci quando si alzano...).
Ma il turismo da poco a Venezia aumenterà a dismisura e i Veneziani tutti a guardare la pagliuzza (mossa da una non celata invidia) di coloro che hanno un appartamento di proprietà che viene messo a reddito e - a far finta di? - non vedere la trave della speculazione cementizia dei potentati politici e immobiliaristi che scardinerà la poca economia cittadina che ancora resiste.
Maledizione: siamo stupidi e ce ne vantiamo!
E per quanto riguarda baristi e ristoratori, si adegueranno: invece di ristoranti di qualità, che sono il fiore all'occhiello della Città, perché a Venezia si mangia benissimo, altro che, aumenteranno i paninari e i chioschi. Conosco bene la mentalità veneziana: tanti berci puntuti poi sono i primi a svendersi...
Sono arrabbiatissima, per non dire una più pertinente parolaccia.
E il tutto avvallato dalla politica di dementi (o arraffatori, per non dire - ancora - altro) che non sanno neppure come si vive qui.
@Renzo4 Sante parole! Mentre gli alloggi turistici sono sempre appartamenti e quando non svolgono più la funzione di alloggi, tornano ad essere residenziali senza colpo ferire, anzi spesso e volentieri con migliorie che altri residenti si guardano bene dall'effettuare ai propri alloggi. Ma c'è del gran marcio in Danimarca e i Veneziani sono poco furbi...