Cari Amici, mi dispiace ammorbarvi con una “cosa” così incre...
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Cari Amici, mi dispiace ammorbarvi con una “cosa” così incredibilmente verbosa e, in parte, localistica. Ma vedrete che le no...
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Salve a tutti , so che su questo argomento si è ampiamente dibattuto qui e su altri forum che sto leggendo da giorni, ma mi sta venendo un'ansia infinita e quindi vi chiedo aiuto/chiarimenti.
Sul portale Gecos la categoria del mio immobile è ALLOGGIO PER USO TURISTICO (quindi locazione turistica) e da quel che ho capito sono obbligata a presentare un contratto al momento del check in.
Ho visto su Internet cercando proprio "Contratto Locazione Turistica Airbnb" che esistono dei moduli pronti che però presentano sezioni come: il canone, la caparra (che Airbnb non ha), le spese inerenti ai servizi come luce, gas, spese condominiali etc (che Airbnb non richiede), il deposito cauzionale etc. che quindi lascerei in bianco.
Non so proprio dove andare a sbattere la testa. Io sono tantissimi anni che uso Airbnb per i miei viaggi in Italia e all'estero per vacanze da potevano essere di 2 giorni o di due settimane e non ho mai firmato un contratto al mio arrivo e non ne ho mai ricevuto uno in anticipo.
Cosa dovrei fare? Le prossime prenotazioni sono solo per 2-3 giorni.
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà e chiedo scusa se inizio una nuova conversazione su un tema già affrontato.
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@Vittoria168 ciao.
Il contratto di locazione deve essere redatto in forma scritta (Legge 431/1998) e in lingua italiana, anche per durate brevissime. Puoi consegnare all'ospite una traduzione di cortesia (ad esempio in inglese).
Puoi utilizzare come base il contratto tipo predisposto dalla Camera di Commercio di Milano, disponibile in più lingue.
Si tratta di un contratto previsto per la locazione diretta, per cui è da modificare in alcune parti e, eventualmente, da alleggerire.
https://www.milomb.camcom.it/affitti-brevi
@Vittoria168 ciao.
Il contratto di locazione deve essere redatto in forma scritta (Legge 431/1998) e in lingua italiana, anche per durate brevissime. Puoi consegnare all'ospite una traduzione di cortesia (ad esempio in inglese).
Puoi utilizzare come base il contratto tipo predisposto dalla Camera di Commercio di Milano, disponibile in più lingue.
Si tratta di un contratto previsto per la locazione diretta, per cui è da modificare in alcune parti e, eventualmente, da alleggerire.
https://www.milomb.camcom.it/affitti-brevi
Intanto la ringrazio per la risposta @Alberto1535 .
Ho visionato il link che mi ha inviato e, come suggeritomi, le parti inerenti al canone e i termini di pagamento (punto 3), i servizi di fornitura biancheria (punto 5), pagamenti aggiuntivi (punto 6), la cauzione (punto 11) potrebbero essere eliminate perché non necessarie.
Dunque l'ospite è tenuto a compilare il contratto in italiano e consegnarmelo e io posso lasciare la versione tradotta nella sua lingua madre, se ho capito bene.
Grazie ancora per la disponibilità.
Mi accodo alla sua risposta e le pongo un'altra domanda in quanto la sua cordialità mi ha stupita! Io ho un' appartamento che dall'anno scorso utilizzo come locazione turistica solo durante l'estete, lavoro in forma non imprenditoriale (motivo per il quale non ho aperto la scia), è obbligatorio anche nel mio caso far firmare il contratto che lei sappia? La ringrazio anticipatamente
Gentile @Martina1029
se vuoi che il destinatario riceva un avviso devi fare la ricerca del nome con @
L'obbligo del contratto di locazione in forma scritta (stabilito dalla Legge 431/1998) vale per qualsiasi durata (anche una sola notte), qualsiasi tipologia di contratto (turistico, transitorio, ecc.), anche se il locatore opera in forma non imprenditoriale.
Se l'ospite è straniero deve essere sottoscritta da entrambe le parti la versione in lingua italiana.
Per durate sino a 30 giorni non c'è l'obbligo di registrazione all'Agenzia delle entrate.
Grazie per le indicazioni, sto iniziando ora e sono molto giovane, ci sono molte cose da sapere di questo mondo, grazie ancora! @Alberto1535
Ciao @Vittoria168 , la tua domanda riguarda un alloggio uso turistico e a quello si riferisce la risposta di @Alberto1535 .
Ma nel titolo del tuo alloggio hai scritto “casa vacanze”. Se tu ti fossi accreditata al SUAP(SUAR) come casa vacanza, quindi struttura ricettiva extra-alberghiera con SCIA, allora non servirebbe il contratto. Ci sono però importanti differenze a livello fiscale, quindi verifica bene…
Buonasera @Angela1056, La ringrazio perché mi ha fatto ricontrollare la ricevuta della SCIA e sul documento c'è scritto "appartamento alloggio turistico", quindi devo modificare questa cosa del titolo del mio alloggio.
Nel frattempo ho anche contattato la persona che ha seguito la mia pratica della SCIA e mi ha confermato ciò che ha scritto @Alberto1535.
Grazie ancora per l'aiuto.
Buongiono @Alberto1535,
domanda magari banale, ma nel caso in cui il periodo risulti essere inferiore a 30 giorni (e quindi il contratto non deve essere registrato), il contratto firmato deve essere depositato da qualche parte o lo devo solo conservare per futuri ed eventuali controlli?
Grazie
@Anna15380 ciao
le domande non sono mai banali, è più facile che lo siano le risposte.
Puoi conservare i contratti di locazione breve (per i quali non c'è l'obbligo di registrazione) nella Dichiarazione dei redditi.