Cari Amici, mi dispiace ammorbarvi con una “cosa” così incre...
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Cari Amici, mi dispiace ammorbarvi con una “cosa” così incredibilmente verbosa e, in parte, localistica. Ma vedrete che le no...
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Vorrei esprimere qui una mia riflessione su questo tema.
@Angela1056 condivido le tue riflessioni; aggiungo che se tutto ciò che lascio a disposizione degli ospiti è compreso nel prezzo di affitto e non viene fatto pagare a parte come un'aggiunta per me è "in dotazione". L'interpretazione piú restrittiva ci sta ma non è sostenuta dal testo di legge che quando elenca alcuni servizi dice " a titolo esemplificativo", non pretendendo quindi con tale elenco di citarli tutti; nei testi di legge le parole vanno prese solo per quello che dicono. Poiché avrebbe dovuto essere elaborato un ulteriore testo a chiarimento, cosa che finora non è avvenuta, dentro la definizione di "servizi" ci puó stare molto.
@Angela1056 @Donatella26 Care Amiche, abbiamo spesso parlato di questi argomenti. E sapete come io la pensi in proposito. Ovvero che a parte le dotazioni iniziali ricordate da Angela non si può fornire nulla, pena multe salate (poi naturalmente voi direte: ma chi è che viene a fare una multa perché c'è un pacchetto di zucchero in appartamento?). Io sono per la formula restrittiva, ossia che non si possono fornire alimenti (quindi neppure te, caffé o zucchero) e so bene che è una cosa assurda.
Questa indicazione non viene da me, ma dagli esperti dell'associazione di "categoria" a cui mi iscrissi all'inizio di questa vicenda (ABBAV, che opera in Veneto con particolare attenzione al Comune di Venezia). La somministrazione di alimentari (che siano freschi o anche "industriali" e quindi impacchettati) non è possibile, purtroppo. Ma questo non si evince solo dalle possibili interpretazioni della normativa relativa al DL 50/2017 (e ricordiamoci che tutto ciò che non è espresso, di norma, non è concesso!) ma anche dal Codice Civile e si basa sul concetto che chi fornisce alimenti debba avere una licenza per farlo, perché gli alimenti devono appartenere a una filiera controllata.
Un B&B che, ad esempio, metta a disposizione dei propri clienti una sala per la prima colazione e tutto ciò che serve per la prima colazione (cornetti, magari anche industriali, biscotti, marmellate, tè o caffé, latte o yogurt, ecc.) possiede un registro dove riportare gli acquisti delle derrate alimentari, dati che poi devono corrispondere con il consumato. E - credetemi - le verifiche sono pelosissime e dannano tutti gli esercenti perché i controllori sono senza pietà.
Noi non abbiamo la licenza per offrire derrate alimentari e non la vogliamo altrimenti dovremmo cambiare la nostra compagine fiscale e normativa. E' una questione di igiene (l'antica annonaria) legata agli alimenti. Ed è una cosa molto seria.
Lo stesso vale per le biciclette purtroppo, ne abbiano già parlato. E' la fornitura di un servizio non è una dotazione della casa. La dotazione della casa è costituita da ciò che serve per lavare se stessi e la casa, gli elettrodomestici di casa (compresa un'aspirapolvere ad esempio) e dalle pentole, stoviglie, piatti e bicchieri, posate che servono per cucinare e mangiare.
Anche me pare assurdo che non si possa dare almeno te, caffe e zucchero o lasciare una bicicletta, ma è così. E non c'è scampo.
Consiglio ancora: associatevi alle associazioni di categoria perché saranno loro a dirvi, soprattutto raccontando cosa capita a chi sgarra, cosa è lecito fare e cosa no. A Venezia sono terribilmente fiscali, ma la normativa sulla somministrazione degli alimenti non è questione di DL quanto di disposizioni del Codice Civile in materia. Un caro saluto.
@Angela1056 , @Cristiana19 , @Donatella26
Anche la mia posizione in proposito vi è già nota.
Partiamo da un dato certo :
La disciplina delle locazioni brevi normata dal DL 50/17 non si applica se oltre alla messa a disposizione dell' abitazione vengono forniti servizi aggiuntivi che non presentano una necessaria connessione con le finalità residenziali dell’immobile ( tra le altre cose : degustazioni, noleggio auto, servizi di transfert e senza ombra di dubbio messa a disposizione di biciclette che nulla hanno a che vedere con la finalità residenziale dell'immobile).
Non solo, tra i servizi inerenti, non sono ammessi neppure quelli che si configurano come servizi alla persona durante la permanenza ( es : cambio biancheria, pulizia dei locali ) in quanto si configurano come attività ricettiva.
Attenzione : in ballo non c'è soltanto la qualifica dell' attività come imprenditoriale, in presenza di servizi aggiuntivi il reddito prodotto non è più fondiario e anche se non si configurasse come reddito d'impresa, sarebbe comunque un reddito diverso non assoggettabile a cedolare secca.
Con assoluta certezza sappiamo che i servizi ammessi sono la pulizia iniziale, la fornitura iniziale di biancheria, le utenze ed il wifi e con assoluta certezza sappiamo che non sono ammessi i servizi non inerenti alla finalità residenziale dell'immobile.
Poi in mezzo c'è una zona grigia evidenziata da Angela, perché da nessuna parte è scritto espressamente che in casa non si possano lasciare acqua, caffè, olio o zucchero.
(Sto parlando ovviamente di chi lascia qualcosina a titolo di cortesia e non certamente di chi somministra colazioni o pasti o anche a chi mette in vendita prodotti alimentari senza averne i titoli ).
Secondo qualche interpretazione si configurano come semplice cortesia,
ognuno di noi farà la propria scelta, consapevole però che nella eventualità di un controllo quegli alimenti rinvenuti in casa potrebbero, a seconda dell' interpretazione del controllore, configurarsi come somministrazione di alimenti o fare diventare il reddito prodotto come non assoggettabile a cedolare secca ( molto dipenderà dal buon senso del controllore, ma è un rischio che non si può escludere ).
Come Cristiana consiglio anch'io di chiedere chiarimenti a professionisti o ad associazioni che su questo aspetto sono molto chiari.
PS : riguardo alla bicicletta ricordo che è un veicolo, per il codice stradale è considerata come un' automobile e nessuno di noi ( credo ) considera l'auto strettamente inerente alla finalità residenziale dell' immobile, per la bici dovrebbe valere lo stesso ragionamento.
Inserisco alcuni link sull' argomento dei servizi aggiuntivi ( antecedenti alla nuova presunzione di imprenditorialità per chi destina ad affitti brevi più di 4 appartamenti 😞( questa faccina non centra nulla, ma non riesco a cancellarla, ogni tanto qui mi capita ).
@Cristiana19 @IsabellaEValerio0 Grazie! Apprezzo molto la vostra risposta documentata, competente e rispettosa delle regole.
Figurati @Angela1056 ,
Grazie a te per sollevare sempre questioni interessanti.
Allego anche il link della casa che avanza ( per me una delle fonti migliori ) con anche le fotografie delle risposte dell'esperto su questi temi.
Riguardo alla zona grigia dice " no " al cesto di benvenuto o alla bottiglia di vino, ma ammette sale ed olio ( chiarendo che si tratta di una sua interpretazione ).
I detersivi a me risultano ammessi.