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Gentile community, non riesco ad ottenere le credenziali per la registrazione al portale Radar della regione lazio, al fine d...
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Quando pensi di poter disporre liberamente del tuo immobile e invece scopri (Fonti SUAP e Regione Emilia-Romagna) che DA PRIVATO non puoi usare Airbnb per pubblicizzare e affittare il tuo immobile poiché ti configura automaticamente come impresa. E non è possibile locare su Airbnb una porzione di immobile bensi TUTTO. La Regione si ritiene competente in materia di Turismo e il Comune di Bologna conferma. Quindi un privato non può usare Airbnb per affittare il proprio immobile ma potrà usare altri siti (Bacheca, Subito ecc.) che garantiscono pubblicità generica riportando solo i contatti del proprietario. Per il pagamento poi mi hanno detto che posso farmi pagare con contanti, paypal o bonifico e fare ricevuta. Ora, un quanti su Airbnb in Emilia Romagna hanno Partita Iva? Ho letto le varie discussioni qui e altrove ma se Comune e Regione concordano come può essere consentito di presentare SCIA, registrarsi ad AlloggiatiWeb, iscriversi ad Airbnb, versare tassa di soggiorno senza la Partita IVA? Pare la regola che ha mille falle che nessuno rispetta e dall'altro lato nessuno controlla.
Fare le cose in regola comporta costi (mi sono informato) e già di per sé mi pone in concorrenza sleale con chi affitta da privato senza battere ciglio. Ma quale sarebbe il prezzo da pagare in caso di controlli?
Grazie
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@Andrea5961 ciao,
sollecitato da @Francesca che ringrazio per l'apprezzamento, ritorno su un argomento, più volte dibattuto su questa community, per esprimere il mio parere di host con annuncio (solo) su Airbnb che fa locazione breve, quindi locazione in forma non imprenditoriale.
In sintesi (trovando maggiori riferimento nelle discussioni passate), la legge regionale sulle attività e tipologie ricettive ha quasi vent'anni. Per il proprietario "privato", non residente, che intenda fare locazione turistica prevede solo la locazione dell'intero appartamento ammobiliato per uso turistico con durata dei contratti sino a 6 mesi e in esclusiva forma diretta, cioè senza l'intervento di intermediari.
Delibere della Giunta regionale hanno, di conseguenza, vietato la promozione tramite portali.
A differenza delle altre regioni, l'ER non ha in alcun modo recepito il diffuso fenomeno delle locazioni brevi così come definite dal DL fiscale 50/2017 (i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività' di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online) e disciplinate dal Decreto sicurezza per gli obblighi di segnalazione alla Questura.
In questo quadro, qual'è la soluzione ?
Il primo passo amministrativo obbligatorio (con SPID, PEC e firma digitale) è la comunicazione telematica al SUAP del Comune di inizio locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico.
Con il Protocollo generale assegnato dal SAUP alla comunicazione, si può presentare alla Questura competente la richiesta dei codici di accesso al portale Alloggiati web.
Seguono la richiesta di abilitazione al portale ROSS1000 della Regione per la comunicazione mensile dei flussi turistici ai fini statistici e al portale GEIS del Comune per la gestione dell'imposta di soggiorno.
A questo punto, siamo nelle condizioni di pubblicare l'annuncio su Airbnb, ma con un'avvertenza al fine di contrastare i vincoli regionali.
Inseriamo una durata massima del soggiorno di 29 notti (io ho 14 notti, ma per motivi miei) in modo da restare sempre nell'ambito della locazione breve.
La locazione breve è stata recepita dai Comuni: ad esempio il Regolamento del Comune di Bologna sull'imposta di soggiorno e il Regolamento del Comune di Bologna sulla TARI.
In particolare, per l'imposta di soggiorno il Comune di Bologna e Airbnb hanno sottoscritto una Convenzione per la riscossione e il riversamento dell'imposta da parte di Airbnb: ecco, questa Convenzione è riservata esclusivamente alle locazioni brevi. Chi, come me, fa locazioni brevi solo tramite Airbnb, presenta trimestralmente al Comune la Dichiarazione (a zero) indicando come responsabile d'imposta Airbnb.
In conclusione, ho seguito tutto l'iter amministrativo (compresa la facoltativa Classificazione regionale dell'appartamento), ho messo l'annuncio su Airbnb, utilizzo il contratto di locazione,
segnalo ad Alloggiati web, comunico a ROSS1000, presento le Dichiarazioni trimestrali e il Conto della gestione per l'imposta di soggiorno, dichiaro i redditi percepiti.
Allora, di che cosa mi devo preoccupare ?
Di ricevere prenotazioni tramite Airbnb !
Buon proseguimento.
@Marina2333 ti consiglio di taggare gli host, in questo modo possono ricevere le notifiche hai tuoi commenti 😊
@Marina2333 ciao
Il proprietario residente può (sempre in forma non imprenditoriale) svolgere l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B, che richiede, appunto, la residenza del gestore e la convivenza con l'ospite. Chi a Bologna, come privato, affitta una o più stanze nell'appartamento ove risiede è formalmente un gestore di B&B non imprenditoriale.
In ogni caso, per qualunque tipologia ricettiva, prima della presentazione della comunicazione/SCIA al SUAP, deve essere fatto il cambio di destinazione d'uso in turistico ricettivo.
Al termine del procedimento amministrativo si ottiene il Codice regionale CIR, con il quale è poi possibile richiedere al Ministero del Turismo il CIN.
Senza il CIR/CIN non solo non è possibile ospitare, neppure occasionalmente, ma non è neppure possibile offrire l'alloggio su Airbnb o tramite altre modalità (sanzioni amministrative).
Senza la comunicazione/SCIA al SUAP non è neppure possibile richiedere alla Questura le credenziali di accesso al portale Alloggiati web per la segnalazione degli ospiti (sanzioni amministrative e conseguenze anche penali).