LEGALE O NON LEGALE?

Risolto!
Stefano1882
Level 2
Bologna, Italy

LEGALE O NON LEGALE?

Allora la mia situazione è questa: vivo in un appartamento a Bologna e da 3 camere di 100mq; l’appartamento è di mia madre. io vivo in una camera, Le altre due camere le affitto su Airbnb, una é affitto breve e per quella specifica camera ho chiesto il codice cin da inserire nell’annuncio, l’altra é affitto lungo per la quale non serve il codice, sono due annunci separati su Airbnb, vivo in Italia… a Bologna… si può fare? É legale?

Risposta Migliore
Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Stefano1882 ciao

 

Teoricamente per il proprietario residente sarebbe possibile la concessione in comodato gratuito di una porzione dell'unità immobiliare da formalizzare con contratto di comodato in forma scritta registrato all'Agenzia delle entrate.

Conservando residenza e dimora abituale il proprietario dovrebbe continuare a beneficiare dell'esenzione IMU.

Ma potrebbero subentrare limiti e vincoli per l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B da parte del comodatario gestore di struttura ricettiva,  che a sua volta dovrà avere residenza e dimora abituale, da discutere preventivamente con il SUAP (Alloggio minimo ? Cambio di destinazione d'uso ?).

 

Una soluzione meno incerta potrebbe partire dalla cancellazione della residenza da parte della proprietaria con la contestuale concessione in comodato d'uso gratuito dell'intera unità immobiliare al comodatario, che poi nella stessa avrà residenza e dimora abituale.

In questa ipotesi, è possibile la riduzione del 50% della base imponibile IMU ma solo in presenza di determinati requisiti (anche da parte della comodante).

 

Il comodatario potrà richiedere CIR e CIN per l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B e, di conseguenza, pubblicare direttamente l'annuncio su Airbnb.

Sarà il comodatario a dichiarare i redditi diversi.

 

Nell'ipotesi invece, di locazione oltre il mese da parte del comodatario, il contratto di comodato non modifica la fiscalità.

In caso immobile concesso in locazione oltre il mese da parte del comodatario, il reddito  va imputato alla proprietaria dell'immobile, cioè alla comodante (come se l'avesse affittato personalmente) anche se da lei materialmente non percepito.

 

Come vedi, complessità e incertezza aumentano, per cui suggerisco di parlarne con un dottore commercialista.

 

 

 

 

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8 Risposte 8
Benedetta
Community Manager
Community Manager
Southampton, United Kingdom

Ciao @Stefano1882  hai visto nel centro risorse di Airbnb se ci sono delle informazioni che possono esserti utili? 

 

 

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Per favore segui le linee guida della community

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Stefano1882 ciao,

la tua situazione è molto complessa e alla complessità contribuiscono sia le norme regionali che il Regolamento edilizio del Comune di Bologna.

Se ho capito bene tua madre è unica proprietaria dell'unità immobiliare che ha 3 stanze.

Tua madre ha la residenza anagrafica e la dimora abituale nell'appartamento ?

Oppure solo tu hai la residenza anagrafica e la dimora abituale nell'appartamento ? In questo caso, anche ai fini delle riduzioni IMU, c'è un contratto di comodato in tuo favore ?

Chi stipula, o ha intenzione di stipulare, i contratti di locazione delle stanze ?

Chi ha presentato, o ha intenzione di presentare, la pratica amministrativa al Comune e alla Regione ai fini dell'ottenimento del CIR (e poi del CIN) ?

Se ritieni di rispondere, cerchiamo di capire che cosa è possibile fare.

Stefano1882
Level 2
Bologna, Italy

Ciao Alberto,

- mia madre è proprietaria dell’appartamento 

- mia madre ha la residenza anagrafica dell’appartamento ma non la dimora abituale (viene ogni tanto)
- io non ho la residenza anagrafica ma spesso mi appoggio nella terza stanza quando ho bisogno, diciamo che ho il domicilio lì. 
- io avrei intenzione di stipulare i contratti delle stanze e di registrarmi su Airbnb personalmente, usando l’impostazione di sostituto d’imposta inserendo il mio codice fiscale ai fini delle ritenute…

- mia madre ha intenzione di presentare la richiesta per l’ottenimento del CIR e poi Cin

Benedetta
Community Manager
Community Manager
Southampton, United Kingdom

Ciao @Stefano1882 evidenzio il tuo commento ad @Alberto1535. Utilizza la @ prima del nome per assicurarti che la conversazione sia più semplice da rintracciare. Lo consiglio sempre 😊

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Per favore segui le linee guida della community

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Stefano1882 ciao

Tua madre ha la residenza anagrafica e, diciamo, anche la dimora abituale nell'unità immobiliare (diversamente non ci sarebbe l'esenzione IMU, imposta che in un appartamento di grandi dimensioni assume rilevanza).

Per contro, tu non hai alcun titolo sull'unità immobiliare.

 

La SCIA telematica al SUAP del Comune ai fini dell'avvio di qualunque attività ricettiva, nonché le altre comunicazioni al Comune (abilitazione al portale GEIS per la gestione dell'imposta di soggiorno), alla Regione (abilitazione al portale ROSS1000 per la comunicazione dei flussi turistici e verifica ottenimento CIR), alla Questura (abilitazione al portale Alloggiati web per la segnalazione degli ospiti alloggiati) dovranno essere fatte da tua madre (quale proprietaria residente).

Una volta ottenuto il CIR, sempre tua madre farà la richiesta al Ministero del Turismo del CIN.

In possesso del CIN, dovrà essere tua madre a pubblicare con il suo account l'annuncio e a fornire il suo Codice fiscale quale beneficiaria di redditi tramite piattaforme.

I compensi potranno essere accreditati in un conto intestato solo a tua madre oppure cointestato (ma  uno dei cointestatari deve essere tua madre).

Tua madre, però, avrà la facoltà di nominarti co-host (senza remunerazione) con pieni poteri sull'annuncio.

 

In questa situazione, quale tipologia ricettiva è utilizzabile in Emilia Romagna ?

Secondo la legge regionale, è possibile la locazione solo dell'intero appartamento ammobiliato da parte del proprietario che non sia residente, mentre è esclusa la locazione di porzione o stanza dell'unità immobiliare.

Il proprietario che sia residente può svolgere (sempre in forma non imprenditoriale) l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B, la quale, appunto, obbliga alla residenza e alla convivenza con l'ospite.

I proprietari residenti che trovi su Airbnb a Bologna o in Emilia Romagna, e sono tanti, sono tutti formalmente gestori di B&B non imprenditoriale, e i loro annunci offrono una stanza in B&B. 

Che poi la colazione sia effettivamente fornita è un aspetto che non riguarda questa discussione.

L’ospitalità può essere fornita per un massimo di 120 giorni di apertura anche suddivisi in più periodi o, in alternativa, per un massimo di 500 pernottamenti nell’ambito di un anno.

Trovi qui le principali informazioni:

https://imprese.regione.emilia-romagna.it/turismo/doc/normativa/bed-and-breakfast/normativa-bed-and-...

https://www.cittametropolitana.bo.it/suap/Pubblicazioni_1/Schede_delle_attivita_imprenditoriali/Bed_...

 

Si tratta della gestione non imprenditoriale di una struttura ricettiva (non è locazione breve) per cui i compensi non sono soggetti alla ritenuta fiscale del 21% da parte di Airbnb.

La gestione non imprenditoriale di struttura ricettiva produce redditi diversi che sono tassabili solo alla tassazione ordinaria IRPEF e addizionali (NO cedolare secca).

E' però possibile dedurre dai compensi tutte le spese documentate (da fattura) strettamente inerenti la produzione di questo reddito (a partire dalle commissioni host fatturate da Airbnb).

 

Con il nuovo Regolamento edilizio del Comune di Bologna è stato introdotto l'obbligo del cambio di destinazione d'uso dell'unità immobiliare utilizzata per qualsiasi tipologia ricettiva. In altre parole, senza il preventivo cambio di destinazione d'uso in turistico-ricettivo, la SCIA al SUAP viene respinta.

Ma una recente interpretazione del SUAP prevede un'eccezione proprio per il B&B di "piccole dimensioni", vale a dire quando sia destinata a struttura ricettiva meno del 30% della superficie dell'unità immobiliare e, comunque, non oltre 30 mq.

 

Di conseguenza, prima di presentare la SCIA al SUAP è opportuno recarsi di persona al SUAP (con una planimetria catastale, scaricabile gratuitamente da parte del proprietario sul sito dell'Agenzia delle entrate) e chiarire se si è esentati dal cambio di destinazione d'uso.

 

Questi sono solo i primi passi per avviare l'attività.

Puoi  trovare ulteriori informazioni qui:

https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/

https://questure.poliziadistato.it/it/Bologna/articolo/7385832e07556f70542544847

https://www.comune.bologna.it/servizi/tasse-tributi/imposta-di-soggiorno

 

Per quanto ovvio, anche la stanza dedicata esclusivamente a locazioni (non turistiche) oltre i 30 giorni deve essere affittata da tua madre.

L'eventuale annuncio su Airbnb deve pubblicarlo tua madre fornendo il suo Codice fiscale.

In questo caso si tratta di locazione con durata oltre il mese, quindi non soggetta a ritenuta fiscale del 21% da parte di Airbnb,

Il contratto di locazione (sempre obbligatorio in forma scritta) deve essere registrato all'Agenzia delle entrate.

 

Si tratta di un contratto di locazione transitorio (durata 1 - 18 mesi) per determinate esigenze del conduttore

(lavoro, studio, cura, ecc.) che deve essere redatto secondo i termini dell'Accordo territoriale.

I canoni di locazione non sono liberi, ma determinabili sulla base dell'Accordo.

Inoltre il contratto deve essere asseverato da due associazioni, una di proprietari e una di conduttori.

Si tratta quindi di una locazione "complessa" generalmente non gestibile tramite Airbnb (a partire dai canoni).

 

p.c. @Benedetta 

Stefano1882
Level 2
Bologna, Italy

@Alberto1535 ok grazie mille, ma non è possibile fare un contratto di comodato d'uso tra me e mia madre per l'appartamento? in modo tale da poter gestire gli annunci io e non perdere eventuali esenzioni IMU?

 

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Stefano1882 ciao

 

Teoricamente per il proprietario residente sarebbe possibile la concessione in comodato gratuito di una porzione dell'unità immobiliare da formalizzare con contratto di comodato in forma scritta registrato all'Agenzia delle entrate.

Conservando residenza e dimora abituale il proprietario dovrebbe continuare a beneficiare dell'esenzione IMU.

Ma potrebbero subentrare limiti e vincoli per l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B da parte del comodatario gestore di struttura ricettiva,  che a sua volta dovrà avere residenza e dimora abituale, da discutere preventivamente con il SUAP (Alloggio minimo ? Cambio di destinazione d'uso ?).

 

Una soluzione meno incerta potrebbe partire dalla cancellazione della residenza da parte della proprietaria con la contestuale concessione in comodato d'uso gratuito dell'intera unità immobiliare al comodatario, che poi nella stessa avrà residenza e dimora abituale.

In questa ipotesi, è possibile la riduzione del 50% della base imponibile IMU ma solo in presenza di determinati requisiti (anche da parte della comodante).

 

Il comodatario potrà richiedere CIR e CIN per l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B e, di conseguenza, pubblicare direttamente l'annuncio su Airbnb.

Sarà il comodatario a dichiarare i redditi diversi.

 

Nell'ipotesi invece, di locazione oltre il mese da parte del comodatario, il contratto di comodato non modifica la fiscalità.

In caso immobile concesso in locazione oltre il mese da parte del comodatario, il reddito  va imputato alla proprietaria dell'immobile, cioè alla comodante (come se l'avesse affittato personalmente) anche se da lei materialmente non percepito.

 

Come vedi, complessità e incertezza aumentano, per cui suggerisco di parlarne con un dottore commercialista.

 

 

 

 

Stefano1882
Level 2
Bologna, Italy

@Alberto1535 ok grazie mille

 

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