@Roberta957 ciao,
in effetti, in Emilia Romagna, siamo tutti nella tua stessa situazione.
Il Comune di Rimini ha cercato (in modo sorprendente) di colmare il vuoto normativo della Regione sulle locazioni brevi, "inventando" anche il relativo modello di comunicazione che, ovviamente, non rientra tra i modelli autorizzati dalla regione.
Si è creata una situazione paradossale, per cui, da un lato, hai ottemperato all'obbligo di comunicazione al Comune di inizio locazione breve e così sei stata in grado di ottenere dalla Questura i codici di accesso al portale Alloggiati web, mentre, dall'altro lato, l'impedimento regionale all'accesso a ROSS1000 ti impedisce di accedere al tuo CIR (che da maggio è diventato obbligatorio anche in Emilia Romagna) nonché (male minore) di segnalare i flussi turistici per le statistiche sul turismo.
Dopo la Delibera della Giunta regionale del maggio scorso, che ha introdotto il CIR, il Comune di Rimini ha dovuto prendere atto della situazione di cui sopra e, nella sostanza, si è allineato al comportamento da sempre adottato dagli altri Comuni della Regione: anche coloro che vogliono avviare una "locazione breve" (dice il Comune di Rimini) devono presentare al Comune apposita comunicazione di locazione di appartamenti ammobiliati per uso turistico (di cui all'art. 12 della Legge regionale sul Turismo n.16/2004)
Quindi, il percorso da seguire è l'usuale percorso utilizzato da sempre nel resto della Regione, e che costituisce la soluzione di compromesso per soddisfare, da un lato, i vincoli regionali e il divieto alla pubblicità sui portali, e, dall'altro lato, la volontà dei proprietari di fare della locazione turistica (o altra tipologia di locazione) con una durata massima di 30 giorni all'anno con lo stesso conduttore.
Se la locazione turistica presenta le caratteristiche soggettive (contraenti "privati"), oggettive (locazione di immobile in Italia, più pochi selezionati servizi) e temporali (max 30 giorni) previste dal DL 50/2017 acquisisce lo status di locazione breve.
L'annuncio su Airbnb potrà scontrarsi con i vincoli regionali (vecchia delibera della Giunta regionale sul divieto di pubblicità su portali) solo qualora riguardi un soggiorno di durata superiore a 30 giorni (superiore a 29 notti).
Diversamente, restando nell'ambito di tale limite (da inserire nell'annuncio), non ci sono impedimenti.
In merito alla metratura, o meglio ai vincoli nazionali e comunali che stabiliscono la capacità ricettiva, vi è anche la facoltà (non l'obbligo) di richiedere la classificazione dell'appartamento alla regione (allegando alla comunicazione iniziale il relativo modello): in questo caso, la capacità ricettiva è determinata secondo le regole regionali sul turismo.
Infine, dal punto di vista fiscale non mi pare di rilevare differenze (ma qui sarebbe necessario entrare più nel dettaglio).
In conclusione, in Emilia Romagna, siamo tutti costretti alla presentazione della comunicazione di locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico.
Svolte tutte le formalità amministrative (Questura, Regione, Comune per imposta di soggiorno), siamo pronti per pubblicare l'annuncio su Airbnb, con l'avvertenza della durata massima del soggiorno.
Faremo quindi solo delle locazioni brevi : al riguardo, anche il Comune di Rimini ha stipulato una Convenzione con Airbnb per la riscossione e il riversamento dell'imposta di soggiorno. Così come in altri Comuni della regione (ad esempio Bologna) la Convenzione è stata oggetto di una specifica modifica, secondo la quale sono solo le locazioni brevi (DL 50/2017) che possono beneficiare della Convenzione.
Buon proseguimento.