AIRBNB – diventata di colpo esperta in pulizia e igienizzazione - ha dato vita al milionesimo protocollo dei nati col cruccio della sanificazione (e sua teoretica), riservando uno spazio in cui indicare che è stato applicato il SUO protocollo.
Ancora una volta AIRBNB ha scelto di prendere decisioni per noi (il solito vecchio vizio…), come se fossimo incapaci di gestire le nostre proprietà da soli.
E’ evidente che ciò che realmente conta in questo momento è che l’ospite si senta sicuro in casa d’altri, ossia ospitare in sicurezza, ma ospitare in sicurezza non significa che siamo tenuti a seguire il protocollo AIRBNB.
Noi non siamo incoscienti o sprovveduti. Ognuno di noi è consapevole della gravità della situazione. Che sia il protocollo di AIRBNB o della Commissione Europea o le linee guida per ridurre i rischi di contagio della Conferenza delle Regioni o quelle contenute nel Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, non ha alcuna importanza.
Basta seguire, con scrupolo e accuratezza, un PROPRIO standard di igiene, la cui scelta spetta a me (che sono il locatore, l’addetto al ricevimento, il centralino telefonico, il responsabile marketing, il manutentore e l’ufficio reclami), non ad una piattaforma che offre servizi informatici a distanza in cambio di remunerazione.
Cosa devo fare, allora, io, se sono sopravvissuta al naufragio (perché non tutti si sono salvati)? Dopo la Grande Onda che ha sommerso il mio naviglio, se voglio arrivare sana e salva a riva devo dare un chiaro segnale comportamentale sull’annuncio, e apporre in casa una sintetica informativa sul protocollo sanitario utilizzato.
Per riprendere il largo e rimanere fiduciosi e costruttivi, in questo contesto così fluido, servono tracce e occhi attenti a ciò che si è fatto: DPI, procedure, prodotti utilizzati, (etanolo, ipoclorito di sodio, perossido di idrogeno vaporizzato nelle percentuali corrette ecc.), sapendo, però, che ad oggi 21 giugno 2020, non è possibile certificare alcunchè (nulla è certo contro l’angelo sterminatore COVID-19).
Calma, viene da dire. Io non posso asserire in tutta sicurezza di aver inattivato o ucciso quest specifico virus (non altri!) su una determinato oggetto o superficie, manualmente o, dove non arrivo manualmente, con apparecchiature, l’unica cosa che posso dire – se davvero sono onesta con me stessa e con gli ospiti – è che ho cercato in tutti i modi di contenere il virus COVID-19, attuando un protocollo di sicurezza, con misure di prevenzione e di contenimento: con la pulizia, l’igienizzazione, la disinfezione, il ricambio dell’aria e con il trascorrere del tempo (lasciare passare alcuni giorni tra un soggiorno e l’altro).
Questo è il MIO protocollo.