@Gioia29 buongiorno. Devi sempre predisporre, anche per solo una notte, un contratto di locazione scritto. Se la durata è maggiore di 30 giorni devi inoltre registrarlo in agenzia delle entrate, on line se sei abilitata o presso gli uffici. Se lo stesso locatario firma con te per lo stesso appartamento più contratti di locazione devi comunque registrarli anche se sono di durata inferiore ai 30 giorni ma in totale li superano: registrerai l'ultimo contratto con il quale ha superato i 30 giorni e gli eventuali successivi.
Se il tuo prezzo qui su airbnb è comprensivo di tutte le spese, puoi ben scriverlo nello stesso contratto: il consiglio generale è specificare che le spese sono comprese entro il limite di un normale utilizzo domestico e se ti senti più sicura potresti anche inserire gli stessi specifici limiti, quindi ad esempio 10 Kwh di energia elettrica al giorno ecc. Non ti salva in pieno ma se il tuo ospite avrà consumi molto e molto eccessivi potrai avere una base più valida per chiedere dei risarcimenti: sempre che tu faccia firmare il contratto e che questo sia regolare. Per essere precisi potresti scrivere nelle stesse regole del tuo annuncio qui su Airbnb che i consumi sono compresi entro degli specifici limiti od in generale entro il limite di un normale utilizzo domestico.
Se vuoi farti pagare le spese oltre il tuo prezzo qui inserito su Airbn è a tuo rischio e pericolo. Infatti l'unico modo è inserire questa richiesta nelle regole della casa e chiederle direttamente agli ospiti: potrebbero non vederle, potrebbero creare tante e tante contestazioni ed in certi casi Airbnb potrebbe anche appoggiarli perchè certo non gradisce che gli ospiti effettuino pagamenti in contanti oltre al prezzo qui inserito. Se ne potrebbe parlare all'infinito e sicuramente qui trovi altre discussioni in merito se cerchi tra quelle vecchie: saremmo tutti più felici se gli ospiti pagassero a parte le spese perchè in questa maniera più facilmente le considereremo rimborsi spese senza pagarci sopra le tasse. Tuttavia Airbnb, e quasi tutti gli altri competitor, non hanno un sistema chiaro che ti permetta di fare questo. In linea teorica potresti scrivere nelle tue regole ad esempio: 20 Euro del prezzo qui inserito è da considerarsi rimborso spese per le quale faremo il conguaglio a fine locazione. Tu nel contratto rispecchi quanto scrivi nelle regole, ovvero che 20 Euro sono rimborsi e non ci paghi le tasse, fai le letture finali ed iniziali ed i conteggi, ti fai firmare tutto ed effettui i bonifici di conguaglio. Infine aspetti e speri che in caso di qualsiasi controllo la finanza accetti la tua interpretazione oppure ti dica che invece avresti dovuto fare diversamente. Parlane con un professionista. La cosa più sicura mi sembra sia pagare le tasse su tutto quello che qui si riceve, con tutte gli eventuali sgravi che la tua particolare situazione di reddito o scelta di regime ti permettono.
Non so se si può chiedere un aumento sul prezzo finale e non capisco. Mi pare che gli sconti del 30% a cui ti riferisci siano semplicemente gli sconti che alcuni host intendono fare a chi soggiorna per più di 30 giorni. Ne puoi inserire vari nel tuo annuncio e mi pare proprio che non si possano inserire in base ai consumi. Nelle regole puoi certo inserire quel che ti pare. Rimane il fatto che potrebbero gli ospiti non vederle al momento della prenotazione, potrebbero contestarle e potrebbero andare contro le regole di Airbnb.
La tassa di soggiorno è conteggiata tramite il portale in quei comuni che hanno trovato un accordo con Airbnb per incassarle tramite il sito. Altrimenti devi scrivere nelle regole della casa, o nell'annuncio, ma preferibilmente anche nelle regole, che intendi incassarle e come. Se scrivi niente sono da considerarsi comprese nel prezzo.
Se cerchi tra le vecchie discussioni una parola chiave per questi ed altri argomenti troverai tante e tante altre risposte.
Ciaoo e buona fortuna