La situazione descritta è abbastanza confusa. E’ evidente che la locazione dell’intero appartamento (scrivi: “A me il CAF come locazione turistica dell'intero appartamento”), non giustifica l’utilizzo del codice 11 (Immobile in parte utilizzato come abitazione principale e in parte concesso in locazione in regime di libero mercato) che presuppone che tu disponga nella città di residenza quantomeno di una stanza per uso personale, e che questa venga effettivamente da te utilizzata come tale.
Qualora tu abbia utilizzato fin da subito l’immobile compravenduto come abitazione principale e lo abbia parzialmente locato (è possibile mantenere la residenza nell’appartamento destinato a locazione turistica solo se si mantiene uno o più locali a disposizione del locatore e, a tal proposito, se affitti a Roma, il regolamento laziale extralberghiero 2017 consente di locare parti di una abitazione) - ossia un unico utilizzo nell’anno di imposta - la compilazione di un unico rigo è corretta, in quanto il codice 11 dà per scontato, ossia già tu dici alle Entrate che hai utilizzato una parte dell’immobile X come abitazione principale ed un’altra parte lo hai concesso in locazione a canone libero: in tale fattispecie, non c’è bisogno di dire per quanti giorni lo hai locato parzialmente.
Logica vuole che, in tale evenienza, se le Entrate avessero voluto suddividere i righi con i codici 1 e 11, lo avrebbero specificato nelle istruzioni di colonna 2 – cod.1 (Abitazione principale).
Al riguardo, da quest’anno, poi, la sezione II (Dati relativi ai contratti di locazione) e la colonna 8 (Contratti non superiori a 30 giorni) – per i contratti concordati ovvero cedolarizzati - non va più compilata (va compilata come caso residuale solo in Abruzzo nei Comuni colpiti dal sisma del 2009).
Diversamente, nel caso di una effettiva variazione temporale per una parte del periodo di imposta nell’utilizzo dell’immobile, dovresti suddividere i righi: i codici 1 e 11 possono coesistere sullo stesso immobile. Esempio veloce:
Rigo B1
In colonna 2 (Utilizzo) andrebbe indicato il codice 1 (Immobile utilizzato come immobile principale), in colonna 3 (Giorni) andrebbe riportato 245 ecc.
Rigo B2
In colonna 2 (Utilizzo) andrebbe indicato il codice 11 (Immobile in parte utilizzato come abitazione principale e in parte concesso in locazione in regime di libero mercato), in colonna 3 (Giorni) 35, possesso 100, in colonna 5 (Codice Canone) 1 (IRPEF), indicando il corrispettivo percepito rapportato alla percentuale di possesso in colonna 6 (Canone di locazione), se maggiore alla rendita catastale rivalutata rapportata ai giorni, barrando la casella (Continuazione).
Attenzione poi a non inciampare nella colonna 3 (Giorni). Se hai locato più stanze, ad es. la stanza A dal 2 al 16 agosto e la stanza B dal 11 al 20 agosto, i due periodi non vanno sommati, ma è un unico periodo che va dal 2 al 20 agosto: non conteggi due periodi accavallati, ma conteggi i giorni una sola volta su un unico periodo: complessivamente l’immobile risulterebbe locato dal 2 al 20 agosto.
Fronte IMU/TASI: riguardo le unità abitative non di lusso concesse in locazione parziale conviene, @Ermanno6, che tu prenda contatti con il Comune competente: ad es. il Comune di Modena non assimila ad abitazione principale l’immobile locato in parte, altri Comuni continuano invece a considerarlo esente da imposte comunali. A stretto rigore, se il guest non risiede nell’abitazione, la sua quota dovrebbe comunque risultare dovuta, anche se la quota del possessore è esente.