Il principio di tassazione è quello di competenza: il reddito da locazione va imputato ai tuoi genitori (comproprietari) in ragione delle quote detenute sul bene, a prescindere dalla circostanza che l’annuncio sia intestato a te.
Fino a quando non vi sarà una relazione diretta tra annuncio e proprietario-contribuente, @Cristiano25, riuscirai a “sfangarla” (meglio ancora se l’IBAN fosse dei tuoi genitori) ma quando arriverà i giorno (e quel giorno arriverà) in cui AIRBNB fosse obbligata ad ottemperare alla legge (DL 50/2017), ossia ad effettuare la ritenuta a titolo di anticipo di imposta o di acconto e a comunicare i dati, come potranno i tuoi genitori (privi di una CU) scaricarla dal 730 o da Redditi PF se non è fiscalmente intestata a loro?
Un bel casino abbinare ritenute incongrue, certificazione unica, accrediti sul c/c, 730, titolare dell’annuncio, co-host che, in realtà, è un comproprietario ecc.
Come evitare tutto questo? Facendo in modo che titolarità della proprietà e titolarità dell’annuncio coincidano, anche a costo di perdere i gradi di Superhost sulla giacca e le recensioni stellari.
Questione pagamenti co-host. Ferale notizia. Pagamenti “divisi”. Con due mesi di preavviso. E senza spiegazioni. Che tristezza!
Pezzo dopo pezzo, stanno smantellando tutto, e te lo dice una che è stata per tanti anni una fedele co-host. Se prima era semplice, comodo, sicuro, tracciato, ora anche questo aspetto, all’apparenza secondario, si complicherà, e molti rapporti torneranno nel sommerso.