Canoni di affitto dovuti dagli Host ai proprietari degli immobili

Paolo-and-Daniela0
Level 1
Rome, Italy

Canoni di affitto dovuti dagli Host ai proprietari degli immobili

Cara Airbnb, 

ti scrivo dopo aver ascoltato le parole del Country Manager di Airbnb Italia, Giacomo Trovato. Ci hanno fatto sentire meno soli, in particolare quando Giacomo conferma che Airbnb sta cercando di portare le esigenze di noi host sul tavolo delle autorità nazionali e locali.
Grazie.

Vorrei chiederti a nome di tanti miei colleghi se il vostro Team cercherà di concentrare l'attenzione dei vostri interlocutori nel Governo sul tema degli affitti. 

Molti host hanno mandato disdetta ai padroni di casa e tra poco usciranno dalla piattaforma Airbnb. E non stiamo parlando, sia chiaro, di attività irregolari, di cui si auspicava giustamente l'uscita dal mercato. Parliamo della miriade di regolari licenze di affittacamere, case vacanze etc di host che pagano un affitto. Privati, partite iva e società.

Il primo decreto Cura Italia del governo ha ignorato completamente la questione degli affitti sulla quale si reggono gran parte delle attività di locazione turistica degli host di Airbnb. Gli affitti che paghiamo per le nostre case Airbnb non sono affitti commerciali di categoria C1 ma affitti di categoria A, e pertanto non permettono a noi host di beneficiare del credito d'imposta del 60% sull'ammontare dei canoni d'affitto che invece è stato garantito dal decreto a bar, negozi, ristoranti, botteghe e qualsivoglia attività commerciale che insista su un immobile in locazione.

Ammesso che il Governo capisca che anche in immobili di classe A si svolgono delle attività produttive, sono necessarie comunque misure più incisive del credito d'imposta al conduttore: 
serve una moratoria sui canoni di affitto dovuti dagli inquilini che svolgono attività ricettive regolari.
I proprietari di immobili possono essere compensati con un credito di imposta sui canoni non percepiti.

Non c'è più tempo. 

Airbnb ha già in passato sottolineato, nel suo prezioso confronto con le autorità nazionali e locali, sia la funzione di ammortizzatore sociale diffuso che l'attività di hosting rappresenta in Italia per moltissimi giovani e famiglie, sia la spinta e la linfa che l'ospitalità diffusa rappresenta per il sistema turismo nel nostro Paese, che negli ultimi anni aveva fatto numeri da record.

Tutto l'indotto che è cresciuto grazie a noi, dalla ristorazione ai servizi (lavanderia, pulizie, guide turistiche) fino al comparto museale, avrà bisogno di noi per ripartire. 

Per ripartire, l'Italia avrà bisogno anche di noi. Ma quando arriverà il momento, potremmo non esserci più.

Un saluto e un incoraggiamento speranzoso a tutto il Team di Airbnb Italia.

Un caro saluto,

Paolo, un host.

Fate girare!

2 Risposte 2
Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Paolo-and-Daniela0  certamente questa situazione è assolutamente surreale per tutti noi host ed anche io mi auguro che una qualche iniziativa sia presa da parte del Governo, ma purtroppo non credo che sarà così. D'altra parte sono un privato pur con regolare Scia n.i. ma pur sempre un privato che ha deciso di affittare la propria casa per "arrotondare"  e pagare le spese vive e non fare attività imprenditoriale. Questo d'altra parte era lo spirito con cui è nata Airbnb ma poi si è passato il segno con privati che hanno preso in affitto un immobile alcuni anche più  immobili per farne una attività imprenditoriale pur senza avere la P.I. Ecco in questi casi non capisco perchè ci si debba attendere qualche aiuto quando  ci si imbatte nel rischio d'impresa che deve essere sempre considerato. Chi fa LT a mio parere dovrebbe locare la propria casa o porzione di casa propria e non prendere in affitto per poi subaffittare per trarne profitto; quella è attività imprenditoriale e richiederebbe P.I. Molti dissentiranno celandosi dietro al sacrosanto diritto di poter affittare sancito dal nostro C.C., ma sappiamo che in Italia ognuno la vede a modo suo e a favore suo. Credo che questa situazione imprevedibile ed impensabile se  non nei film di pura fantascienza almeno sino ad oggi, farà riconsiderare a molti host il tipo di attività con i suoi rischi. Airbnb cercherà di fare quello che potrà per garantirsi il substrato necessario per la sua sopravvivenza ma dubito che possa portare come argomentazione la difesa degli affitti per le ragioni di cui sopra. Il settore era già in crisi per la offerta smodata e il  conseguente disastroso calo dei prezzi, molti stavano già cedendo licenze e locazioni (?) , altri stavano già pensando di tornare  agli affitti lunghi; ora questa emergenza porterà altri spunti di riflessione . Quello che mi auguro è che questa emergenza possa passare il più presto possibile per il più ampio numero di Paesi possibili e che quindi si ricominci di nuovo a guardare in avanti con ottimismo e a viaggiare e noi ad ospitare.

Alessandra334
Level 10
Rome, Italy

@Paola4 Sottoscrivo tutto il tuo messaggio !!! 

Alessandra

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