Ciao @Alberto0 ,
anch'io sono nuovo e, sentiti altri "colleghi" ed il commercialista, ho predisposto un contratto di locazione turistica (essendo registrato al Comune come locazione turistica e non come "struttra ricettiva").
Purtroppo mi è capitato che un ospite, non essendo abituato a firmare contratti di locazione con Airbnb (cito testualmente: "Ci serviamo da tempo di Airbnb , tuttavia non ci è mai capitato di gestire direttamente con il locatore il contratto e questo ci lascia al momento perplessi") abbia cancellato la prenotazione, nonostante abbia spiegato che nel caso di specie, essendo una locazione turistica, sono obbligato per legge a redigere un contratto che tuteli entrambe le parti.
E' un peccato che Airbnb se ne lavi le mani rimettendo semplicemente alla volontà dell'ospite: "non è obbligatorio che tu firmi alcunché. Se non ti senti a tuo agio, puoi discuterne con l'host o trovare un altro alloggio dove soggiornare. Se hai effettuato una prenotazione e l'host ti informa del contratto solo dopo, puoi rifiutarti di firmarlo e chiedergli di cancellare la prenotazione".
Il fatto che il contratto di locazione turistica non debba essere registrato se di durata inferiore a 30 giorni non consente comunque di stringere l’accordo in forma verbale. Infatti, l’articolo 1, comma 4, L. 431/1998, prevede la forma scritta per tutti i contratti di locazione, senza alcuna specifica esclusione: deve quindi ritenersi che, anche con riferimento ai contratti di locazione turistica ricorra l’obbligo della forma scritta, sebbene la registrazione sia richiesta solo nel caso in cui la durata sia superiore a 30 giorni.
Gianvito