Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione p...
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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Non pensavo che un host potesse NON offrire la colazione...
Risolto! Vai alla Risposta Migliore
Ci fa piacere che ne sei venuta a conoscenza !
Hai postato in aiuto, quindi ? come possiamo aiutarti ?
Una bella prima colazione ? (si scherza, eh)
PS torno serio: molto spesso un HOST -NON PUO'/DEVE - offrire la colazione
Ciao, @Caterina34. Non è una distinzione molto complicata: a) Se hai una Locazione Turistica o Pura non dai 'servizi alla persona' cioè quelli tipici alberghieri ed extralberghieri, ma semplicemente lochi una casa o parte di essa, le mura e il suo contenuto inteso come mobilio, suppellettili, ecc. Tutto qui, nient'altro. b) Se invece sei una Struttura Ricettiva vera e propria, con la SCIA completa e la licenza da B&B, Affittacamere, Casa / Appartamento Vacanza (con tutte le lievi variazioni di denominazione che di Regione in Regione possono esserci tra le varie Tipologie Ricettive), potrai dare la Colazione e ANZI DOVRAI (e sempre incluso nel Prezzo) SOLO se sei un Bed and Breakfast (infatti in molte Regioni è esclusa la prima colazione non solo per le Locazioni Pure ma anche per gli Affittacamere, ma su questo punto leggete bene la vostra specifica Legge regionale sul Turismo, possibilmente l'ultima, cioè l'unica ancora in vigore). Se fossi in voi - mi riferisco alle Locazioni Turistiche o Pure -, per evitare fraintendimenti eviterei anche omaggi vari tipo ''Cestini''. Altri servizi esclusi per le Locazioni Pure: cambio biancheria da letto e da bagno durante il soggiorno degli ospiti, pulizia e riordino degli alloggi durante il soggiorno degli ospiti, servizi aggiuntivi o complementari del tipo navetta da e per la stazione dei treni, ecc. ecc. Ma la lista di ciò che non si può fare è molto lunga e la trovate in altri Posts. Io non so dove sia nata inizialmente questa confusione, forse nel NOME del sito pubblicitario in cui vi siete segnati, AirBnb? (che ha fatto credere a tutti di essere diventati ipso facto un bed and breakfast). Non so... Un saluto.
@Orvieto-In-Centro0, sei un pilastro del forum 🙂
Ciao, @Giancarlo10. Diciamo, di un settore specifico - per lo più - , e anche Marta sta dando una gran mano (immagino già da prima di me... ). Tu invece hai dalla tua che sei un pilastro in TUTTI i settori. Un saluto ; )
Ciao, so che è una conversazione vecchia, ma non ho capito il tuo commento:
se sei B&B allora DEVI offrire la colazione
se sei una casa vacanza (o altre strutture non alberghiere) PUOI offrire la colazione.
Ma dove sta scritto? mi dai i riferimenti di legge per favore?
Grazie
Da punto di vista civilistico, @Daniela-E-Antonio0 , non troverai una definizione puntuale di B & B o CAV (che non sono locazioni) e quali servizi tali tipologie ricettive possano offrire (l’art.12 del DL 79/2011 è stato abrogato nel 2012 dalla Corte Costituzionale per eccesso di delega), in quanto la regolamentazione del settore turistico è demandata alle rispettive Regioni e Province autonome.
Le locazioni turistiche (che non sono B & B o CAV) sono escluse dalla legge 431/1998 perché sono normate dal codice civile (art.1571 e seguenti), come prescrive l’art.53 (non abrogato) del DL 79/2011.
Tuttavia, questo articolo e questa legge non sempre sono tenute in considerazione oppure sono applicate impropriamente oppure vengono completamente stravolte dalle Regioni, invadendo un campo, quale è il diritto privato, di competenza esclusiva dello Stato.
L’attività di B & B (imprenditoriale o meno) comporta sempre, oltre alla messa a disposizione di una camera, la somministrazione della prima colazione. Tale elemento attrae, quindi, tale attività all’esterno della locazione civilistica, breve o lunga che sia, comportando il conseguimento di un reddito occasionale di natura diversa non cedolarizzabile.
Lo stesso dicasi per le CAV occasionali non imprenditoriali: tale attività comporta la gestione di una o più case o appartamenti ad uso turistico. Le CAV sono anch’esse strutture ricettive extralberghiere che non rientrano nell’ambito del regime fiscale delle locazioni brevi (art.4 del DL 50/2017), infatti, non sono locazioni (non necessitano di un contratto scritto di locazione), anche se le prestazioni rese sono molto simili a quelle locative brevi.
La gestione di CAV infatti, include la pulizia dei locali e la fornitura di biancheria, mentre è esclusa qualsiasi forma di prestazione alberghiera, come ad es. la somministrazione di cibi e/o bevande (vedi Regione Lazio, art.7 del Regolamento 14/2017; Regione Abruzzo, art.33 della LR 75/1995; Regione Piemonte, art.6 della LR 13/2017; Regione Puglia, art.41 della LR 11/1999; Regione Sardegna, art.16, co.6 della LR 16/2017; Regione Toscana, art.57 della LR 86/2016; Regione Umbria, art.19 della LR 8/2017; Regione Valle d’Aosta, art.17 della LR 11/1996; Provincia autonoma di Bolzano, art.6, co.5 della LP 58/1988; Provincia autonoma di Trento, art.34 della LP 7/2002).
Diverso è invece il concetto di Affittacamere nel quale sono forniti alloggio e, se il gestore (che, in genere, è un imprenditore, anche se alcune Regioni, come la Toscana, prevedono l’esercizio dell’affittacamere anche in forma non imprenditoriale) possiede le necessarie autorizzazioni, servizi complementari all’alloggio, compresa l’eventuale somministrazione di pasti e/o bevande alle persone alloggiate (ad eccezione dell’Umbria ove non è permesso: vedi art.41, co.6 della LR 13/2013) e ulteriori servizi a pagamento (vendita souvenir, guide turistiche, servizi transfert ecc.).
Chiara ed esaustiva, grazie Emily
Ciao @Emily352 , ho necessità di farti una domanda. Sono in procinto di fittare a turisti un mio appartamento (senza partita IVA).Parliamo di locazioni con durata non oltre i 30 gg(mi chiedo però se ci sia un minimo?!).Vorrei però capire la differenza sostanziale tra casa vacanza e locazioni brevi. In entrambi i casi è chiaro che non posso fornire la colazione ma solo biancheria iniziale (lenzuola, asciugamani ecc) ma mi chiedo se sia possibile omaggiare gli ospiti con vino locale sigillato o simile. Piuttosto che lasciare in casa qualche cialda di caffè.Anche questi omaggi rientrano nei servizi non inclusi?
- @Emily352 è davvero preparata su tutto e va sempre seguita alla lettera ogni sua parola;
- preciso soltanto che, per quanto riguarda le CAV - o forse sarebbe meglio dire "i CAV" (dal momento che in italiano nel caso di una pluralità di elementi vince il maschile tra "Case" e "Appartamenti" per "Vacanza")? - sono strutture ricettive extra-alberghiere e di conseguenza come tali forniscono "servizi accessori e complementari" e anche "servizi alla persona" secondo molte regioni, tipo cambio biancheria obbligatorio durante uno stesso soggiorno e pulizia intermedia nel corso di uno stesso soggiorno lungo. Mai comunque le prime colazioni. Un esempio di un Regolamento Regionale che consente "servizi alla persona in CAV" è appunto il R. R. 14/2017 del Lazio che integra e modifica il R. R. 8/2015, anche a seguito della Sentenza del TAR del Lazio: secondo i Requisiti Minimi in tabella allegata, funzionali e strutturali, a seconda delle "categorie" derivanti dalla Classificazione, una CAV può fornire dei cambi biancheria durante il soggiorno e delle pulizie intermedie, a meno che non preferisca (secondo un piccolo asterisco in nota) lasciare in loco tutto l'occorrente grazie al quale l'ospite o cliente possa provvedere da sé. E non è certo l'unico esempio di Regioni che impongono anche a strutture CAV servizi alla persona durante il soggiorno in compresenza con l'ospite o cliente.
- Certo, queste previsioni rischiano di cozzare con le preesistenti norme statali fiscali relative alla figura dell'Imprenditore (art. 2.082 del Codice Civile, ecc.) e con la tripartizione reddituale del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi), cioé Redditi Fondiari o da Fabbricato, Redditi Diversi, Redditi da Impresa, in quanto una Struttura Ricettiva non imprenditoriale, per quanto aperta al pubblico con SCIA e di natura comunque "commerciale", dovrebbe rispettare sempre parametri come l'Occasionalità e la Non Organizzazione (di mezzi e/o di persone) e l'eccesso di Servizi Aggiuntivi Accessori o Complementari o di Servizi alla Persona potrebbero non coincidere con le preferenze della G.d.F. e dell'A.d.E. Stesso dicasi per i Bed and Breakfast e gli Affittacamere non imprenditoriali (quei pochi Affittacamere per i quali è consentito restare senza una P. Iva, ad es. in Toscana e in Umbria, facoltativamente).
- Per questi motivi abbiamo sempre auspicato una convergenza tra le richieste delle Regioni nelle Tabelle dei Requisiti Minimi Funzionali e le norme fiscali statali, per evitare che il cittadino contribuente si trovasse dinanzi al dubbio se seguire l'Agenzia delle Entrate o se seguire la propria Regione. Ricordiamo infatti per concludere che la competenza esclusiva sulla materia fiscale è del legislatore STATALE e che una Regione non potrebbe stabilire per proprio conto cosa significa essere imprenditoriale e cosa significa essere non imprenditoriale.
- Questo per dire che anche le CAV possono fornire "servizi alla persona", tranne le prime Colazioni.
Se servono 30 righe per argomentare qualcosa la cosa non è così scontata.
Per fortuna le cose sono molto più semplici: se fra i servizi l'host ha indicato "TV" e il servizio TV non viene fornito, l'host ha sbagliato. Se la TV non c'è l'host deve togliere l'indicazione del servizio TV.
B&B vuol dire Letto e Colazione, se fra i servizi è indicato "Colazione" e il servizio Colazione non viene fornito: l'host ha sbagliato, magari in buona fede.
Se l'host riceve queste segnalazioni e NON rimuove il servizio "Colazione" l'host continua a sbagliare, ma continua anche la buona fede?
Forse non ho letto bene io, ma mi sembra che il tema non fosse la coerenza dell’annuncio con la realtá dei servizi offerti, quanto l’effettiva possibilitá normativa di offrire o meno la colazione.
Se si é locazione turistica e nell’annuncio si scrive “colazione” e poi la colazione viene effettivamente servita, on va bene, in quanto nella locazione é vietata.
Ci sono almeno due livelli di requisiti da tenere in considerazione:
- il primo, quello normativo e fiscale, che risponde alle leggi dello Stato Italiano;
- il secondo, quello della corretta rispondenza dell’annuncio sul portale online.
Se non é soddisfatto il primo requisito, soddisfare il secondo può significare non essere in regola.
Inoltre, @Caterina34, il termine ''Host'' che significa di per sè? Che autorizzazioni presuppone? A quali controlli sei stata sottoposta per definirti tale? E' un termine Inglese che significa 'colui che ospita'. Valenza istituzionale? Zero (se non accompagnato ad altro). Un saluto.
Buongiorno a tutti, sono Annalisa e mi trovo ad affrontare la prima esperienza come Host, i miei ospiti arriveranno nei prossimi giorni e mi pongo il problema se devo o no fornire loro la colazione. Affitto un appartamento a Firenze e risiedo a 300km di distanza, percui devo affidarmi ad una persona di fiducia che accoglierà i miei ospiti, pensavo di far trovare loro un cesto di frutta, magari una torta tipica, ma non posso garantire un servizio di colazione giornaliera. Devo comuncarlo agli ospiti secondo voi? Devo anche informare loro che non si effettuano pulizie giornaliere e il cambio giornaliero degli asciugamani o dal momento che non sono una struttura ricettiva come un B&B è implicito?
Vi ringrazio di cuore per il vostro aiuto,
Annalisa
Ti sei accodata a una discussione vecchiotta !
Non devi dare colazione, non la puoi dare. Fitti una casa, non sei un B&B, e infatti nel tuo annuncio non è prevista colazione. Il cesto di frutta ci sta, anzi è un' ottima idea. Ma per il resto mi sembra chiaro che tu fornisci solo la locazione di un appartamento. Sull' eventuale cambio di biancheria, magari vi mettete d' accordo prima