Gestire totalmente appartamento dei genitori

Risolto!
Francesco550
Level 2

Gestire totalmente appartamento dei genitori

Buongiorno a tutti!

Come da titolo ho la possibilità di affittare (sotto forma di locazione turistica) una porzione di casa di proprietà dei miei genitori.

Si tratta di una unità separata ma comunque appartenente allo stesso terreno della casa dei miei genitori dove abito anche io; diciamo una sorta di depandance per rendere l’idea.

Di fatto su accordo con loro dovrei occuparmi di tutto e gli incassi sarebbero miei, nonostante ho già chiarito che a livello fiscale i redditi dovrà obbligatoriamente dichiararli mio padre essendo il proprietario dell’immobile.

Mi pare di capire che però la questione è piuttosto complessa e sarebbe meglio fare tutto a nome suo (annuncio su airbnb, contratti, ricevute), sbaglio?

Per quanto riguardano contratti e ricevute non c’è alcun problema ma per una questione di comodità avrei preferito fare l’annuncio su airbnb a nome mio (anche perché comunque sarò io a rispondere ed accogliere i turisti) con inoltre un mio IBAN personale.

È possibile muoversi così o si rischiano problemi a livello fiscale/legale?

Aggiungo che nel modulo di comunicazione apertura locazione turistica (questo della regione veneto) è possibile indicarsi come “locatore mandatario”; che significa? La signora con cui ho parlato in comune (ufficio strutture ricettive) mi ha detto che potrei presentarla a mio nome catalogandomi come tale ma non mi fido molto.

In sintesi, come consigliate di muovermi?

Grazie in anticipo a chiunque possa aiutarmi

13 Risposte 13
Emily352
Level 10

Anni fa mi sono trovata nella tua identica situazione: io, per non sapere né leggere nè scrivere, ho fatto in modo che titolarietà del bene (e relativo reddito) e annuncio fossero coincidenti (l’annuncio può essere fatto anche da un host non proprietario), seguissero cioè lo stesso identico binario. Perché? Per non aumentare il mio SPA (Stress Post Airbnb) e per evitare criticità fiscali, non legali o amministrative.

 

Nel nostro ordinamento non esiste un problema legale di legittimazione  a contrarre: il contratto di locazione può essere stipulato anche da chi non è proprietario del bene, ma abbia un semplice potere di fatto su di esso che gliene assicuri la disponibilità.

 

Sul versante amministrativo veneto (comunicazione LOCAZIONE TURISTICA, eventuale imposta di soggiorno, rilevazione statistica online ecc.) è espressamente previsto che la comunicazione in Comune sia effettuata anche da un locatore turistico mandatario che, in base ad un mandato, su incarico di proprietari o aventi diritto sull’immobile, allegando copia di un documento di identità (se il modello non è presentato con firma digitale o PEC), agisca nell’interesse di un mandante.

 

Criticità possono, invece, scaturire sul versante tributario. Gettiamo i dadi, @Francesco550. Diciamo che tra sei mesi AIRBNB sia obbligata ad operare la ritenuta. Se non viene data la possibilità di segnalare che il reddito fa riferimento ad altri soggetti, ti ritroveresti con proventi fondiari incassati da un host non proprietario e trattenuta alla fonte del 21% scomputata e certificata (CU) a suo nome con maggiori crediti scaturenti in capo a lui, ma proprietario che però paga l’intera imposta a lui imputabile. Insomma, il cubo di Rubik.

Gentilissima @Emily352 ti ringrazio innanzitutto per la risposta.

Il mio dubbio sul discorso del locatore mandatario è che possa essere considerato un servizio verso il reale proprietario dell'immobile con conseguenti oneri fiscali annessi.

Leggendo in giro ho trovato forse una soluzione: stipulare coi genitori un contratto di comodato d'uso a titolo oneroso (o anche gratuito?) ma mi sto tutt'ora informando a riguardo.

 

 

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Francesco550

Non puoi fare tutto a nome di tuo padre (gestisci tutto tu, dall'annuncio ai contratti a tutto il resto... come fossi un segretario) e poi ti fai dare i soldi (al netto dell'imposta, che ovviamente dovrà sostenere lui)?

Perchè il comodato comunque ha un costo.

Ciao @Roberto143

Ho letto che si tratta obbligatoriamente di comodoto d'uso oneroso.

Ero già d'accordo di dare una somma forfettaria mensile (= consumi) ai miei genitori, si tratterebbe di fatto di mettere il tutto per iscritto.

Sto cercando di capire ipoteticamente come procedere in tal senso, meglio rivolgersi ad un commercialista?

Sapresti darmi qualche informazione?

Grazie

 

 

 

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Francesco550

 

Putroppo non so darti informazioni certe.

A questo punto meglio sentire un commercialista.

Pensavo che essendo tuo padre il proprietario vi sareste potuti accordare senza molte formalità; mettendo anche l'IBAN di tuo padre, avrebbe la possibilità (in qualità di proprietario), di verificare tutto (aspetti burocratici, consumi, incassi, ecc.) e solo DOPO, darti un corrispettivo.

Ma da quanto capisco questo non è fattibile... 

@Roberto143

 

è fattibile ma sarebbe l'ultima scelta in ordine di preferenza.

Se posso evitare di coinvolgerli in termini di responsabilità (e a questo punto anche fiscalità) sarebbe meglio per entrambi.

 

 

E sia, @Francesco550. Se il contratto di comodato gratuito è sotto forma scritta scatta l’imposta di registro in misura fissa (€ 200,00) più bolli.

 

Si ammette che il comodatario possa essere contrattualmente tenuto a rimborsare le spese vive (ad es. consumi) connesse al godimento del bene, inquadrandosi il negozio come comodato modale e non come una locazione onerosa.

 

Cedolare secca estesa anche ai  soli contratti “brevi” (durata non superiore a 30 giorni, no colazione, no cambio biancheria, no pulizie giornaliere) – che se del caso, potranno subire la ritenuta - con cui il comodatario conceda a terzi l’immobile che ha ricevuto in uso gratuito dal comodante: il comodante resa titolare del reddito fondiario (rendita catastale), mentre il comodatario-locatore diventa titolare del reddito derivante dal contratto di concessione in godimento qualificabile come reddito diverso assimilabile alla sublocazione.

 

Per le sole locazioni brevi sono pertanto superati i precedenti orientamenti di prassi (risoluzioni 381/E e 394/E del 2008) come precisa la circolare 24/E del 2017 (pag.18).

 

Diversamente, nei contratti “lunghi” cambia la soggettività passiva: il comodatario affitta, ma è il comodante che dichiara al Fisco (il reddito effettivo viene imputato al proprietario dell’immobile).

Grazie @Emily352

Vedrò di sentire un commercialista in questi giorni per capire se è una operazione coveniente o meno.

Aggiornerò la discussione appena ho novità.

ciao @Francesco550 potresti dirmi come hai risolto la questione?

Stefania260
Level 1
Milan, Italy

Buongiorno a tutti,

vorrrei sottoporvi questo quesito.

Sono host di un appartemento che però è di proprietà dei miei genitori.

Per facilità ho inserito l'annuncio sul mio account già esistente, quindi ricevo gli accrediti sul mio conto. Come dobbiamo gestire i ricavi? Li dovrò inserire io nel mio 730?

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy
Stefania260
Level 1
Milan, Italy

Grazie Mille @Roberto143!

 

 

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

Ciao @Stefania260

volevo farti sapere che il tuo post era OT dunque lo ho spostato nello stesso post suggerito dall'ottimo @Roberto143

A presto,

Francy

 


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