Ciao @Ermanno6, la sintesi è un pregio che apprezzo molto 😉 è sinonimo di idee chiare e comprensione immediata del problema !
Un paio di altri casi del genere mi sono già capitati, NON con Airbnb, e la procedura mi era chiara: comunicare il no show entro mezzanotte e la cancellazione viene fatta d'ufficio dall'operatore addebitando i costi all'ospite. Nessun obbligo da parte dell'Host di riprogrammare.
Con Airbnb la procedura sembra diversa: l'Host comunica il no show ad Airbnb che media tra host e guest e facilita una riprogrammazione del check in. L'Host ha l'obbligo di dimostrare l'impossibilità di riprogrammare il check in e se la motivazione viene accettata (dal Customer Service ?) la prenotazione viene cancellata d'ufficio. Se l'Host non "riesce a dimostrare" l' impossibilità di riprogrammare il check in l'host ha l'obbligo di cancellare la prenotazione subendone le penali. Quindi l'onere della prova è a carico dell'host.
Questa procedura non l'ho trovata scritta, me la sono fatta spiegare dal Customer Service.
Dalla mia ristretta casistica, posso condividere il fatto che questi ospiti non amano comunicare (prenotano con 3 parole, come in albergo) non leggono le regole della casa perchè non le considerano (nel mio caso se desiderano essere accettati devono confermare via email di averle lette e approvate !!! : rispondono All OK) o viaggiano per lavoro e danno per scontato l'accettazione da parte dell'host di qualsiasi tipo di cambiamento (asserendo che in azienda è normale essere flessibili).
Io non applico la prenotazione immediata e non classifico la mia casa a idonea a viaggi di lavoro.... ma nonostante ciò ... e le prenotazioni rifiutate ... ma come hai detto tu c'è sempre da imparare perchè continuo a trovare alcuni ospiti che credono di affittare sia la casa che l'host !
Saluti
