@Antonio770
@Antonio770 ha scritto:1) E' possibile applicare cedolare secca 21% unendo in un solo rigo l'importo totale del ricevuto nell'anno (lordo, quindi senza togliere costi di pulizia nè i costi per Airbnb).
Si, è possibile raggruppare tutti gli affitti dell'anno in un unico rigo. Questo sia se si opta per la cedolare secca, sia per l'irpef normale.
@Antonio770 ha scritto:
3) L'importo dei redditi a cui viene applicata cedolare secca non fa parte del reddito complessivo (come mai, forse perchè è extra IRPEF?).
In quanto cedolare "secca", i redditi relativi non entrano nell'imponibile, e quindi scontano l'imposta appunto "secca" del 21% senza essere "mischiati" con gli altri redditi. Naturalmente non è possibile, sull'imposta relativa, applicare le detrazioni che invece sono possibili con l'irpef normale. La valutazione di convenienza va quindi fatta caso per caso.
@Antonio770 ha scritto:
4) Il 21% trattenuto viene applicato tout cort nel 2017 e "accontato" per il 2018 per lo stesso importo. Questo significa che, su un reddito ipotetico di 1.000 Euro per le locazioni su Airbnb nel 2017, devo pagare 210 Euro nel 2017 con la dichiarazione fatta nel 2018 e mi verranno trattenuti altri 210 Euro come acconto per il 2018. Nella prossima dichiarazione questo acconto verrà assorbito dalla nuova cedolare secca del 2018 (spero di essere stato il più chiaro possibile).
Questo vale per tutte le imposte (non solo per la cedolare secca); si paga l'anno in corso e poi l'anticipo per l'anno successivo. Ci si accorge di questo il primo anno (perchè si paga doppio, in sostanza), ma poi per gli anni successivi diventa "indolore" in quanto si paga solo la differenza tra l'anticipo dell'anno prima e l'ammontare effettivo e poi l'anticipo per l'anno successivo (cioè una volta sola).
@Antonio770 ha scritto:
Quello che invece non ho capito per nulla e che resta la mia curiosità più grande (forse @Roberto143 potrà darmi delucidazioni maggiori) è la questione "contratti scritti" con gli affittuari. So bene che normalmente ci deve essere un contratto scritto anche se non registrato e questo è ok.
Ma quando c'è di mezzo un Airbnb o comunque un intermediario, io il contratto lo faccio con chi mi paga e quindi Airbnb il quale ha a disposizione tutte le fatture per gli ospiti che sono transitati nel mio appartamento. Che bisogno c'è di un ulteriore contratto con gli ospiti? Loro pagano ad Airbnb e Airbnb paga a me... e io non percepisco un euro dagli ospiti che transitano via Airbnb.
Ti invito ad una riflessione su cosa è un contratto, e a cosa serve, perchè lo si fa.
Non credo che presso la tua casa alloggi il sig. Airbnb, quindi fare un contratto di affitto ad Airbnb ti sembra logico?
A chi paga al limite potresti fare la ricevuta, ma hai mai letto un contratto di affitto? le clausole (in particolare nel tuo interesse) che dovrebbero esservi riportate?
E poi, ancora... gli ospiti pagano Airbnb e Airbnb paga te quindi "io non percepisco un euro dagli ospiti".
Se vogliamo essere così pignoli, allora, tu non percepisci nulla neanche da Airbnb, in quanto i soldi arrivano alla tua banca.
Quindi alla fine avremmo:
- un contratto di affitto tra te e Airbnb
- un pagamento tra Airbnb e la banca
tutto logico?
oppure ci sono degli "intermediari" che operano per conto di...
sono gli ospiti che ti pagano e che soggiornano da te... il rapporto di LOCAZIONE è tra te ed il conduttore (ospite).
Airbnb e banca sono intermediari che gestiscono le transazioni finanziarie.