@Lisa1172, @Ermanno6
Lisa, ci sono diverse forme di ospitalità, e tutte sono regolamentate da leggi o norme dello Stato italiano e dalle Regioni (a cui é demandata la podestà legislativa sul turismo).
Quindi, come prima cosa da considerare, é che non può essere l’organizzazione (o le indicazioni) di una multinazionale americana a stabilire cosa si può fare e cosa non si può fare in Italia. Airbnb opera in tutto il mondo e ogni Stato ha le proprie leggi: sta al cittadino di quello Stato, conoscerle e rispettarle.
Come seconda cosa, bisogna dire che offrire colazioni non é vietato in assoluto.
Anzi per il bed&breakfast é, al contrario, obbligatorio.
Però locazione turistica e attività ricettive (bed&breakfast, affittacamere, case vacanza) sono cose diverse, ognuna con un profilo fiscale e normativo differente.
Ma, o sei bed&breakfast (e hai i suoi obblighi e le sue opportunità), oppure sei locazione turistica, con i tuoi obblighi e opportunità.
Non puoi avere “botte piena e moglie ubriaca”.
Se fai LOCAZIONE turistica, semplicemente affitti il tuo appartamento. STOP.
Se vuoi fare altre cose (colazioni, navette, “esperienze”, ecc.) devi inquadrare bene la tipologia di attività (meglio con un commercialista) e, se del caso, aprire partita IVA, scegliendo il codice Ateco (tipologia di attività svolta) adeguato.
Questo vale per tutti, anche per @Francesco602, e prescinde dalle opinioni personali sulla presenza o meno di “polvere” sulle leggi.