@Antonio2 @Simonetta3
Nell'articolo di Fiscomania ci sono alcune imprecisioni ed alcune contraddizioni.
Il contratto deve sempre essere in forma scritta (e se leggete attentamente vedrete che in alcuni punti si contraddicono e comunque alla fine ne mettono a disposizione un facsimile); la differenza sta che se la locazione dura più di 30 giorni deve anche essere registrato (come giustamente dicono, con relativa imposta di registro, bolli, ecc).
La necessità di mettere nero su bianco, prevista peraltro dal Codice civile, deriva dal fatto che se l'Agenzia delle Entrate a posteriori fa un accertamento, chiederà copia dei contratti, che peraltro devono contenere alcune clausole ben chiare, per non incappare in equivoci sulla natura dell'affitto (affitto di titpo turistico, non servizi aggiuntivi, ecc.)
Inoltre, se leggete il facsimile del contratto (peraltro veramente molto stringato, sarebbe opportuno fare meglio) vengono riportate delle clausole che non è consigliabile trascurare, affidandosi ad un accordo solo verbale: state consegnando il possesso della vostra casa a degli sconosciuti, e pur considerando che le cose vanno bene nel 99% dei casi, è sempre meglio essere prudenti (durata della locazione, divieto di sublocazione, per finalità turistiche, indicazione delle persone ospitate, ecc. ecc.).
La ricevuta, se il soggiorno è avvenuto tramite portale potrebbe non essere obbligatoria (in quanto il pagamento è stato effettuato in forma tracciabile , carta di credito, paypal o bonifico), ma personalmente ritengo opportuno rilasciarla (con marca da bollo di 2 euro se superiore a 77 euro). L'importo della ricevuta deve essere quello LORDO (cioè quanto pattuito con l'ospite e quanto indicato nel contratto), non quanto ricevete realmente dal portale (al netto delle loro commissioni).
In dichiarazione dei redditi (quadro RB fabbricati) verrà conteggiato il 95% di tali importi.
Prima di iniziare l'attività, bisogna presentare al Comune di appartenenza la segnalazione di inizio attività (bisogna accreditarsi presso il Comune), seguendo le normative che possono differire da Regione a Regione.
Se il Comune richiede l'imposta di soggiorno, bisogna abilitarsi (modalità diverse da Comune a Comune) per riscuoterle dagli ospiti e riversarle.
Bisogna accreditarsi presso la Questura, per ottenere le credenziali per la segnalazione degli ospiti nelle 24/48 ore successive all'arrivo (in caso di inadempienza, penale 3 mesi reclusione e 260 euro di sanzione).