La tua commercialista, @Roberta348, dovrebbe sapere che quest’anno il portale AIRBNB - soggetto tenuto ad effettuare entrambi gli adempimenti (ritenuta + comunicazione dei dati all’Amministrazione finanziaria), a differenza di altri soggetti tenuti alla sola trasmissione dei dati – non ha operato la ritenuta sulle somme incassate, quindi, non ti ha inviato la Certificazione redditi – Locazioni brevi che attesta la ritenuta.
Pertanto, il rigo F8 (Ritenute) del modello 730/2018 non va valorizzato, al pari della colonna 4 (Ritenute CU locazioni brevi) del nuovo quadro LC - Cedolare secca sulle locazioni del modello Redditi PF, in quanto la CU 2018 non ti è stata rilasciata (non disponi del dato di colonna 15 (Ritenuta operata) della CU) né AIRBNB ha comunicato i dati dei contratti brevi stipulati a partire dal 1° giugno 2017, adempimento, quest’ultimo, che è stato prorogato, per quest’anno, fino al 20 agosto 2018.
AIRBNB ti ha versato il canone al netto delle sue commissioni, non il canone al netto delle commissioni e della ritenuta (a titolo di imposta sostitutiva o di acconto IRPEF).
Non cambia nulla rispetto al passato. Semplicemente non puoi scomputare la ritenuta (che non è stata operata dal portale) dall’imposta relativa al periodo d’imposta. In dichiarazione – se scegli di optare per la tassa piatta – dovrai indicare in colonna 6 (Canone di locazione) del rigo RB1 il 100% del reddito conseguito a seguito di locazione breve cedolarizzata (Colonna 5 (Codice canone) = 3) che riporterai anche a colonna 14 (Cedolare secca 21%) del rigo RB1 e a colonna 14 del rigo RB10.
Atto finale: inserimento del dato nel rigo RB11, colonna 1 (Imposta cedolare secca 21%) e colonna 3 (Totale imposta cedolare secca), utilizzando l’aliquota del 21% applicabile alle locazioni brevi.
