Tassazione - Cedolare secca

Risolto!
Giulia-and-Francesca0
Level 1
Italy

Tassazione - Cedolare secca

Buongiorno a tutti!

Qualcuno mi sa dare informazioni sulla questione della cedolare secca? si sono messi d'accordo AIRbnb e l'Agenzia delle Entrate?
Non ho avuto prenotazioni ultimamente e non ho potuto appurare se già trattiene il 21%?
Se lo fa da quando? e come ci si deve comportare per quei contratti chiusi tra il 1 giugno 2017 fino a questa data? Grazie! 🙂

17 Risposte 17
Susanna0
Level 10
Milan, Italy

Tranquilla, @Giulia-and-Francesca0: Airbnb non trattiene ancora niente, e non credo le tratterrà mai.
Dovremo pagare come sempre, con la denuncia dei redditi.

Grazie della risoposta.

Però credo che qualche chiarimento sull'argomento sia dovuto da parte di Airbnb in un verso o in un altro, no?

Uahaha hahah e perchè? Per loro non è cambiato niente...

C'è anche da dire che adesso l'Antitrust ha segnalato che questa legge danneggia chi opera online con sistemi di pagamento tracciabili, mentre chi fa incassare in contanti, come Booking in molti casi, verrebbe avvantaggiato in quanto non dovrebbe farlo.

Non so se posso postare il link: www.repubblica.it/economia/2017/11/27/news/l_antitrust_boccia_la_tassa_airbnb_danneggia_la_concorren...

Grazie dell'aggiornamento.

Un saluto!

Marco641
Level 3
Torvaianica, Italy

Salve a tutti, allego due link chiarificatori. In estrema sintesi Airbnb si rifiuta di fare da sostituto di imposta, cioè di riscuotere le tasse al posto dello stato italiano. Rispetto alla legge citata Airbnb ha fatto prima ricorso al TAR (respinto) poi appello al Consiglio di Stato che ha rimesso tutto nelle mani della Commissione Europea (fonte del 2/01/2018).

Airbnb e soggetti analoghi vorrebbero una cedolare secca ridotta al 10%, in questo caso si farebbero carico di riscuoterla e si accollano le difficoltà del compito sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo. Al momento esistono due emendamenti alla legge di bilancio 2018 che vanno in questo senso.

 

Quindi per ora la legge resta inapplicata perchè Airbnb e gli altri intermediari non collaborano. Ad oggi per pagare le tasse dobbiamo farlo di nostra iniziativa, un'opzione è quella della cedolare secca.

 

Un saluto ai tutti i colleghi Host

 

 

https://www.wired.it/economia/business/2017/11/22/tassa-airbnb-cedolare-secca-affitti-turismo-senato...

 

https://www.pmi.it/impresa/normativa/news/173554/tassa-airbnb-decide-la-ue.html

 

 

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Marco641

 

Vorrei solo precisare un paio di aspetti:

- Airbnb e altri portali non collaborano, ma ce ne sono invece di quelli che si sono immediatamente adeguati alla normativa ed effettuano la trattenuta. La posizione di Airbnb &C. é ingiustificata ed indifendibile, TAR o Consiglio di Stato che dir si voglia (al 10% ce la fanno, al 21% no?);

- che il portale intermediario applichi o meno la ritenuta a titolo di ACCONTO, nulla cambia per il proprietario contribuente, che deve comunque continuare a dichiarare di propria iniziativa tutti i reddi di affitto. Naturalmente se é stata effettuata la trattenuta dal portale, lo stesso fornirà un certificazione, con la quale il contribuente potrà dichiarare di aver già pagato l’acconto, e quindi evitare di pagare nuovamente l’intera imposta (pagherà solo la differenza).

Marco641
Level 3
Torvaianica, Italy

Ciao @Roberto0. Naturalmente non si mette in discussione il fatto di dover pagare le tasse, su questo dovremmo essere tutti d'accordo. Bisogna però tenere presente tutti i punti di vista e, personalmente, ritengo che qualche ragione Airbnb ce l'abbia. Il Consiglio di Stato non prende decisioni infondate, spero, e se ha rimandato la questione alla UE è molto probabile che un fondamento alle recriminazioni di Airbnb ci sia. Non mi risulta che altri portali facciano il sostituto d'imposta ma posso sbagliarmi.


La prima cosa che vorrei far notare è che uno stato dovrebbe essere in grado di far pagare le tasse ai propri cittadini, TUTTI possibilmente! Non vedo perchè si pretenda di delegare a un privato (Airbnb o altri) la riscossione di un tributo! Spesso lo stato o le amministrazioni, incapaci di gestire la cosa, si affidano a società terze per la riscossione dei tributi, e questo ha un costo per lo stato e di conseguenza per il cittadino, in questi casi lo stato incamera meno di quanto dovrebbe proprio perchè una percentuale della tassa riscossa va in tasca alla società che si occupa della riscossione. In questa ottica non è strano che Airbnb voglia trattare, non volendo fornire gratis un servizio che in altre circostanze verrebbe pagato.


Seconda cosa: è ragionevole pensare che "attrezzarsi" tecnologicamente per gestire un sostituto d'imposta non sia una cosa tanto banale, non è questo il business core di Airbnb che fa un altro mestiere e le sue piattaforme tecnologiche sono progettate per fare altro. Tutto questo ha sicuramente un costo che dovrebbe essere in carico allo stato italiano, siamo cittadini italiani. Airbnb, le tasse sui suoi guadagni, immagino e spero che le paghi già a chi di dovere. Io, come host e cittadino italiano, ho il dovere di pagare le tasse e, sinceramente, non mi serve che lo faccia Airbnb per me, posso anche fami il 730 da solo o con l'aiuto di un professionista (se non sono in grado pagherò qualcuno, al limite un caf, perchè nessuno lavora gratis!!!). Perchè si chiede ad Airbnb di farlo gratis?


Terza considerazione: la realtà degli host credo che sia molto complessa. Io affitto parte della casa dove abito. E' la mia casa, gestisco solo questa e non ho altre case in gestione, non ne avrei neanche il tempo. Sembra che ci sia, invece, chi ne ha fatto una professione e gestisca numerosi immobili. Con redditi immagino importanti e gestione fiscale che, anche non essendo un esperto, mi immagino diversa dalla mia. Sono privati? Società? Gestiscono immobili di loro proprietà o proprietà di altri? In questo caso ci sono altri intermediari oltre ad Airbnb, come si fa? (non ne ho idea, dico questo solo per fare un esempio di come la realtà vera sia piu complessa di quanto si immagina)


Ultima considerazione (molto personale): credo che il mondo di Airbnb sia molto particolare e credo che gli utenti di Airbnb (non ricordo su quale fonte l'ho letto purtroppo) siano un mondo a parte e che non ha "tolto" spazio e clienti agli operatori tradizionali del settore, piuttosto ha riempito un buco e soddisfatto un'esigenza che gli operatori tradizionali non potevano esaudire. Affitti brevi di case intere a prezzi abbordabili. Con l'assistenza di un host che difficilmente un albergatore può fornire. Personalmente io non riesco a vedere solo dei clienti che pagano, io vedo degli ospiti in casa mia e voglio che si trovino bene, come se fossero degli amici.

Se Airbnb non esistesse io non affitterei la mia casa in nessun altro modo, infatti è stata vuota 10 anni, semplicemente non era sul mercato. La maggior parte dei miei ospiti sono del nord Europa e MAI sarebbero capitati, neanche per caso, nel posto dove abito, se non fosse stato per la visibiltà e le garanzie di Airbnb e i miei sforzi per rendere la casa adatta a tutte le esigenze e la, spero discreta, assistenza che do. Tutto questo per dire che Airbnb e altri, sono realtà particolari, hanno creato qualcosa di diverso che prima non c'era e che ad essi vengono, forse e ribadisco forse, applicati criteri pensati per altre casistiche. Non è così strano pensare ad una tassazione ad hoc, come in tanti altri casi. Grazie ad Airbnb arrivano soldi in Italia che altrimenti non arriverebbero.


Detto questo, se Airbnb si occupasse anche di pagarmi le tasse, avrei un pensiero in meno ... magari ci casca! Ma se vogliamo pagare le tasse non abbiamo scuse, cedolare secca al 21% a meno di non aver nessun reddito o un reddito bassissimo, accreditiamoci sul sito dell'Agenzia delle Entrate e facciamoci il 730 da soli (al costo di un paio di mal di testa!)

 

Scusa la lunghezza della risposta.

Un saluto

Marco

 

Paolo365
Level 2
Rome, Italy

Ciao @marco

@Roberto143@Marco641

Forse potete aiutarmi a sciogliere un dubbio. 

 

Quest'anno devo versare la mia prima cedolare secca in quanto ho cominciato ad affittare come Locazione turistica nel 2017. 

 

Ammettiamo che il mio imponibile sia di 10.000euro (per farla semplice). Devo pagare tasse per 2100euro (21%) Di queste tasse mi sembra di avere capito che devo versare il 95% pari a 1995euro quest’anno (eventualmente in 2 rate: 997euro entro 30giugno è 998euro entro 30novemvre). Il restante 5% a saldo lo devo versare nel 2019. È corretto tale conto?

 

Il dubbio mi viene in quanto il mio commercialista mi dice invece che, essendo questo il primo anni che verso l'imposta (ho cominciato ad affittare nel 2017) devo versare l’intero importo della cedolare riferita ai redditi 2017 (ovvero 2100euro) più un acconto del 95%, entro il 30novembre, di quello che si presume metterò a reddito quest’anno 2018. Secondo il mio commercialista in sostanza io dovrei versare quest’anno, nel caso in esempio, imposte per 2.100euro (cedolare secca su redditi 2017).

Inoltre devo versare anche ulteriori 1.995euro (95% di 2100) come acconto sul presunto reddito che faro quest'anno.

Totale dovrei versare 4.095 euro (2.100+1995).

 

Mi sapete dire se il mio commercialista dice il giusto? Grazie

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

Si @Paolo365, in sostanza è così.

Non specificamente per la cedolare secca o per i redditi da affitto.

Le imposte si pagano ogni anno, ma altrettanto si paga l'anticipo per l'anno successivo.

Se sei "in corso d'opera" non ti accorgi più di questo aspetto, perché sostanzialmente le imposte che devi pagare quest'anno le hai già anticipate l'anno scorso, quindi paghi solo l'anticipo per l'anno prossimo e la differenza (in più o in meno) tra l'imposta effettiva e quella versata in anticipo.

Se l'importo del reddito è sostanzialmente stabile negli anni (con differenze minime), la cosa nel corso degli anni è indolore e soprattutto non ci si accorge di nulla.

Tranne ovviamente il primo anno.

Non ricordo se l'anticipo per l'anno successivo sia il 95% (come dici) oppure il 100%.

 

Se opti per la cedolare secca, l'ammontare su cui calcolare l'imposta è il 100% (quindi 10.000) e l'imposta quindi sarà pari a 2100, + 2100 per il 2019.

Se invece opti per l'aliquota ordinaria, l'ammontare su cui calcolare l'imposta sarà 9.500 (10.000 x 95%) e quindi l'imposta sarà differente in base all'aliquota relativa al tuo imponibile fiscale (dal 23% al 43%).

Ponendo sia il 23% l'imposta sarà 2.185 e quindi pagherai 2.185+2.185. (*)

 

L'anno prossimo, (cioè quest'anno) i redditi potranno essere superiori (poniamo 15.000), inferiori (poniamo 5.000) o uguali (10.000) all'anno precedente.

Sempre ipotizzando la cedolare secca per semplicità, nei tre casi la tua imposta sarà rispettivamente:

3.150,

1.050

o nuovamente 2.100.

 

Tu avrai già pagato l'anticipo dei 2.100, quindi l'imposta da pagare l'anno prossimo sarà:

- 3.150 meno 2.100 (anticipo) = 1.050 + anticipo 2019 (3.150) = 4.200

- 1.050 meno 2.100 (anticipo) = -1.050 (credito d'imposta) + anticipo 2019 (1.050) = 0

- 2.100 meno 2.100 (anticipo) = 0 + 2.100 (anticipo 2019 (2.100) = 2.100

 

 (*) essendo la cedolare "secca", su quel reddito non si possono applicare deduzioni e/o detrazioni, e il calcolo è sul 100% del reddito; se invece si opta per l'aliquota ordinaria, data dal reddito imponibile, l'ammontare degli affitti è forfettizzato al 95% ed inoltre puoi applicare detrazioni o deduzioni.

Se, ad esempio, negli anni passati hai effettuato una ristrutturazione e puoi portare in detrazione il 50% dei costi sostenuti, la cedolare secca, apparentemente più conveniente (aliquota 21% contro 23-43%) può non esserlo più.

Ma comunque, siccome la scelta dell'opzione si fa semplicemente barrando una casella nel quadro fabbricati, il CAF o il commercialista, una volta compilata TUTTA la dichiarazione, potrà dirti qual'è l'opzione più conveniente, sulla base dei tuoi dati effettivi (spese mediche, interessi su mutuo, ristrutturazioni, familiari a carico, ecc.)

 

Paolo365
Level 2
Rome, Italy

@Roberto143 grazie mille sei stato molto gentile

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Paolo365

Aggiungo solo (ma su questo aspetto onestamente ne so ben poco, il tuo commercialista ti saprà sicuramente indicare correttamente), sull’ammontare dell’anticipo per l’anno successivo credo ci sia la possibilità di modificare l’ammontare, se ci sono indizi, ad esempio di un notevole calo del reddito.

Se, ad esempio, in questo momento (maggio 2018), decidessi di non affittare più, e in questi mesi ha fatto solo 1000 (rispetto ai 10000 dell’anno precedente), puoi chiedere di pagare un anticipo non del 100% ma, poniamo, del 10%, per evitare di andare a credito di imposta.

 

Paolo365
Level 2
Rome, Italy

@Roberto143 ok grazie ancora

Marco641
Level 3
Torvaianica, Italy

@@Paolo365 @Roberto143

Ciao ,
la "cedolare secca" funziona come ha detto Roberto (sul sito Agenzia Entrate dice le stesse cose).
Per quanto riguarda l'applicazione di questo regime fiscale agli affitti brevi e, in particolare, agli affitti brevi tramite intermediario (Airbnb nel nostro caso), in base alla circolare 24/E del 12/10/17, l'intermediario dovrebbe trattenere il 21% dai nostri guadagni e versarlo all'erario (questo a partire dal
1/06/17). La somma trattenuta va versata all'erario entro il 16 del mese successivo a quello in cui è operata. In questo caso non si parla di nessun anticipo, probabilmente perchè le tasse verrebbero pagate in tempo reale nell'anno in corso.

Ad oggi però Airbnb non effettua la ritenuta, quindi ci tocca seguire la procedura, anticipando i presunti guadagni.

Quando finalmente Airbnb si metterà in regola probabilmente ci troveremo per un periodo a pagare due volte la cedolare. Cioè oggi la anticipo per tutto il 2018 e domani (che siamo ancora nel 2018) se Airbnb comincia le trattenute verserà all'erario un importo che abbiamo già anticipato !!!
Probabilmente andremo in credito e rientreremo di quanto versato in piu nel 2019...

Io ho capito così.

In ogni caso i termini per il saldo 2017 e il primo acconto 2018 dovrebbero essere il 30 giugno.
Se qualcuno è più ferrato mi corregga.

 

E non dimentichiamoci la tassa di soggiorno, nel mio comune è di 1 euro al giorno per persona, fino al decimo giorno! Fatti i calcoli a spanne, sugli affitti brevi, va a incidere per un altro 10% ... quindi alla fine della fiera le tasse arrivano almeno al 30% ...


Saluti
Marco

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy


@Marco641  ha scritto:


Quando finalmente Airbnb si metterà in regola probabilmente ci troveremo per un periodo a pagare due volte la cedolare. Cioè oggi la anticipo per tutto il 2018 e domani (che siamo ancora nel 2018) se Airbnb comincia le trattenute verserà all'erario un importo che abbiamo già anticipato !!!
Probabilmente andremo in credito e rientreremo di quanto versato in piu nel 2019...

Io ho capito così.


No, non è proprio così.

Le imposte si pagano normalmente entro il 30 giugno per l'anno precedente.

E questo sia che l'intermediario effettui la trattenuta, sia che non la effettui.

Se l'ha effettuata, ti avrà girato un 21% in meno sui pagamenti dei soggiorni.

Al momento della dichiarazione, tu dovrai dichiarare comunque tutto (come se avessi incassato l'importo pieno) e verrebbe calcolata l'imposta che dovresti pagare.

Però, in quel caso l'intermediario ti avrà inviato una certificazione, dove dichiarerà di aver già versato per tuo conto, quel 21% di imposta.

Quindi, andrai a pagare effettivamente l'imposta meno l'anticipo già trattenuto (cioè quello che era giusto che pagassi).

- esempio (tralasciamo le commissioni intermediario per semplicità)

se l'intermediario NON effettua la trattenuta:

affitto: 1000 - pagamento da intermediario: 1000 - calcolo imposta: 21% (210) - imposta da pagare: 210

se l'intermediario effettua la trattenuta:

affitto: 1000 - pagamento da intermediario: 790 (affitto meno anticipo imposta)  - calcolo imposta: 21% (210) - imposta da pagare: 0 (210 meno imposta già trattenuta da intermediario)

 


@Marco641  ha scritto:

 

E non dimentichiamoci la tassa di soggiorno, nel mio comune è di 1 euro al giorno per persona, fino al decimo giorno! Fatti i calcoli a spanne, sugli affitti brevi, va a incidere per un altro 10% ... quindi alla fine della fiera le tasse arrivano almeno al 30% ...

 


La tassa (imposta) di soggiorno è a carico del turista, non di chi lo ospita.

Quindi calcolarla come imposta aggiuntivo è totalmente scorretto (bisogna incassarla e riversarla al Comune; l'host fa da agente contabile per il Comune).

Inoltre, più si abbassano i prezzi del soggiorno, più l'imposta di soggiorno avrà una incidenza maggiore.

E se 1 euro al giorno di tassa incide per il 10% vuol dire che il prezzo del soggiorno era 10 euro! (???)

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