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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Ciao Ragazzi,
Volevo avere degli aggiornamenti sulla tassazione della Stato per un appartamento di Airbnb.
Le tasse son pagate dal sito stesso in Italia o siamo noi host a dover dichiarare gli affitti stagionali?
Vivendo all'estero non sono attualizzato.
Grazie a tutti per l'attenzione.
Saluti
Grazie mille.
Alcuni turisti italiani mi hanno detto che farebbe fede lo storico delle prenotazioni AirBnb per il fisco e quindi il contratto di per sé non sarebbe necessario. Anche questa è un'illazione sulla quale non ho trovato riscontro. Ovviamente è sempre meglio avere una carta da portare in caso di controllo. Ultima cosa: per la cedolare secca 21% ho visto che solo gli intermediatori dovrebbero versare la ritenuta entro il 16 del mese successivo, se spetta invece ai proprietari può essere portato in dichiarazione l'anno successivo. Per i contratti inferiori ai 30gg non c'è neanche bisogno di compilare il modello RLI dell'agenzia delle entrate.
Sai darmi un orientamento o semplicemente una risposta su queste affermazioni?
Grazie ancora.
Manfredi,
il contratto é previsto per legge in forma scritta.
Non specificamente per l’Agenzia delle Entrate, la quale avrebbe comunque dalla visione dei contratti elementi utili in caso di accertamento (insieme ad altri elementi come i movimenti di conto o anche i rendiconti dei portali).
Ma non si affitta solo attraverso i portali, quindi mantenere un elenco ordinato di contratti, numerati per anno, con i riferimenti dei relativi pagamenti, é sicuramente un buon modo di operare e di risolvere positivamente e velocemente un accertamento.
Che, ricordo, se viene fatto, é a distanza di tre o quattro anni, e quindi la capacità di tenere la documentazione necessaria é essenziale.
I contratti poi, sono necessari nel caso in cui sorgessero controversie o problematiche con il locatario.
E’ vero che nei soggiorni brevi, turistici, tale evenienza é statisticamente improbabile, ma di certo non impossibile; si possono verificare episodi di danni gravi, o ospiti che non vanno via, o altri problemi di vario genere. Quindi tutelarsi con un contratto é una cosa intelligente, non farlo, é una cosa sciocca, sotto tutti i punti di vista.
Per la domanda sulla cedolare secca: quello che hai letto, in merito al versamento entro il mese successivo, si riferisce agli intermediari, che in base al DL 50/2017 dovrebbero trattenere dal pagamento un anticipo di imposta.
Non riguarda il contribuente finale, che invece effettua la scelta in sede di dichiarazione dei redditi (o eventualmente in caso di registrazione se contratto superiore ai 30 giorni).
. Grazie d per chi è solo host di esperienza come funziona? Bisogna avere partita iva oppure bastano ricevute semplici? Grazie per chi mi può aiutare a fare un po’ di chiarezza..
Silvia
Ciao non hai alcun obbligo in Italia per le leggi attuali , comunica al comune (non è obbligatorio) la tua attività , non confonderlo con l’abito SCIA Che è un inizio attività imprenditoriale, la ps ti rilascia dietro tua richiesta un pin con il quale dichiari gli ospiti che soggiornano, le tasse turistiche le incassa e versa airbnb, fino a 30 giorni non vi è obbligo di stipulare contratto, non puoi avere più di 3 alloggi.
ciao Liberato
@Liberato0, NO, non cambia, le regole prescindono dal portale pubblicitario (e intermediatore finanziario) che usi. Ciao! ; )
@M-Chiara0 per i redditi da locazioni brevi come quelle di airbnb e' prevista la cedolare secca che e' il 21%.
Quindi quei redditi non vengono sommati e non incidono sull'irpef.
@Federica5 La cedolare secca 21% deve essere pagata sul lordo corrisposto da airbnb; ovvero la cifra senza costi di servizio airbnb.
Da giungno 2017 gli intermediari, quindi airbnb dovono pagare la tassa scalandola direttamente dai compensi che invia agli host.
( FONTE cerca:" Affitti brevi, pronte le regole per intermediari e portali online " su google e apri il link dell'Agenzia delle Entrate
Ad oggi questo non e' avvenuto quindi il propietario deve provvedere.
Io consiglio di stampare tutte le ricevute e portarle al commercialista/patronato nel momento che si fa la dichiarazione dei redditi per l'anno 2017.
@Alessio69 @Federica,
La cedolare del 21% (o anche l’aliquota Irpef ordinaria) va paga sul lordo... ovvero LA CIFRA COMPRESI I COSTI DI SERVIZIO di Airbnb (ovviamente i costi a carico del proprietario, non certo quelli pagati dall’ospite).
In realtà, usare il termine LORDO é fuorviante in partenza, perché presuppone, da un punto di vista fiscale, l’esistenza di un lordo e di un netto.
Invece, quello che esiste é un CONTRATTO DI AFFITTO (tra locatore e conduttore) di importo XXX, sul quale si paga l’imposta... é un importo punto e basta, senza lordi o netti.
A parte, c’é un costo che il proprietario paga al portale per il servizio di pubblicizzazione ed incasso.
Un servizio che FISCALMENTE non ha nulla a che spartire con l’affitto percepito.
Il fatto che Airbnb trovi più comodo, invece di accreditarti 100 e chiederti poi di pagare 5, di mandarti direttamente 95, non implica che l’affitto (cioé il reddito su cui si paga l’imposta) sua magicamente passato da 100 a 95.
Che poi sia un netto per le tue tasche é ovvio, ma é un’altra faccenda. 🙂
Ciao, mi inserisco nella conversazione per avere qualche delucidazione in merito prima di cominciare la nuova stagione di affitti.
Dalle ultime notizie sembrerebbe che AirBnb faccia ora da sostituto d'imposta e scali direttamente al compenso degli host le tasse. Vi posto un articolo del Sole 24Ore
@Alessio0 Presumessi che sono nuova su Airbnb con me host, stavo appunto leggendo della ‘tassa Airbnb’ per cui sarà il sito stesso a trattenere il 21% però nelle impostazioni mi risulta solo la trattenuta del 3%. Quindi la dobbiamo pagare noi, giusto? Ecco io compilo il 730, mi basterà inserire l’ammintare del guadagno li? Non devo fare F24? Devo inoltre registrare i miei ospiti in questura? C’è un portale dove poterlo fare più velocemente?
La legge (DL50/2017) prevede che i portali applichino una ritenuta a titolo di acconto del 21%... ma al momento sono pochi quelli che effettivamente la applicano.
Vedremo gli sviluppi nei prossimi mesi.
In ogni caso, dovrai sempre fare la dichiarazione mettendo i redditi lordi nel 730.
Se poi i portali ti avranno effettuato una trattenuta di imposta in via anticipata, vorrà dire che l'imposta da pagare sarà inferiore (in quanto una parte già anticipata), diversamente dovrai pagarla interamente.
No, non devi fare nessun F24 (se non quello per pagare l'imposta il prossimo anno).
Si, devi registrare gli ospiti in Questura. Lo dovrai fare online attraverso il portale Alloggiatiweb.
Attenzione però: per poterlo fare dovrai ottenere le credenziali (user e password) dalla Questura che per fornirtele, ti chiederà la registrazione al Comune.
Devi quindi prima passare da li, per tutte le pratiche burocratiche (c'è anche l'imposta di soggiorno da considerare).
La Lombardia peraltro, al momento non accetta la tipologia di "locazione turistica", ma classifica tutti come Case Vacanze, con una serie di obblighi collegati, che ti suggerisco di valutare attentamente.
La sanzione per chi affitta senza la preventiva registrazione è di 4000 euro (che io sappia); la sanzione per chi non segnala gli ospiti in Questura è di soli 260 euro, ma con un penale di 3 mesi (pene triplicate se reato reiterato).
Mi accodo a Roberto per confermarti che Airbnb non ha ancora applicato la ritenuta del 21% sulle somme che incassa, per conto dell’host, dal guest, come previsto dal secondo comma dell’articolo 4 del D.L. 50/2017, ma continua a versarti il canone al netto della sua commissione. La ritenuta non la puoi pagare tu con il modello F24 e l’apposito codice tributo 1919 da esporre nella sezione “Erario” con l’indicazione del mese/anno cui si riferisce la ritenuta. Non spetta a te certificare le ritenute operate.
Pertanto, se tu ti sei appoggiata ad un intermediario che ha incassato i canoni per te, per un contratto stipulato dal 1° giugno dello scorso anno, che dura meno di 30 giorni, e l’intermediario ha incassato il canone per te, senza applicare (pur dovendolo) alcuna ritenuta, non puoi pagarla tu, perché a versare la ritenuta è sempre e solo l’intermediario gabelliere. Non cambia nulla rispetto al passato: in dichiarazione dovrai, come si è sempre fatto, indicare il canone di locazione indicato in contratto e segnalare i turisti comunitari o extracomunitari attraverso il servizio informatico della Questura (portale Alloggiati web).
Attenta che se affitti casa a Gallarate con finalità turistiche, Sua Signoria la Regione Lombardia, con ferrea sicurezza, ha riservato per te un’invadente compagna di viaggio: la Casa Vacanze, la cui ricettività mal si concilia con le tue sane ragioni locative. Non cedere ai ricatti. Anche se la saggezza popolare ci invita a non svegliare il can che dorme, tu ignorala e opponiti con zampilli di veleno.
ti consiglio un bravo commercialista 😉 è meglio per non avere amare sorprese poi a gennaio
Salve,
potrebbe gentilmente copiarli il link alla guida pratica per gli Host a Milano, dato che non lo trovo?
Grazie,
Lucia
dove trovo questa guida?