Guarda, @Barbara1313, fossi in te, io non mi fiderei tanto di quella scapestrata di Emily. E’ una tipa stramba che suggerisce alle plebi di abbandonare AIRBNB e di dedicarsi piuttosto all’arte giapponese dell’ikebana. Pare pure che una volta abbia cercato persino di persuadere Brian Cesky ad attraversare i binari del tram senza guardare…
Abbandonala al suo destino, quella megera. Per fortunissima hai incontrato me. Lascia che ti dica.
La normativa specifica sui B & B è regionale. Quindi, chi intende aprire un’attività di B & B, deve informarsi sulla legge della Regione di appartenenza.
Nella fattispecie, la circolare 227543/2008 della Giunta Regionale ha chiarito che ai fini promozionali è possibile solo l’inserimento in pubblicazioni o siti della Provincia o del Comune nonché nel proprio sito web (è il trampolino di lancio, da curare e aggiornare: è un buon modo per farsi conoscere e per avere i primi clienti prima del grande salto: essere inseriti nelle guide turistiche) con la semplice informazione dell’ubicazione dell’attività. Non è invece consentito l’inserimento della struttura ricettiva in circuiti di promo-commercializzazione e prenotazione online.
Per la Regione, se fai conoscere ai potenziali clienti la disponibilità di un servizio di letto e prima colazione su AIRBNB (è necessario creare un annuncio separato per ogni camera a disposizione, con proprio calendario e propria descrizione riportando il numero esatto di letti, servizi a disposizione e spazi condivisi con altri) rischi che la Guardia di Finanzia possa contestarti un’attività d’impresa (non sei un privato che esercita un’attività saltuaria, a pura integrazione del reddito familiare, ma sei un soggetto camuffato che fa pubblicità per la sua impresa), se non fosse che la Regione non può invadere un campo non suo: la Regione non può stabilire chi è imprenditore e chi no, ambito di competenza dell’Amministrazione finanziaria.
Di norma questa valutazione considera una serie di elementi concomitanti, assetto organizzativo (forse l’elemento discriminante più importante), sistematicità, professionalità, rilevanza economica ecc., non ti tiene conto solo della pubblicità sui portali.
Se, però, gestisci abitualmente dieci B & B, hai due dipendenti, una sede dedicata, ti avvali di servizi esterni di pulizie, fai web marketing e pubblicizzi la tua attività organizzata sui portali l’Amministrazione finanziaria potrebbe accendere i fari su di te e pensare che tu non sei un privato, ma una piccola impresa.
Da notare che la Regione ha corretto il tiro sui privati che affittano appartamenti ammobiliati ad uso turistico, anch’essi soggetti allo stesso tipo di divieto di pubblicizzazione, solo dopo l’emanazione del DL 50/2017, art.4 sulle locazioni brevi: in sostanza, adesso in Emilia-Romagna l’”anatema” colpisce solo chi affitta con prenotazioni online “lunghe” (di durata oltre 30 giorni). Per i B & B - esclusi dal regime fiscale delle locazioni brevi e dal prelievo sostitutivo della cedolare secca – nulla è cambiato: l’”anatema” rimane.
Non intendo assolutamente mettere in dubbio le tue intenzioni e la tua capacità organizzativa, tuttavia è mia premura accertarmi che la valigia che tu segretamente e silenziosamente stai preparando contenga tutto il necessario perchè questa avventura possa condurti agevolmente a destinazione.
Mi sono pertanto presa la libertà, prima di rintanarmi nel tepore del sonno, di evidenziare i punti di debolezza dell’attività. Il viaggio è accidentato e potresti sentirti a disagio lungo il percorso.
Per prima cosa verifica sempre eventuali veti condominiali (le più recenti pronunce giudiziali hanno esiti altalenanti).
Per le spese condominiali, se l’attività è occasionale è equiparata alla semplice ospitalità e non occorre far fronte a maggiori costi: l’aumento dei consumi oggettivo può tuttavia portare a contenziosi.
Non è facile avere estranei in casa propria: ci vuole molta tolleranza per accettare il comportamenti di certi ospiti, non sempre ineccepibile: non sempre la convivenza con degli sconosciuti è ben accetta da tutti i membri di una famiglia.
Per rispettare il carattere saltuario è prevista un’interruzione di un certo numero di giorni (vedi circolare citata), ma il TAR del Lazio ha stabilito che le Regioni non possono fissare limiti ai giorni di attività: in Emilia-Romagna max 500 pernottamenti, ma è un limite amministrativo e non fiscale (non è la discriminante per stabilire l’occasionalità dell’attività).
Regolazioni minuziose: max 3 stanze; singola mq.9; doppia minimo mq.14 + mq.6 per ulteriore posto letto; se l’attività si svolge in più di una camera (esclusa quella del gestore) occorre un bagno a uso esclusivo degli ospiti.
I guadagni sono molto limitati se l’ubicazione della propria abitazione non è ottimale (a es. città a vocazione turistica, zona centrale ecc.).
Ci vuole del tempo (a volte anche più di un anno) prima di iniziare a lavorare a regime: i flussi della clientela sovente sono discontinui e la motivazione può subire dei cali.
Una volta che avrai ponderato tutte queste cose nel tuo cuore e nella tua mente, riuscirai a vedere con chiarezza la strada migliore da percorrere.
