@Anna2208
per il momento non cambia nulla: tu hai l'annuncio (e magari gli incassi arrivano su un tuo conto), ma sarà tuo marito, in qualità di proprietario, a doverli dichiarare.
Il problema potrà sorgere in futuro, se e quando Airbnb si adeguerà a quanto disposto dalla legge, e cioè ad effettuare la trattenuta (a titolo di acconto di imposta o di cedolare secca) in fase di pagamento del soggiorno.
In quel caso (ma ovviamente lo si saprà prima), la certificazione verrebbe rilasciata al titolare dell'annuncio a valere sul suo codice fiscale (cioè TU, in questo momento).
La certificazione serve, in fase di dichiarazione, per certificare (appunto) l'avvenuto pagamento dell'imposta, per non doverla pagare nuovamente... ma se tu non sei titolare dell'immobile non potrai inserire i redditi da affitto, e quindi ti ritroverai un anticipo di imposta a fronte di una imposta non dovuta.
Contemporaneamente, tuo marito dovrà continuare ad inserire i redditi in quanto proprietario, e non avrà la certificazione per scalarla rispetto a quella così calcolata.
Morale della favola: per il momento non succede nulla, ma se si vogliono evitare casini futuri, è meglio che il titolare dell'annuncio sia anche il titolare dell'appartamento (in quanto prorperitario, usufruttuario, comodatario o locatario).