mail con oggetto ricorso fondato: il giudice manda la “Legge Airbnb” in Europa

Apartments9
Level 2

mail con oggetto ricorso fondato: il giudice manda la “Legge Airbnb” in Europa

Buongiorno,

 

in data 20 settembre abbiamo ricevuto una  mail dalla commuunity con il contenuto seguente, vorremmo chiedere se possibile avere maggiori informazioni:

Ciao ,

il Consiglio di Stato ha deciso di portare all’attenzione della Corte di Giustizia Europea le questioni sollevate dal nostro ricorso in merito al decreto legge 50/2017, la cosiddetta “Legge Airbnb” che negli ultimi due anni abbiamo continuamente descritto come inefficace, discriminatoria e in contrasto con le norme europee. Il Consiglio di Stato ha riconosciuto, nella propria ordinanza, la complessità del tema e la fondatezza del ricorso, confermando che spetta alla Corte di Giustizia e al diritto europei dettare regole proporzionali soprattutto in materia di libera concorrenza.

In un Paese come l’Italia in cui le vacanze in casa 7 volte su 10 vengono ancora pagate in contanti, siamo convinti che il digitale vada valorizzato, non vessato con leggi ad hoc e di difficile applicazione; e che le soluzioni su questa materia si possano trovare, se mirate davvero alla semplificazione e alla trasparenza, come sta già avvenendo in altri Paesi europei. Confidiamo che il rinvio possa riaprire il confronto fra istituzioni e operatori per un impianto normativo più moderno, equo ed applicabile a tutti - inclusi i portali che consentono anche pagamenti in contante - sul tema dell’ospitalità legale.

È, da sempre, dovere di ogni host pagare le tasse su quanto guadagnato nel corso dell’anno. Per capire come muovere i primi passi sul tema, ti ricordiamo che è sempre possibile consultare questo video e leggere le nostre pagine Ospitare responsabilmente. Vogliamo restare al fianco dello Stato nel contrasto ai fenomeni di abusivismo ed evasione fiscale, sulla base - auspichiamo - di una regolamentazione di settore proporzionata e capace di recepire le specificità del digitale, con le sue opportunità e complessità.

Mentre rimaniamo in attesa delle indicazioni che arriveranno dall’Europa su un tema importante per il futuro dell’ospitalità in casa, proseguiamo nel lavoro di sviluppo del turismo in Italia, in particolare di quello sostenibile. Su questo tema abbiamo in programma di coinvolgere presto le istituzioni e la nostra community con un grande evento partecipativo che avrà luogo il prossimo 16 novembre. Vi terremo aggiornati!

Grazie di far parte della nostra community.

A presto,

Il team Airbnb

14 Risposte 14
Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Apartments9  Airbnb ci teneva a farci sapere che il suo ricorso sta andando avanti e che è arrivato al vaglio della corte di Giustizia Europea, dove ovviamente spera che venga accolto. 

Io come host mi auguro come Airbnb che si arrivi ad un sistema equo di contrasto ai fenomeni di abusivismo ed evasione fiscale, che come sappiamo sono all'ordine del giorno nell'ambito dell'ospitalità, come in altri settori.

Mi incuriosisce questo evento sul turismo sostenibile, ma non posso far altro che aspettare .......

Salvatore199
Level 10
Rome, Italy

@Apartments9 , @Paola4 

 

Se Airbnb avesse voluto davvero “restare al fianco dello Stato nel contrasto ai fenomeni di abusivismo ed evasione fiscale”, avrebbe potuto almeno dar corso alla seconda parte di quanto disposto dalla “legge Airbnb” e cioé comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati dei soggiorni.

Il rifiuto di svolgere il ruolo di sostituto d’imposta sarebbe stato più credibile.

Cosí invece é facile attribuire a questo rifiuto la volontá di mantenere intatto il proprio mercato, a dispetto della legalitá e dell’abusivismo, considerato che l’emersione del nero inciderebbe sui suoi guadagni.

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Salvatore199  Concordo pienamente!

Airbnb per mezzo di un suo rappresentante qualche settimana fa ha dischiarato di essere disposto a dare i nominativi all’Agenzia delle Entrate come sta già facendo un altri Paesi.

Mi auguro che diano corso a questa affermazione quanto prima :))

IsabellaEValerio0
Level 10
Cuneo, Italy

Nell'attesa di vedere come andrà a finire e nella speranza che si arrivi almeno alla comunicazione dei dati degli affitti, come giustamente auspicato da @Salvatore199 e da @Paola4 , secondo me Airbnb potrebbe mettere in atto una serie di piccoli accorgimenti per fare capire di essere veramente dalla parte dello stato nella lotta contro l' evasione e l' abusivismo.

 

Come ad esempio:

 

- Smetterla di consigliare prezzi sospetti: sarà anche vero che è soltanto un insensato algoritmo, ma dietro ci sarà pure qualcuno...

Bene, consiglierei a quel qualcuno di aumentare il prezzo minimo di almeno il 21% !

 

- Fare selezionare nel momento in cui si inserisce l'annuncio la propria tipologia ( forse questo lo fanno già? Non mi ricordo...) e ad esempio se si seleziona " locazione turistica" non dare la possibilità di spuntare la voce " colazione" magari ricordando con un avviso che in Italia se fai locazione non puoi offrire la colazione. È vero che è una multinazionale operante in più paesi, ma sarebbe utile che iniziassero a cambiare qualche impostazione a seconda del paese in cui operano.

 

- dare la possibilità di allegare il contratto d' affitto ricordando che in caso di locazione è obbligatorio.

 

- inserire in fase di creazione di annuncio alcune caselle da barrare dove , in caso di locazione, si autocertifica sotto la propria responsabilità che la casa ha  il requisito di abitabilità , che si è in possesso dei requisiti per poterla affittare e che si conoscono le norme da seguire.

 

- inserire prima possibile un campo apposito per indicare il codice regionale, affinché nessuno possa dire che non l' ha messo perché non sapeva dove scriverlo.

 

- finirla di fare credere che tutto sia " easy" : nella vita non c' è niente di easy e le locazioni turistiche non fanno eccezione.

Quando ho usato per la prima volta il portale come guest, prima di caricare il mio annuncio come Host, mi è arrivato un messaggio , una settimana prima della partenza che mi invitava a diventare Host affittando casa mia nel periodo in cui non c'ero.

Già... come se in una settimana fosse possibile sbrigare tutte le faccende per affittare in regola!

Purtroppo la faciloneria va a braccetto con l' irregolarità.

 

Ho solo citato qualche esempio, ma secondo me, se veramente volessero fare qualchecosa, un po' di impegno in più potrebbero metterlo!!

 

Per quanto riguarda il turismo sostenibile staremo a vedere...

Di questi tempi è difficile distinguere chi davvero crede alla parola " sostenibile" da chi cavalca soltanto una moda del momento...

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

@IsabellaEValerio0 

 

Concordo pienamente.

Ottima integrazione! 😄 

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@IsabellaEValerio0  concettualmente concordo su tutto quanto suggerite ma purtroppo, non per difendere Airbnb, ma perchè così funzionano le cose nelle multinazionali. Operando in oltre 190 paesi del mondo non possono star dietro alle innumerevoli leggi e disposizioni in materia di locazioni; e fin qui ci si può stare. Questo però fino a che il Paese in questione non intima alla multinazionale che o fa così , così e così o non opera più in quel Paese. Ebbene questo purtroppo si sta cercando di fare, o si è cercato di fare con il DL 50 con il quale si è voluto accollare un compito proprio dello Stato ad un altra entità.

Forse dovrebbero intimare di trasmettere i dati fiscali di chi affitta su Airbnb all'Ade pena l'oscuramento del sito; visto che hanno dichiarato di essere disponibili a fare questo, si otterrebbe di certo subito una bella scrematura "spontanea" della piattaforma di tutti coloro che sinora stanno lavorando fuori dalle regole e senza denunciare gli incassi. Poi lo Stato dovrebbe fare la sua parte e fare le opportune verifiche fiscali. Purtroppo in Italia quello che sembra ovvio e semplice, non lo è mai !!!! :(((

Salvatore199
Level 10
Rome, Italy

@Paola4 

 

Hai una idea concreta di quello che intendi per “ovvio e semplice”?

Perché secondo me non é per nulla ovvio e semplice individuare, controllare e verificare centinaia di migliaia di potenziali contribuenti, qualora disonesti ed evasori, sparsi su tutto il territorio nazionale.

Tu avresti qualche idea in merito? Realizzabile?

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Salvatore199  invio degli incassi per codice fiscale. Potrebbero essere inseriti direttamente nel pre-compilato che fanno da qualche anno. A me sembra facile poi non so se necessita di un grande stravolgimento informatico; fatto sta comunque che Airbnb in USA è costretta a dichiarare chi incassa più di 20000$  alle autorità fiscali e allora perchè questo non può essere fatto in Italia? La triste realtà secondo me caro @Salvatore199  è che non c'è alcuna vera volontà politica di ridurre l'evasione fiscale. Fa troppo comodo a molti. Guarda anche ora con che cosa se ne sono usciti per ridurre l'evasione: danno un incentivo a chi usa la carta di credito per i pagamenti. Ma siamo folli? Sempre solo su base volontaria diamo un regalino a chi fa il bravo? Ma metti tutti i pagamenti tracciati con carte di credito e limita il contante. Ma sai quante sorprese uscirebbero fuori? Quanti professionisti che ora dichiarano di incassare meno di un dipendente sarebbero smascherati? E allora? E allora credo che non c'è via di scampo per gli onesti in Italia.

IsabellaEValerio0
Level 10
Cuneo, Italy

@Paola4 , @Salvatore199 

 

Quella degli incassi inseriti direttamente nel precompilato mi sembra un ottima idea e pur non essendo una cima in informatica, non mi pare impossibile da realizzare, del resto è stato fatto con le spese mediche.

Quindi,  ricapitolando i portali telematici dovrebbero passare all' Ade i dati dei " contratti" stipulati per loro tramite che poi sarebbero inseriti direttamente sul precompilato.

E qui però casca l' altro asino, visto che anch'io concordo con Paola, sul fatto che anche da parte dello stato manchi questa volontà.

Ad ogni cambio di governo i politici di turno si riempiono la bocca e alla domanda su dove trovare i soldi per le varie proposte che intendono portare avanti la risposta è sempre la stessa : " con la lotta all' evasione fiscale"!!! ( ogni volta mi viene  da ridere ed è una risata amara però).

Poi nei fatti non cambia mai niente...

Questo è spesso motivo di " discussione " tra me e Valerio, con lui che da la colpa alla nostra indubbiamente mediocre ( al di là dei vari colori) classe politica ed io che invece sostengo che rappresenta alla perfezione quello che è il nostro popolo.

La limitazione dell' uso del contante ( ad una soglia intorno ai 500 euro o anche meno) mi pare cosa semplice ovvia e giusta.

Anche se poi andrebbe rivisto tutto il discorso delle commissioni a carico degli esercenti per i pagamenti con bancomat e carte di credito, visto che in molti casi gli esercenti sostengono di avere il pos rotto o ancora peggio ( mi è già capitato :-0 !!!) ti dicono che se vuoi pagare con il bancomat la commissione è a tuo carico.

Comunque tornando ai nostri affitti , tutto deve partire con la comunicazione dei dati degli affitti stipulati per loro tramite all' agenzia delle entrate, unito alla creazione del codice statale ( che spero vada a superare i vari codici regionali) e all' incrocio dei dati con alloggiati web.

Oggi mi sento un po' più ottimista: 

Forse tutto può essere possibile con un po' di volontà!

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

@IsabellaEValerio0 

 

Una Società degna di questo nome non dovrebbe diventare a tutti i costi uno stato di polizia per ottenere il giusto contributo al suo funzionamento da parte dei cittadini; purtroppo, in Italia in modo particolare, sembra che quella di evadere od eludere il fisco sia una sorta di sport nazionale, ancor più popolare del calcio stesso.

 

Comunque, la problematica dell’evasione è di carattere generale a cui a quanto pare partecipano tutti o quasi (dal tecnico che viene a riparare la lavatrice che ti chiede 120 oppure 100 senza ricevuta – evasore – al cliente che accetta – stolto – perché “tanto lui della ricevuta non se ne fa niente!”, non pensando che quei 20 euro risparmiati rappresentano 20 euro di evasione IVA e 100 euro di evasione irpef a cui dovrà rimediare pagando tasse più alte in altra sede!).

 

In questo caso però stiamo parlando della specifica situazione degli affitti.

 

La soluzione semplice e ovvia prospettata da @Paola4 però, presuppone la collaborazione dei portali, che a quanto pare, fino ad oggi, a distanza di due anni dal decreto che intimava ‘anche’ di segnalare i dati degli affitti all’Agenzia delle Entrate è rimasta lettera morta, ed ora Airbnb ci invia oltre tutto una comunicazione “vantandosi” di aver provvisoriamente vinto il ricorso.

 

Senza la collaborazione dei portali, allo stato attuale è praticamente impossibile scovare chi non dichiara, salvo assoldare migliaia di “agenti” che si occupino solo di questo, affrontando difficoltà di ogni genere, dal diritto alla privacy, al segreto bancario, alla molteplicità di opzioni di incasso, all’inviolabilità della proprietà privata ecc. ecc.: praticamente impossibile.

Agenti da dedicare a questo specifico settore che ovviamente andrebbero pagati, generando un ulteriore costo (oltre al danno del mancato gettito anche la beffa del maggior costo).

 

E resto comunque basito dal constatare come nella maggior parte dei casi, l’indignazione per questo aspetto venga rivolta quasi esclusivamente verso lo Stato (peraltro lo Stato siamo tutti noi) che non svolge bene il proprio compito piuttosto che verso la moltitudine di cittadini disonesti, che spesso vengono invece considerati dei furbi.

 

Ho letto diversi post, su questa Community,  di “host” schierati dalla parte di Airbnb (e dei portali in genere) su questo rifiuto ad ottemperare gli obblighi di legge, e come ho giá detto, o sono “stolti” oppure sono evasori, non c’è via di mezzo a mio parere.

E se sono “stolti” (e non evasori) lo sono doppiamente,  perché da una parte devono versare più tasse loro per sopperire alle mancanze dei furbi, e dall’altra subiscono una concorrenza sleale sui prezzi da parte di chi può tranquillamente fare almeno un 20% di “sconto occulto” sulla sua offerta. 

@IsabellaEValerio0 , @Paola4 , @Apartments9 

 

giusto per rimanere in tema:

https://st.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-08-31/airbnb-affari-milionari-passano-l-irlanda-italia-sol...

 

Cosí tra host “in nero” e portale, quasi tutto l’enorme giro d’affari resta non tassato! 😞 

Ciao @Salvatore199 ,

Concordo completamente con tutto quello che hai scritto, dalla prima all' ultima parola!! ( veramente sono quasi sempre in sintonia con tutto quello che scrivi, mi piace anche come lo scrivi e mi va di dirtelo e visto che non ci conosciamo voglio precisati che non te lo dico per lusingarti, ma è proprio un dato di fatto).

Molto interessante anche l' articolo che hai postato, grazie!

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

@IsabellaEValerio0 

 

Ti ringrazio, mi fa molto piacere, e posso dire che la sintonia é reciproca! 🙂

 

IsabellaEValerio0
Level 10
Cuneo, Italy

Ciao @Paola4 ,

 

Speriamo che si arrivi alla comunicazione dei dati degli affitti...dovrebbero farlo anche senza intimidazioni da parte dello stato, proprio per dimostrare di essere non solo dalla parte dello stato, ma anche e soprattutto dalla parte di tutti quegli " Host" che svolgono la loro " attività " in modo regolare ed onesto...

 

Già, qui però casca l'asino... Quanti dei loro " Host" fanno parte di questa categoria? 

C'è davvero anche da parte della maggioranza  degli " Host" questa volontà?

 

Alcuni provvedimenti mi sembrerebbero davvero urgenti e di facile realizzazione, come il campo apposito per l'inserimento del codice regionale...

 

A quel punto anche lo stato dovrebbe fare la sua parte.

Come dice @Salvatore199 i controlli a tappeto sono praticamente impossibili, ma magari potrebbero concentrare la loro energia proprio sul controllo di questi codici e fare scattare le sanzioni almeno su questo aspetto ( che credo sia meno complicato rispetto all' evasione fiscale).

 

Non lo so, oggi mi sento un po' pessimista e ho la sensazione che queste cose non cambieranno mai.. Spero di sbagliarmi!!

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

Leggi gli articoli del Centro Risorse

Preparare la casa per gli ospiti
Consigli di host Airbnb Plus: come qualche premura può fare la differenza
Assistere gli ospiti durante il loro soggiorno