@Antonino38 Buongiorno, grazie per il tuo riscontro!
Dunque, parto con la premessa che la mia esperienza di host si è formata affittando appartamenti in riviera romagnola, che come puoi immaginare ha un mercato stagionale diverso dalla città. Tuttavia, sono da poco co-host per un b&b in provincia di Bologna (presumibilmente meno appetibile di Bologna città) e le richieste sono tante, per le più svariate motivazioni per cui le persone si spingono da queste parti.
Parlando di Bologna città, negli ultimi anni c’e stato un boom del turismo culturale, grazie all’avvento al Marconi di compagnie low cost (in particolare di Ryanair), inoltre ho avuto modo di verificare che spesso chi viaggia per affari fatica a trovare un alloggio, per non parlare del periodo delle fiere.
Detto questo, finché non si prova non si hanno certezze. I miei primi esperimenti di annunci per “vedere come va” mi hanno dato risultati inattesi e sorprendenti... quindi mi sento di dirti che potresti provare per vedere come va. Poi puoi sempre cambiare idea e buttarti sugli affitti continuativi, non hai alcun obbligo e puoi interrompere in qualsiasi momento il tuo affitto su Airbnb. A livello economico, se il mercato gira, sicuramente la remunerazione è più alta rispetto agli affitti continuativi, inoltre come b&b la tassazione è agevolata con una cedolare secca (mi sembra del 19% circa).
Per quanto riguarda il compenso del co-host, bisogna stabilire esattamente qual è il lavoro da svolgere (gestione pagina Airbnb/check-in e out) e sulla base di quello si calcola una percentuale. Nel caso dovessi essere interessato a procedere, possiamo parlarne in privato.
:))
Valentina