Questo è un grosso problema in Longobardia. L’eterno e imperituro sodalizio con il bollitore, finchè morte non vi separi, quello strano aggeggio in acciaio, qui da noi sconosciuto ai più, che quando bolle fischia come un treno.
A Milano è imposto dai druidi suonati della Regione che viaggiano sul triciclo della loro fantasia. Lì, il tuo destino è segnato, purtroppo.
Se cavettizzi, con loro non si transige: il bollitore deve essere elettrico, non gli basta quello normale (lo trovi in un fornito negozio di casalinghi o sulla “baya”). E i precetti (deviati) dicono che se in un rapporto privato non fornisci alla tua controparte anche il bricco del latte e lo spremiagrumi, sei colpevole con ammissione di “reato”, non hai alibi…
Roba da non crederci. Comunque io una cosa la so: so di non essere la sola a navigare nell’immenso mare della pazzia.