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a qualcuno è arrivato da pagare il canone speciale Rai x la televisione di 203,00 euro in quanto detentore di a...
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Ciao a tutti,
ieri il quotidiano La Stampa ha pubblicato, a seguito delle vicende UBER/Taxi a Parigi alcuni interessanti articoli sulle attività e prospettive di sharing economy, argomento che mi interessa sotto diversi aspetti...
Ovviamente qui si parla diAirbnb e delle luci ed ombre che questo colosso porta con se!
Io mi sono sempre dimostrata scettica sulla sua reale mission; faccio parte di coloro i quali ritengono Airbnb un buon canale di vendita ma non credo fino in fondo al suo appartenere alla "sharing economy", ma piuttosto allo sfruttamento della filosofia con abile marketing e ricerca di commissioni (assolutamente lecite!).
A dare questa sensazione il fatto che applichi le stesse commissioni di altri siti di vendita camere, ma con l'abile mossa di addebitare all'host una piccola parte di essa anzichè l'intero importo con la scusa di un recupero spese. Tanto pagherà il resto l'ospite, ma al guest questo offre l'idea di una cosa amicale!
Così come in caso di disdetta: a prescindere dalle condizioni poste dal guest, l'ospite perderà comunque la sua parte di commissione in caso di cancellazione anche nei termini previsti (questo quasi mai accade in altre realtà)!
Infine la scarsa attenzione verso veri e propri professionisti, spesso senza regole e in nero (è il caso dell'articolo in oggetto) e/o del rispetto delle regole e leggi locali dei suoi hosts ( causa di molte controversie in giro per il mondo).
Mentre altri concorrenti prima di inserire un annuncio chiedono, giustamente, all'host SCIA, SUAP o quant'altro per avere un minimo di verifica su chi è l'inserzionista e sulla proprietà o disponibilità dell'immobile oggetto della transazione, su Airbnb puoi inserire il tuo spazio in un attimo, senza alcuna verifica se non iscizione a Facebook o un numero di cellulare....
Forse sono difetti dovuti ad una crescita esponenziale ma anche di un sostanziale disinteresse di queste problematiche, perchè alla fine gran parte degli effetti collaterali ricadono sugli hosts.
Un saluto a tutti
Federica
Beh, per esempio a Milano la locazione turistica non ha tassa di soggiorno, forse perchè non ha niente a che fare col Comune in quanto segue la legge nazionale.
Sulla dichiarazione dei redditi direi che nessuno può pensare che non siano da denunciare. Se lo dice, è in malafede.
Mah non ho capito bene la storia dei soldi che trattiene....che molti di voi hanno detto...
Ciao Antonio,
il mio sarebbe un discorso troppo lungo sulla share economy e sull'etica che una economia che si basa sulla condivisione dovrebbe avere!
Quindi mi limito a dirti che un colosso che mette insieme così tanti e variegati annunci dovrebbe avere fra le sue missioni quella di "addestrare" i suoi inserzionisti al rispetto delle norme e al pagamento delle tasse.
In questo mi trovo a difendere le posizioni degli albergatori fiorentini, non è corretto che alcuni soggetti siano costretti a pagare certe imposte ed altri no.
Questo, anche per colpa di molti hosts, non avviene se non quando si arriva allo scontro frontale con una amministrazione cittadina.
Dopo Amsterdam, San Francisco, Parigi e chissà chi altri,ma solo dopo mille polemiche e messo alle strette, ecco che Airbnb si accorda con l'amministrazione della tua città, Firenze (ho messo un link, ma su tutti i quotidiani on line trovi notizia).Accordo Airbnb Comune Firenze
Questo dimostra che se solo volesse potrebbe selezionare chi rispetta le leggi, proprio perchè prima per affittare una casa per le vacanze prendevi l'auto, contattavi il proprietario e gli mettevi in mano qualche banconota...
Oggi non ci vorrebbe nulla per impedire comportamenti così (almeno con portali come questo), se non la mancanza di volontà di farlo...
Un saluto
Federica
@Federica1 scusa ma non ho capito.. una struttura ricettava offre dei servizi mentre uno che affitta mette a disposizione un bene.. Cioè da quanto ho capito è la tassa di soggiorno il problema ma se Airbnb la includesse molta gente userebbe altri portali non pensi? proprio perchè è la normativa sugli affitti a livello nazionale che non impone a chi affitta di occuparsi della tassa di soggiorno..
Ma sbaglio in questo ragionamento @Antonio2 @Federica1 @Stefania2 ?
@Marco2 ciao, scusami, mi lascia molto perplesso la tua affermazione 'Quindi non essendo richiesto per le strutture occasionali nè partita IVA nè scia nè altra particolare autorizzazione non capisco a quali verifiche tu ti riferisca' - vero, la partita IVA non è richiesta, ma sono invece necessarie autorizzazioni da parte degli enti regionali e comunicazioni al Comune di residenza. La normativa è differente da regione a regione, ma di fondo molto simile. La mia regione, Regione Liguria, ad esempio impone la richiesta all'ufficio turismo di un'autorizzazione. Per l'otenimeto di questa bisogna dichiarare alcuni requisiti (categoria catastale, dimensione delle camere, presenza di determinate dotazioni, quali bagno, cucina attrezzata, possesso di un TV, numero di telefono di reperibilità, assicurazione sulla rsèonsabilità civile ecc....) - segue la dichiarazione un'ispezionedei funzionari che accertano lo stato dei fatti. Ad autorizzazione ottenuta è necessario comunicare al comune di residenza l'inizio d'attività e mettersi in contatto con la Questura di riferimento per la registrazione delle schede di notifica delle presenze in strutture extar alberghiere. A Genova il Comune impone poi un atrassa di soggiorno e affida all'host il compito di risquotere per suo conto gli importi dovutogli.
Ti sembra nulla questo? poi che molti non sappiano o facciano finta di non sapere è un'altra cosa!!!! 'tanto lo faccio solo per poche notti' o il 'la TV non lametto e non pago di certo un canne RAI per abbonamenti speciali' sono solo alcune delle frasi che echeggiano, più o meno velatamente, tra molti host. Al momento ci sono nulli o pochi controlli, ma pensiamo bene invece acosa si va incontro portando avanti un atteggiamento del genere. La rivolta degli albergatori è alle porte... e nemmeno le loro ragioni sono giuste, del resto è il mercato dela concorrnza che fa le regole, ma queste devono essere guidate dallo Stato poichè a mio avviso la libera concorrenza è un sano principio quando giocata ad armi pari.
Lo spirito di community sventolato da AIRBNB davanti a tutto ciò scema perchè la community è spesso costruita sulle 'non regole' e questo a San Francisco lo sanno ma se ne lavano le mani inserendo una piccola nota a fondo delle pagine d adesione al servizio che più o meno recita così: 'nella tua zona potrebbero essere in vigore leggi per l'esercizio della locazione breve, è TUA piena responsabilità seguirle'.... ok, nostra piena responsabilità, la richiesta di presentare le dovute autorizzazini prima di mettere on line gli annunci - come fanno molti competitors - potrebbe però rappresentare un primo e ottimo fitro per costrure una comunità fondata sulle regole! ma questo è un costo, una perdita di introiti per mancate commissioni... ma che importa, nel caso di problemi (e prima o poi le autorità interverranno, vedi i casi di New York o Berlino*), la responsabilità è TUA e soltanto TUA (che eri stato avvertito che nella tua zona potrebbero essere in vigore leggi per l'esercizio della locazione breve).
@Andrea47 scusami ma non trovo dove dico che non è necessario presentare nulla al comune e all'agenzia del turismo per favore mi mandi il link in un post qui sotto?
Se questa abitudine di mettere in bocca cose che non si hanno detto alle persone è una cosa comune nella community ora VERAMENTE capisco la poca partecipazione..
@Andrea47 mi sono arrivati cinque avvisi sulla mia email sulle tue risposte forse perchè l'hai modificata più volte.. ho letto il tuo post comunque in cui mi accusi di non aver dato comunicazione alla regione e alla agenzia del turismo, a che titolo devo ancora capirlo...
Ciao @Marco2,
mi spiace molto per il tuo problema ma credo che tu, come tutti noi, sia un granello di sabbia in una spiaggia...
Se manca la tua proprietà, purtroppo per te ma non per Airbnb, ci saranno decine di altri appartamenti al momento in vetrina e se un ospite vuole prenotare, stai certo, prenoterà! La commissione è garantita, l'host che sia tu, io o chi altri non importa...
Amaramente
Federica
@Federica1 io ho parlato di un mio problema specifico nella community perchè mi sembrava attinente il fatto che Airbnb non si occupa delle numerose persone che hanno dei Bug,ma se devo venire frainteso per uno che istiga ad evadere tanti saluti.. è stato bello.. Però io dichiaro le mie entrate.. @Andrea47
scusa, chiedo venia ho digitatao at Marco invece che at Antonio...... chiedo umilmente scusa - e comunque anche nei confronti di Antonio non faccio alcun accusa, schi sono io per accusare!
Ciao, finalmente qualcuno che ha capito il senso del mio post e che crede nel libero mercato ( che non significa mercato senza regole!) e che non si lamenta del singolo problema nel suo orticello...
Saluti
Federica
🙂 felice di aver colto nel segno....
Devo interpretarlo come un: felice di essere un bimbo/a dispettoso/a? Se mi è concesso?