[FESTIVAL 2021] Un'emergenza inaspettata e la nostra infermiera viaggiatrice

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

[FESTIVAL 2021] Un'emergenza inaspettata e la nostra infermiera viaggiatrice

 

 

pic.pngQuesto argomento fa parte del Festival dell'ospitalità della Communtiy.
L'articolo originale è stato postato nella Community @Brian1613  e lo abbiamo tradotto qui sotto. Buona lettura.

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Ho avuto tante fantastiche interazioni con gli ospiti! Ricordo una volta in particolare in cui posso dire che sia il mio team che Airbnb diedero davvero il meglio. 

 

Lo scorso marzo ospitammo un'infermiera sfinita dall'emergenza COVID, con il partner e i genitori. Inizialmente, sarebbero dovuti andare a St. Maarten, ma il viaggio verso l'isola era stato interrotto.

 

E noi diventammo il loro "piano B". 

 

Il mio staff mise insieme un grazioso pacchetto di benvenuto, con diversi omaggi e un delicatissimo biglietto ideato in casa. Nella mia cucina didattica di solito prepariamo ogni giorno da zero varie delizie per gli ospiti. Li accogliamo personalmente e offriamo loro i miei biscotti al lime appena sfornati, assieme al libro degli ospiti della casa.

 

Il secondo giorno stavo cucinando i kanelbullar, meravigliosi e profumati rotolini svedesi alla cannella arricchiti da un pizzico di cardamomo. D'un tratto fummo investiti da un odore che di certo non poteva provenire dai dolci: era la fogna, infatti. Sbirciando l'area della piscina, ci accorgemmo che era venuto tutto fuori.

 

La nostra casa di 96 anni, iscritta nel Registro nazionale dei luoghi storici, aveva tubature altrettanto vecchie, che erano esplose. Il nostro idraulico di emergenza poté solo confermare il peggio: la riparazione non sarebbe stata rapida. 

 

Contattammo immediatamente Airbnb. Collaborando con loro, riuscimmo a trovare un alloggio alternativo, per la gioia della nostra ospite. Airbnb cancellò poi il resto delle nostre prenotazioni attive, per consentirci di occuparci delle riparazioni. 

 

Mi dispiacque molto per le persone coinvolte e per la delusione che avevamo dato loro. Certo, ricevettero un rimborso, ovviamente. Chiesi anche al mio staff di creare una gift card per il loro soggiorno completo, che inviammo loro con le nostre più sentite scuse. Ogni nostro atto di gentilezza ci è stato ricompensato per dieci volte. Non è semplicemente una questione di soldi. Si tratta di uno stile di vita, quello dell'ospitalità, che è in grado di arricchire la nostra esistenza.

 

I problemi della casa erano molto seri. Fummo costretti a rimanere chiusi per qualche tempo e, per riuscire a ristrutturare il nostro spazio, dovemmo richiedere varie autorizzazioni e lottare contro tutte le difficoltà causate dalla pandemia di COVID-19. In quel periodo, mentre pianificavamo le novità per i nostri futuri ospiti, mi mancarono molto le interazioni quotidiane con i tanti visitatori da tutto il mondo.

 

Per alcuni, essere host significa semplicemente affittare una stanza o una casa. Per noi l'ospitalità è una vocazione, vuol dire accogliere e condividere le esperienze, proprio come faremmo con parenti e amici intimi. 

 

Non vediamo l'ora di invitare la nostra infermiera preferita al nuovo Epic, quando riapriremo questo inverno.

 

 


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