Quando si hanno 2 appartamenti si mette in conto che possano accavallarsi i check-in anche se si spera che non debba succedere MAI!
Invece eccomi qui in un caldo lunedì di metà agosto a dover affrontare quello che molti di noi (me compresa) considerano un incubo. Doppio check-in a 30 minuti scarsi di distanza uno dall’altro: Ore 15:40 ed ore 16:00.
Ovviamente, non mi faccio mancare nulla quindi nella stessa giornata ci sono anche 2 check-out, non c’è tempo per giocare d’anticipo.
Una corsa contro il tempo ma, sempre che l’elemento sorpresa non giochi brutti scherzi ce la posso fare!!! Ce la posso fare, ce la posso fare, ripeto come un mantra.
Fortuna: la coppia in uno degli appartamenti va via molto molto presto. Alle 9 del mattino sono già lì con tutto l’occorrente (e mio marito a dare una mano) per preparare. Pulisco, preparo quasi tutto e alle 11 vado a salutare l’altra coppia che lascia l’appartamento. Torno come una furia nell’altro appartamento e finisco di preparare. Ore 11:30 inizio l’altro appartamento, alle 14:30 è miracolosamente tutto pronto, non credo alle mie pupille.
Stanca, sudata, stravolta.
Torno a casa, parcheggio fantasia, lancio i borsoni dei panni sporchi, mi do una lavata (non è carino accogliere gli ospiti sudati e stravolti), mangio un gelato (gli host duri non mangiano!) e vado ad accogliere gli ospiti delle 15:40, arrivano col treno.
Invoco il santo protettore di trenitalia e degli host che faccia in modo che il treno sia in orario.
Invece no, comincia il balletto del ritardo sul tabellone della stazione.
15 minuti di ritardo (porca miseria!)
10 minuti di ritardo (evviva!)
20 minuti di ritardo (prendere una decisione?)
15 minuti di ritardo (brutti bugiardi! ormai sono le 16 fate arrivare questo maledetto treno)
La lucina del treno in arrivo lampeggia contemporaneamente al suono del mio telefono. Sono gli ospiti delle 16...Tra 10 minuti siamo lì…Un po’ di traffico??? Un semaforo rosso???
Alla fine la sincerità è sempre la scelta migliore, spiego agli ospiti delle 16 che il (maledetto) treno degli ospiti delle 15:40 era in ritardo ed è appena arrivato quindi arriverò con qualche minuto di ritardo….
Mi coglie un dubbio ricorrente...dove va chi? Ho sempre un po’ paura di sbagliare appartamento...
Porto a casa gli ospiti numero 1 (nel posto giusto) il check-in più veloce della mia storia….
Corro dagli ospiti numero 2, sono di nuovo un tantino stravolta e sudata…Nel frattempo hanno parcheggiato e si stanno godendo un po’ di brezza all’ombra.
Ce l’ho fatta!!!!
Alle 17 HO FINITO!!!
Tutti dentro, tutti felici, ed incredibilmente non ho dimenticato nulla… non ci posso credere!!!
Stravolta, sudata ed un po’ più che stanca torno a casa e mi accascio sul divano….
Ecco i miei consigli per sopravvivere (e rimanere sani di mente):
1. Detersivi, scope, mocio e aspirapolvere vivono nelle case che affitto. In questo modo possono essere utili anche ai guests, metti che cada lo zucchero non devono sbattersi a tirarlo su con scopa e paletta. Idem per i refill del sapone doccia-shampoo e balsamo. Poi ho un borsone di quelli blu dell'ikea che chiamo la mia "trousse dei trucchi". Dentro ci sono svariate cosucce "just in case": un set completo di cacciavite, pinze, chiodi ed un metro. C'è chi si porta dietro il rossetto io invece vago con i cacciavite.
Inoltre tonnellate di rotoli di carta igienica, stracci, straccini e straccetti che uso per pulire (quello per il vetro, quello per il legno, quello per asciugare) e poi li riporto a casa per lavarli....
2. Aiuto - In casi come quello descritto trovatevi un aiutante: da sola non potevo farcela!!!
3. Comunicare - La comunicazione col guest è FONDAMENTALE! Altrimenti puoi fare quello che vuoi ma il fallimento è dietro l’angolo.Per chi come me non ha una struttura con una reception 24/7 senza comunicazione va tutto “a pallino”.
4. Essere onesti - L'onestà paga sempre. Nessuno è perfetto ed ammettere di avere un problema non è un peccato mortale. Anzi aiuta ad instaurare un rapporto umano più vero. Gli ospiti capiscono che il loro host non è “uno e trino” ma semplicemente un essere umano come loro che cerca di fare le cose al meglio
5. Impratichitevi - L’esperienza vi aiuterà. Io l'ho imparata in più di 30 anni di lavoro col pubblico: o bevi o anneghi 🙂