IMPRENDITORIALITA' E NON IMPRENDITORIALITA' SECONDO REGIONE (LOMBARDIA E NON SOLO...) E STATO/FISCO

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IMPRENDITORIALITA' E NON IMPRENDITORIALITA' SECONDO REGIONE (LOMBARDIA E NON SOLO...) E STATO/FISCO

*** oltre che nell'apposita Room NORMATIVE E TASSE copio e incollo il Post anche in questa sezione altrimenti nessuno che non abbia già un Annuncio su Airbnb potrebbe entrare a leggerlo nella Room dedicata ma chiusa con Lucchetto ai più (e anche il povero Roberto non potrebbe commentare) ***

 

IN MODO CHE POSSA ESSERE UTILE A TUTTI IN FUTURO (PER LA LOMBARDIA MA PER CERTI CONCETTI GENERALI ANCHE PER TUTTI), SEGUONO UNA SERIE DI NOTIZIE RIGUARDANTI L'IMPRENDITORIALITA' E LA NON IMPRENDITORIALITA' DELLE CASE PER VACANZE DELLA LOMBARDIA, COSI' COME INTESE DALLA REGIONE LOMBARDIA MA CON RIGUARDO ANCHE A DIVERSE INTERPRETAZIONI DEL FISCO STATALE.

 

Quando una Regione parla in Leggi o Regolamenti Regionali di ''STRUTTURE IMPRENDITORIALI'' o ''NON IMPRENDITORIALI'' in realtà non parla MAI di ''IVA'', ma solo di "periodo di apertura" o ''di chiusura amministrativa obbligatoria''..., anche perchè come da sempre tentiamo di dire (invero poco compresi) l'apertura di una P. IVA NON può dipendere da una decisione della Regione, ma è materia statale!

 

Ci sono casi di Regioni che scrivono e ribadiscono "che la non imprenditorialità dei B&B o delle case vacanze di cui alla legge regionale indicata (...) ha valore solo ed esclusivamente ai fini della legge del turismo" E NON AI FINI IVA!.

 

D'altra parte mai - a dire delle Regioni - si intende mettere in relazione "imprenditorialità" ed "IVA", nel senso che per "occasionale" o "non imprenditoriale" la Regione è solita con questi termini parlare solo di periodo di apertura!

 

CHIARITO QUESTO (CHE SIGNIFICA CHE QUALUNQUE COSA DICA UN COMUNE O UNA REGIONE, LA REGIONE NON STA PARLANDO DI IVA O NON IVA, MATERIA DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELLO STATO, E PERTANTO LE VALUTAZIONI DA FARE COL PROPRIO COMMERCIALISTA ANDRANNO OLTRE CIO' CHE E' SCRITTO IN UNA LEGGE O IN UN REGOLAMENTO REGIONALE!!!), SEGUE IL CASO SPECIFICO DELLA 'CASA PER VACANZE' NELLA REGIONE LOMBARDIA.

 

Legge Regionale 1 ottobre 2015, n. 27 Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo
(BURL n. 40, suppl. del 02 Ottobre 2015 😞

Capo I
Strutture ricettive
Art. 18
(Strutture ricettive)
1. Le strutture ricettive si distinguono in: a) strutture ricettive alberghiere;
b) strutture ricettive non alberghiere.
2. Sono strutture ricettive alberghiere quelle organizzate per fornire al pubblico, con gestione unitaria, alloggio in
almeno sette camere o appartamenti, con o senza servizio autonomo di cucina, e altri servizi accessori per il
soggiorno, compresi eventuali servizi di bar e ristorante.
3. Le strutture ricettive alberghiere si distinguono in: a) alberghi o hotel; b) residenze turistico-alberghiere; c) alberghi diffusi; d) condhotel.
4. Le strutture ricettive non alberghiere si distinguono in: a) case per ferie; b) ostelli per la gioventù; c) foresterie lombarde; d) locande; e) case e appartamenti per vacanze; f) bed & breakfast; g) rifugi alpinistici, rifugi escursionistici e bivacchi fissi; h) aziende ricettive all'aria aperta.

 

Sezione II
Case e appartamenti per vacanze
Art. 26
(Definizione e caratteristiche funzionali di case e appartamenti per vacanze)
1. Sono definite case e appartamenti per vacanze le strutture ricettive gestite in modo unitario e organizzate per
fornire alloggio e eventualmente servizi complementari, in unità abitative, o parti di esse, con destinazione
residenziale, composte da uno o più locali arredati e dotati di servizi igienici e di cucina e collocate in un unico
complesso o in più complessi immobiliari.
2. Le case e gli appartamenti per vacanze possono essere gestiti: a) in forma imprenditoriale; b) in forma non imprenditoriale, da coloro che hanno la disponibilità fino a un massimo di tre unità abitative e svolgono l'attività in modo occasionale.
3. Le case e appartamenti per vacanze mantengono la destinazione urbanistica residenziale e devono possedere i
requisiti igienico-sanitari ed edilizi previsti per i locali di civile abitazione.

 

(SEGUE IL REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA REGIONE LOMBARDIA)

 

Regolamento Regionale 5 agosto 2016, n. 7 Definizione dei servizi, degli standard qualitativi e delle dotazioni minime obbligatorie degli ostelli per la gioventù, delle case e appartamenti per vacanze, delle foresterie lombarde, delle locande e dei bed and breakfast e requisiti strutturali ed igienico - sanitari dei rifugi alpinistici ed escursionistici in attuazione dell'art. 37 della legge regionale 1° ottobre 2015, n. 27 (Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo) (BURL n. 32, suppl. del 08 Agosto 2016 😞

 

Art. 3 (Servizi, standard qualitativi e dotazioni minime obbligatorie delle case e appartamenti per vacanze) 1. Le case e appartamenti per vacanze possiedono i requisiti igienico-sanitari ed edilizi previsti per i locali di civile abitazione, e offrono i servizi, nonché possiedono gli standard qualitativi e le dotazioni minime obbligatorie di cui all'allegato B del presente regolamento.
2. Le case e appartamenti per vacanze utilizzate per l'offerta di alloggio devono essere agibili e in buono stato di conservazione e di manutenzione. 3. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche agli alloggi o porzione degli stessi dati in locazione per finalità turistiche per una durata non superiore ai 30 giorni ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili ad uso abitativo)'.

 

INSOMMA, IN CONCLUSIONE: NON DOVETE LEGGERE 'LE CASE VACANZE SONO NON IMPRENDITORIALI FINO A 3 A PATTO CHE SIANO OCCASIONALI' E POI RITENERVI IN DIRITTO DI NON APRIRE PER QUESTO UNA PARTITA IVA, PERCHE' I PARAMETRI DI APERTURA O DI NON APERTURA DI UNA PARTITA IVA RIGUARDANO APPUNTO L'OCCASIONALITA', LA SALTUARIETA', LA NON ORGANIZZAZIONE, DI UN'ATTIVITA'; SONO VALUTABILI CASO PER CASO, E NON SI TRATTA DI UN DATO PURAMENTE NUMERICO (E DI VALENZA PURAMENTE AMMINISTRATIVA) ELENCATO NELLA LEGGE O NEL REGOLAMENTO DI UNA REGIONE. SE NON SI CAPISCE QUESTO, SI PENSA DI ESSERE A POSTO SENZA ESSERLO! ATTENZIONE...

 

Se parliamo invece di Locazione Turistica o Pura, il discorso può essere anche leggermente diverso perchè trattasi di Redditi Fondiari o da Fabbricato (se si è i proprietari dell'immobile), ma anche in questo caso è bene tenere gli occhi ben aperti e informarsi prima. E NEL CASO SPECIFICO DELLA LOMBARDIA, COME POTETE LEGGERE SOPRA, LA REGIONE NON VI HA PER NULLA AIUTATO SCRIVENDO CHE GLI AFFITTI EX CODICE CIVILE SONO RICOMPRESI ANCH'ESSI NELLE STESSE REGOLE E PARAMETRI DELLE STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE (TIPO CASE VACANZE E APPARTAMENTI VACANZA), NON CREDETE?! IO SE FOSSI UNA LOCAZIONE TURISTICA O PURA, NON VORREI MAI ESSERE PARAGONATO AD UN EXTRALBERGHIERO... SCATTANO SENZA DUBBIO ONERI IN PIU'! Sperando che possa esservi utile, un cordiale saluto, D.

 

PS: tra l'altro, il passaggio della Legge Regionale Lombarda dove si parla di 'non imprenditorialità' fino a 3 case vacanze (e non 2 case come dovrebbe essere secondo le norme fiscali dello Stato!) viene considerato largamente illegittimo, a detta di molti esperti. Non raramente, infatti, i Tar delle varie regioni dichiarano poi a posteriori l'illegittimità di alcune sciocchezze scritte dai legislatori regionali...

13 Risposte 13
Silvia-Maria-and-Gian-Lu0
Level 2
Milan, Italy

Caro David,

 

cosa ne pensi riguardo la modifica della LR 27/2015 art.26.2.b che prevede 90 giorni obbligatori di chiusura per CAV non imprenditoriali?

secondo te l'agenzia delle entrate potrebbe ancora indetificare una imprenditorialità con PI in una CAV non imprenditoriale?

 

grazie ciao

@Silvia-Maria-and-Gian-Lu0, io penso che talora i testi Regionali sul Turismo di qualche regione vadano un pò troppo oltre le loro legittime competenze, ma sta di fatto che sono abituato personalmente a seguire (legittimo o illegittimo) ciò che ogni testo regionale scrive, al solo fine di evitare sanzioni. Ti ricordo infatti che ad esempio i processi e ricorsi tributari non ci restituiscono, neppure se li vinciamo, il costo del processo stesso! (questa sì che è una vera ingiustizia e le due parti, cittadino e Stato, non sono affatto uguali dinanzi alla legge sotto questo punto di vista).

 

Nello specifico non ero a conoscenza della modifica (recente?) da te menzionata, ma la cosa non mi stupisce affatto dal momento che fino a poco fa nel Lazio (2015) si diceva la medesima cosa (120 o 90 o 100 gg. di chiusura per i non imprenditoriali, in Lazio, a seconda che rispettivamente si parlasse di b&b a Roma, b&b fuori Roma, o case vacanze), e dal momento che in Umbria fino a pochi anni fa (2013) si diceva una cosa simile (60 gg. di chiusura per i non imprenditoriali, in Umbria, in caso di b&b).

 

Se questo divieto c'è, ovviamente consiglio di rispettarlo... e ti dirò di più, anche se non ci fosse ti consiglierei ugualmente di chiudere quei 90 gg. l'anno (almeno 90, e potrebbero non bastare...), e di far protocollare lo stesso le tue chiusure presso il tuo Comune (ufficio protocollo). Ti dico questo perchè, checchè ne dica o meno una Legge o Regolamento Regionale sul Turismo, in tutta Italia da leggi preesistenti e sovraordinate si sa già bene CHE NON PUO' ESISTERE ALCUNA ATTIVITA' (anche diversa dal nostro settore specifico) ORGANIZZATA, CONTINUATIVA, STABILE E PROFESSIONALE SENZA CHE SIA SOGGETTA ALL'APERTURA ANCHE FORZOSA DI PARTITA IVA. Cioè a livello nazionale (Amministrazione Finanziaria, G.d.F., A.d.E.) si sa già, e non c'è bisogno che DAL PUNTO DI VISTA AMMINISTRATIVO lo ribadisca o meno una Regione specifica, che gli unici a potere NON APRIRE P. IVA sono gli OCCASIONALI, i SALTUARI, i NON ORGANIZZATI.

 

Da ciò derivano 2 conseguenze fondamentali: a) se la tua Regione dice che basta chiudere 90 giorni per definirsi AMMINISTRATIVAMENTE / BUROCRATICAMENTE 'non imprenditoriale', NON SIGNIFICA CHE CIO' BASTI PER METTERTI AL SICURO DA CONTESTAZIONI IN TAL SENSO DEL FISCO, che valuta tutta una serie di concause o indizi ANCHE DI ALTRO TIPO e non limitate al numero di giorni di chiusura obbligatori annui che di fatto una Regione si inventa di sana pianta, senza alcun vero riferimento normativo statale che possa indicare soglie precise in tal senso! b) se la tua Regione non dice che sono necessarie chiusure e che gli imprenditoriali si distinguono dai non imprenditoriali per altri motivi diversi dai giorni di chiusura obbligatori, NON SIGNIFICA CHE CIO' CHE DICE LA REGIONE ABBIA QUALCHE VALORE, in quanto si sa già che a livello nazionale si parla di OCCASIONALITA' e SALTUARIETA', e pertanto tu Proprietario o Gestore dovrai in ogni caso RISPETTARE QUELLA OCCASIONALITA', sia che la tua Regione lo ribadisca sia che la tua Regione non lo ribadisca.

 

Tutte le storie che sono state fatte nella Regione Lazio contro i giorni di chiusura, e che hanno portato il TAR del Lazio a determinare che le chiusure regionali sono illegittime, hanno fatto capire alfine che, da un lato, la regione non può scrivere chiusure associandole a partita iva si e partita iva no, ma anche, dall'altro lato, che la regione non lo può dire perchè c'è già qualcun'altro che è tenuto a dirlo, e cioè il Fisco nazionale! E non ti farà piacere sentirti dire che al fisco nazionale quei 90 giorni di chiusura neppure BASTANO! I parametri da seguire per poter non aprire P. iva per il fisco sono tantissimi, e riguardano appunto la definizione di OCCASIONALITA'. Basta per ora? Ciao! ; )

PS: io personalmente ci metterei la firma se sapessi che seguendo 90 giorni obbligatori di chiusura stabiliti dalla legge regionale posso dormire sonni tranquilli pur senza partita iva... invece il 'gregge' ritiene sia meglio andare al Tar e far abolire quei 90 giorni di chiusura obbligatori... Con quale risultato però? Col risultato che il Fisco ci valuterà tutti uno a uno, discrezionalmente, soggettivamente, e senza neppure che ci possiamo appellare ad un pezzo di carta come quello regionale! Complimenti per il gran risultato... Poi si potrà dire 'tanto quel pezzo di carta non valeva già niente lo stesso', ok, certo, è vero, non valeva niente lo stesso, come io pure dico sopra, ma era pur sempre un possibile tentativo di difesa, mentre ora restiamo scoperti in Lazio, complimentoni a tutti! Ciao! ; )

Nota: insomma, ciò che pensi sia un male, e cioè la chiusura regionale di 90 gg. obbligatoria per chi non abbia P. Iva, in realtà E' UN BENE, UNA TUTELA (sebbene non di ferro...)! Ciò che invece pensi sia un bene, e cioè eventuale sentenza del TAR che dichiari illegittima quella chiusura di 90 gg. obbligatoria perchè lede i diritti della libera iniziativa economica, in realtà E' UN MALE, UNA SOTTRAZIONE DI TUTELE (sebbene fossero tutele non di ferro...)! Cosa dice in fondo la sentenza del Tar del Lazio nelle sue motivazioni, per chi le legge per intero? Dice che la libertà di iniziativa economica NON PUO' ESSERE TARPATA AD UN CITTADINO DAL LEGISLATORE REGIONALE, PERCHE' C'E' GIA' CHI E' PREPOSTO A TARPARLA A LIVELLO NAZIONALE STATALE FISCALE: complimentoni di nuovo a tutti per il gran risultato di ''pseudo-libertà''! : ) ; ) Ciao!

David grazie dei post molto interessanti.

 

ecco il link alla LR Lombardia 27/15 modificata basta cliccare sul riferimento giusto in mezzo alla pagina. 

 

http://fareimpresa.comune.milano.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=50&Itemid=10...

 

I 90 giorni di chiusura sono riportati all'art. 26.2.b

Già pubblicato sul BURL

 

 

Ogni situazione "PI si PI no" deve essere valutata singolarmente secondo propria coscienza e conoscenza.

Ho sempre seguito personalmente e professionalmente tutti i nostri interessi relativamente anche alle normative e regolamenti interessate, dando per scontato che sempre le informazioni avute dai burocrati statali/provinciali/comunali sono state per lo meno frammentarie e controverse.

 

Ritengo dovere civico conoscere meglio dei burocrati stessi già citati i nostri diritti e doveri.

 

In alcuni casi complessi mi sono avvalso della consulenza di legali o tecnici - mai dando per scontato la bontà univoca dei pareri  ben si intende... - ed è ciò che intendo fare anche ora perchè dirimere la matassa oggi lo richiede.

 

Quindi si tratta di un tributarista/fiscalista che mi dia le conoscenze per essere io il primo giudice di me stesso e della mia attività.

Non vorrei domani dovermi difendere a posteriori, a mani nude contro l'AGENZIA ENT.

 

Per queste ragioni se qualche HOST di airbnb illuminato volesse condividere le spese di un legale sarebbe bene accolto in un vero gruppo di imprenditori - con o senza PI - da formarsi.

Si perchè piccoli o grandi sempre imprenditori siamo... occasionali o no, perchè se non sei organizzato bene come HOST ossia se il servizio che dai non è eccellente mica li fai gli affitti... basta ragionarci su

 

Appena ho novità aggiorno il post

@Silvia-Maria-and-Gian-Lu0, ok, grazie. Io personalmente al momento non posso spendere nulla... anche perchè sono 12-15 mesi che studio questa materia e una mia soluzione l'ho già trovata, ovvero nel dubbio interpretare ogni cosa nel modo più restrittivo possibile. Dunque aprire P. Iva a Forfait dove si sia indecisi sul significato di Occasionalità, Partita Iva Agevolata che tra l'altro è quasi più conveniente dei normali Scaglioni Irpef di chi non ce l'abbia, e di conseguenza avere diritto a stare sempre aperti, checchè ne dica la propria Regione (che in ogni caso conta come detto quanto il due di briscola, le sanzioni invece elevate arrivano dal Fisco). E, se si ha una seconda struttura, l'importante per chi la gestisca senza P. Iva (anche se invero con diverso codice attività potrebbe essere ricompresa nello stesso Forfait agevolato se la somma dei 2 redditi non supera i 50.000 Euro annui lordi - eccetto locazioni che hanno tetti massimi più bassi -) è non superare i 5.000-6.000 Euro annui lordi, di non fornire servizi complementari o accessori o aggiuntivi (a meno che la propria Regione non lo preveda come obbligo), e pubblicizzarsi moderatamente online, possibilmente non su Booking nè a prenotazione immediata online aprendo per anno o anni interi calendari di disponibilità con prezzi già prefissati (e ovviamente fare in modo che i Redditi prodotti dalla seconda struttura non siano nè ESCLUSIVI, cioè gli UNICI, nè PREVALENTI, ma ''residuali'' rispetto a quelli derivanti dalla prima attività con P. Iva). Tutto qui. Seguendo questi parametri si dovrebbero evitare multe, perchè non c'è alcuna interpretazione al momento più restrittiva di questa. Ciao!

Riccardo82
Level 1
Genoa, Italy

Ciao a tutti, dopo aver acquistato un immobile storico in centro a Genova, mi sono imbarcato nell'avventura di ristrutturarlo (fisicamente 🙂 per renderlo adatto alla ricettività ricavando 3 suites e una matrimoniale tutte con bagno e due cucine.

Ora sono in fase di ultimazione e mancano prevalentemente alcuni arredi.

Qui, soprattutto ascoltando in giro, nasce il panico su come muoversi soprattutto per l'ostilità promossa forse anche da hotel e c. che si sono visti erodere presenze negi ultimi anni.

 

La formula più idonea penso sia l'affittacamere in quanto non sussiste l'obbligo di fornire colazioni e di risiedere (almeno in liguria) nella stessa.

 

Io ho già una partita iva come architetto ed aggiungerei un codice iva ma, con i tempi che corrono, giurerei che i ricavi dall'ospitalità supereranno quelli da architetto e da qui i primi timori sulla prevalenza delle attività e sull'apertura di una eventuale posizione previdenziale INPS nonostante come architetto già pago la cassa professionale.

 

A parte i suddetti dubbi, la difficoltà ora è reperire i soldi necessari al completamento dell'allestimento e soprattutto cominciare a rientrare del muto stipulato per acquistare. Due delle 4 stanze sono pronte, potrei affittarle, ma finchè non saranno tutte complete anche di arredi ecc, ne ASL, ne regione, possono venire a fare il sopralluogo e di conseguenza, se affittassi ora sarei in una posizione irregolare dal punto di vista di un affittacamere, ma non ad esempio di un utente che abbia due stanze libere in un appartamento.

 

Non so come airbnb si comporti al riguardo, sempra impossibile avere un interlocutore telefonico di questa piattaforma che sarebbe molto utile soprattutto per lo startup o i problemi specifici.

Cosa rischio se comincio a dare le camere in affitto prima della SCIA comunale, dei sopralluoghi ecc?

Posso dare comunicazione alla polizia (per non incorrere in sanzioni penali)?

 

Ben accetti consigli.

 

Grazie

 

posso solamente consigliarti di seguire la Legge Regionale della Liguria, frequentare gli uffici chiedendo delucidazioni e metterti in regola etc...

 

la prevalenza di un codice di PI sull'altro lo scoprirai solo vivendo e affittando...

 

Airbnb non ti offre aiuto al telefono, ti rimandano alla Community...

 

Tutto qua 

in bocca al lupo

 

@Riccardo82, il fatto è che di solito prima si studiano le leggi nazionali regionali e locali comunali e poi si ristrutturano gli immobili su quella base e con già in mente la finalità di utilizzo dei locali stessi e la loro conformazione... fare viceversa espone appunto al rischio di trovarsi con ambienti che non corrispondano a nessuna tipologia ricettiva... Non sto dicendo questo riferito al tuo caso specifico, ma in generale per chi ci dovesse leggere...

 

Premesso questo, le uniche certezze che posso darti è che, se non ci risiedi e dimori abitualmente anche tu, non puoi chiamarlo Extralberghiero B&B, e che se non dai la struttura (seconda casa non di residenza) per intero non puoi chiamarla Extralberghiera CAV o Casa per Vacanze o Appartamento per Vacanza (o simili denominazioni), e che se non ci risiedi e dimori abitualmente anche tu, non potrà neanche essere una Locazione nel senso di 1 stanza all'interno dello stesso immobile in cui anche tu risiedi ed abiti (priva di servizi alla persona e anche di servizi accessori o complementari).

 

Dunque quali uniche 2 possibilità rimangono? O Locazione intesa come seconda casa non di residenza (ma generalmente appunto trattasi di intero immobile dato alla stessa prenotazione e non a diverse prenotazioni le medesime notti), a meno che non siano proprio diversi AAUT o Appartamenti ad Uso Turistico inseriti in uno stesso stabile (verifica se in Liguria è previsto che uno stesso immobile catastalmente unico possa avere al suo interno diversi AAUT) e nel senso di semplice 'involucro' privo di servizi. O, meglio, una vera e propria Struttura Ricettiva Extralberghiera di Affittacamere (ma anche qui verifica se nella tua Regione gli Affittacamere possono essere composti in parte da Camere e in parte da Appartamenti tipo Suites con Cucina compresa, e soprattutto se il numero di stanze / suites di cui stai parlando sia compatibile sia col numero massimo di ospiti contemporanei consentito in Affittacamere sia col numero massimo di unità abitative / camere contemporanee consentite in Affittacamere). Ti dico questo perchè ogni tipologia ricettiva ha le sue precise regole che trovi nella Legge o nel Regolamento Regionali sul Turismo.

 

Quando deciderai cosa essere, seguirai quanto ti dirà il tuo SUAP Comunale nel caso degli Extralberghieri. Oppure, nel caso delle Locazioni o AAUT, seguirai il tuo SUAP Comunale ma anche il Codice Civile. Ovviamente i Contratti si scrivono solo nel caso delle Locazioni, e NON nel caso degli Extralberghieri.

 

Per il resto ti rimando alla lettura del seguente Post che (se decidi di NON essere Affittacamere ma Locazione, ma, per certi adempimenti valido in parte ANCHE per gli Extralberghieri) potrà esserti molto utile per una panoramica d'insieme. Naturalmente se decidi di essere un'attività commerciale professionale come gli Affittacamere, Airbnb non è il luogo più adatto per ricevere chiare informazioni in merito. In quel caso chiedi pure a me: io sono (anche) Affittacamere professionale. Per gli aspetti fiscali, meglio i Commercialisti. Per la Pubblica Sicurezza, la tua Questura territorialmente competente e il Portale Alloggiati Web. Ciao! ; )

Amanda44
Level 2
Rome, Italy

Salve qualcuno conosce le normative per il Salento? perche per le CAV IN FORMA IMPRENDITORIALE si fa SCIA quindi con con SUAP  ecc ecc , ma x le forme NON IMPRENDITORIALI che si fa? nessuno sa nulla , i comuni nn sanno.. lavorano tutti senza permessi possibile?

Yana14
Level 2
Desenzano del Garda, Italy

scusatemi, mi e' arrivata solo ieri una email dalla provincia in cui mi viene scritto che DEVO chiudere la mia attivita' NON iprenditoriale per almeno 90 giorni

ho capito bene ???

io non ho un b&b ma solo un appartamento al lago che affitto saltuariamente per max 29 giorni.

grazie per le risposte

Mirko37
Level 2
Bologna, Italy

@Orvieto-In-Centro0Gent.mo Orvieto in centro, in base alla Sua conoscenza in materia legislativa quale si presuppone sia il limite tra forma imprenditoriale od occasionale esclusivamente parlando di locazione pura. Parlo di fatturato, numero di camere, numero di abitazioni e durata temporale, in base alla legge nazionale sulle locazioni e non sulle leggi regionali? La ringrazio per una Sua cortese risposta .

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