La mia esperienza su Airbnb (fino a questo momento!)

Michele1020
Level 2
Rome, Italy

La mia esperienza su Airbnb (fino a questo momento!)

Salve a tutti,

 

Colgo l'occasione per presentarmi alla community italiana: sono Michele, ho 36 anni e vivo a Roma dove a giugno ho iniziato ad affittare attraverso la piattaforma una stanza in più che avevo nell'appartamento di mia proprietà, una abitazione di piccole dimensioni (circa 50 mq.) dove vivo (o meglio, vivevo) da solo.

 

Le ragioni sono state molto semplici e immagino abbastanza banali e comuni per voi: pensavo di avere un appartamento comunque grande per le mie esigenze, non troppo ordinato (di natura sono piuttosto un casinista) di cui sfruttavo poco o nulla la seconda stanza, un tempo abitata da miei ex coinquilini e finita da un po' d'anni all'essere divenuta un magazzino delle peggiori cose inutili che avevo in casa. E poi naturalmente, facile da indovinare e fuori da finte filantropie: le classiche e ovvie necessità economiche. Ah, dimenticavo: a spingermi a farlo anche i brillanti risultati di un mio amico che ha trasformato con Airbnb la sua abitazione praticamente in una pensione, fino al punto che ha potuto lasciare un lavoro mediocre per campare quasi di quello.

 

Quindi a giugno intraprendo grossi lavori domestici: butto via ferri vecchi, ripulisco ogni centimetro quadrato del mio appartamento, compro qualche suppellettile utile alla causa e qualcuno meno, inizio a domandarmi chi verrà e cosa si possa aspettare dal mio appartamento. Sono consapevole del traffico che avrò in casa, ma non mi spavento perchè di natura oltre che casinista sono tutto sommato flessibile e aperto di mentalità, e il mio inglese non suona come imparato ad Oxford ma fa il suo lavoro come deve.

 

Confeziono l'annuncio usando un po' di talento letterario (di cui sono dotato, senza falsa modestia, anche se non ho assolutamente la sicurezza che qualcuno dei miei guests l'abbia apprezzato fin qui), descrivo me, il mio modo di vivere, il quartiere dove abito, la mia casa. Mi riprometto di scriverlo in inglese e di limarlo in alcuni punti. Scatto delle foto, oggettivamente non un granchè, ma sono ancora nell'ottica di fare una "prova" più per vedere come funziona la piattaforma e infine  lo metto online più per capire cosa succederà che sperando di raccattare immediatamente qualche prenotazione.

 

Passano nemmeno 24H e arriva, inaspettata, la prima prenotazione.

 

Non mi dilungo oltre: da fine giugno ad oggi ho quasi perso il conto delle persone che ho avuto in casa: americani, inglesi, connazionali, colombiani, argentini, cinesi, siriani di passaporto svedese, francesi, e siamo solo a nemmeno metà settembre. Se continua così mi posso porre l'ambizioso obiettivo di coprire nel giro di un anno o poco più l'intero globo terrestre nazione per nazione.


Stasera sono in "compagnia" di due russi, mamma e figlio, che provengono da una città piuttosto remota della Siberia (per inciso ecco una cosa che mi piace di Airbnb: posso sentire storie da mezzo mondo senza prendere l'aereo, che non mi piace). Mi hanno detto che l'inverno lì fanno -20 gradi...quando va bene. L'altro giorno la madre mi ferma in cucina e mi dice se fosse un frutto di pesca quello di una pianta che avevo in balcone (il tutto con il traduttore automatico visto che non parla nemmeno bene l'inglese) le rispondo di sì e lei mi dice di non averne mai visto uno prima d'ora.

 

Ecco, sono queste le piccole gioie che ti ripagano di fare l'hosting con persone di mezzo mondo, secondo me. 

 

Perchè sto capendo che i guests non sono persone che vengono qui per conoscerci o parlare con noi, o almeno non tutti. Loro hanno le loro cose da fare e noi host le nostre, difficilmente le nostre vite si incroceranno più del tempo necessario della loro permanenza o a qualche chiacchiera fugace, ed è giusto così, in fondo. Probabilmente loro se ne sarebbero andate in strutture alberghiere migliori se ne avessero avuto modo e noi non avremmo ospitato se non per necessità. In fondo è un'esperienza così, frammentata e rapida come tutto nel mondo di oggi, che piaccia o no.

 

Però anche in questi piccoli momenti emerge di fondo una grande umanità, e sono contento di avere in casa loro due, anche se non parlano bene inglese e il figlio mi fa un po' di casino per casa. E sono contento che hanno avuto l'opportunità di visitare Roma e l'Europa perchè senza Airbnb e la mia casa probabilmente avrebbero avuto molte più difficoltà nel farlo.

 

Leggo che ogni tanto ci sono problemi con i guest: sono stato probabilmente fortunato a non averne ancora o probabilmente sono ancora agli inizi. Io personalmente mi sto dotando di piccole regole di convivenza civile, e nel caso qualcuno le troverà scomode o antipatiche una recensione negativa non mi spaventa. Penso che bisogna un po' educare anche i guest a capire che le case che affittano non sono hotel e che pagare una tariffa non li mette nella condizione di fare come vogliono al 100%. Offro ospitalità, gentilezza ed educazione ed in cambio chiedo un piccolo compenso economico e un po' di rispetto per me e i miei spazi. Mi pare equo, no?

 

Ringrazio chi ha letto con pazienza fin qui, non ho domande particolari ma volevo solo condividere con voi questa mia esperienza.

 

Un saluto, 

 

Michele

 

 

7 Risposte 7
Alessandra334
Level 10
Rome, Italy

@Michele1020  Grazie Michele , ho letto con piacere la tua storia e anche la mia esperienza somiglia alla tua . Andando avanti si impara e si hanno soddisfazioni anche economiche .

L'importante è mettersi anche un poco nei panni delle persone che vengono a casa nostra e non lucrare oltre il giusto !

Io vivo a Roma da anni ma la mia casa è a Firenze .

Ciao ! 

Alessandra
Daniela1280
Level 2

Grazie Michele per aver condiviso la tua esperienza. La mia, in versione ridotta, rispecchia la tua (io vivo in un piccolo paese del Piemonte dove non ci sono sicuramente i flussi turistici di Roma, ed ho iniziato ad agosto). E, come dici tu,  oltre a incrementare le entrate economiche, è un'esperienza umana unica, anche se, affittando un appartamento diverso dalla mia casa, incontro gli ospiti solo per pochi momenti.

Antonia28
Level 4
Sciacca, Italy

Ne riparliamo tra qualche annetto:-)))  anche io era intusiasta nell'ospitare gente proveniente da ogni parte del mondo. 

Ma da qualche settimana il mio entusiasmo è passato perché se becchi l ospite sbagliato sono guai.

Michele1020
Level 2
Rome, Italy


@Antonia28  ha scritto:

Ne riparliamo tra qualche annetto:-)))  anche io era intusiasta nell'ospitare gente proveniente da ogni parte del mondo. 

Ma da qualche settimana il mio entusiasmo è passato perché se becchi l ospite sbagliato sono guai.


Intanto grazie a tutti delle vostre per aver letto la mia "storia" e per le vostre risposte.

 

Per quello che dici te Antonia, io penso che la possibilità che arrivi l'ospite "sbagliato" sia da considerare un "rischio del mestiere" (se così lo vogliamo chiamare), che in qualche modo ho messo in conto fin dall'inizio, e il fatto che sia andato tutto liscio e che sono contento fino a questo momento non mi fa pensare che prima o poi una situazione sgradevole non si possa verificare, anzi.

 

Per quanto mi riguarda ho inserito delle regole piuttosto chiare e chiedo più volte ai miei guest di prenderne visione, chiedo che ci sia rispetto degli spazi e delle cose, rispetto delle persone che vivono nel condominio, e che non si verifichino in casa comportamenti che sono contrari al buon senso e alla legge.

 

Cerco di fare le cose più possibile in regola per mettermi al riparo da atteggiamenti e situazioni che possono danneggiarmi in qualche modo, e così facendo credo garantisco anche i miei guest da situazioni spiacevoli in cui potrebbero incorrere durante il soggiorno, che normalmente non capitano...ma si sa che l'eccezione prima o poi arriva.

 

In questo caso secondo me vale la massima "meglio prevenire che curare"...per come la vedo io essere scrupolosi su molti aspetti non dico possa eliminare del tutto il rischio di un ospite sbagliato, ma credo possa ridurre la possibilità che questo ci entri in casa e porti guai.

 

Ps. non metto in dubbio la tua esperienza e ho già detto che è da molto poco che faccio hosting, quindi è possibile che quello che il mio giudizio su quanto ho affermato possa tranquillamente cambiare 😉

 

 

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Michele1020  il tuo entusiasmo è tangibile e l'accoglienza di persone da tutto il mondo si capisce che ti soddisfa molto. In effetti è interessante ogni volta che arriva una prenotazione scoprire da quale paese arrivano gli ospiti, capire dai primi approcci e dai saluti  che ospiti saranno. Anche io non ho ancora avuto esperienze negative con i miei ospiti ed orami sono circa 6 anni  che ospito e mi reputo certamente fortunata.Non ospito in casa mia ma in altre case e non  quindi aspetti legati alla convivenza che certamente non è semplice. 

Fai bene ad essere scrupoloso, a porre regole ben chiare e precise che ti consiglio di riportare anche nelle Regole della Casa perchè quelle vengono accettate dagli ospiti ad ogni prenotazione. Mi auguro anche che tu abbia considerato tutte le formalità per essere in regola per affittare una stanza a Roma, come la comunicazione di tutti gli ospiti alla Polizia di Stato (la cui omissione comporta reato penale), la comunicazione al Comune di Roma, il codice regionale CIR che va inserito in ogni forma di pubblicità, la trasmissione dei dati degli ospiti all'Istat ed infine la riscossione ed il riversamento al Comune di Roma della Tassa di Soggiorno. Aprire le nostre porte agli ospiti di tutto il mondo è bello ma anche impegnativo dal punto di vista burocratico, ma quando c'è la volontà  si riesce a ottemperare a quanto serve.

Buon hosting Michele :))

Michele1020
Level 2
Rome, Italy

@Paola4grazie della tua risposta e grazie per aver fatto un reminder delle regole principali.

 

Da quando ho iniziato l'attività, anche se lo faccio solo in una stanza, mi sono subito adoperato per adempiere a tutti gli obblighi di legge, i miei ospiti sono quindi regolarmente registrati così come il mio appartamento. 

 

Le regole di casa sono visibilmente inserite nell'annuncio e scritte in inglese, a scanso di equivoci.

 

Cerco di fare il massimo per far sentire gli ospiti a loro agio (e le recensioni che sto ricevendo sono un feedback positivo sulla mia accoglienza) ma allo stesso tempo non ho assolutamente timore di far valere il fatto che nella casa ci sono alcune regole (buonsenso e vivere civile, più qualche necessaria attenzione alla legge italiana, tipo sulle droghe).

 

Ti dirò di più: sebbene ho iniziato da poco sono assolutamente del parere che mettere delle regole sulla casa non sia indice di pedanteria verso l'ospite, ma al contrario dimostra serietà e testa sulle spalle, e penso che un ospite "serio" dovrebbe gradire questo, il fatto che si trova in una cornice ben definita dove le cose vengono fatte con attenzione e metodo.

 

Chi non gradisce e pensa che prenotando una stanza su Airbnb si possa dar sfogo alla propria anarchia distruttiva (credo siano una stretta minoranza, ma ci saranno) può tranquillamente girare alla larga da casa mia, e nel caso entri qua dentro nel giro di poche ore sarà "caldamente invitato" a trovarsi un altro alloggio, senza se e senza ma.

 

Concludo dicendo che l'ultima attenzione verso i miei ospiti è stato aggiungere un kit di primo soccorso all'abitazione. Anche questo è una attenzione verso di loro, e una tutela mia nel caso in casa dovesse (facendo scongiuri) accadere qualche piccolo incidente domestico.

 

 

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Michele1020  assolutamente hai ragione : le regole della casa devono esserci, fanno parte del vivere civile e ancor di più quando si è ospiti a mio avviso.

 

 

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