Per una persona, non imprenditore, che ha una sua proprietà...
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Per una persona, non imprenditore, che ha una sua proprietà immobiliare, a livello fiscale, è più conveniente una locazione ...
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@Serena1 @Roberto143 @Orvieto-In-Centro0
però se si crea un credito d'imposta (da vedere tra l'altro quanto) non è detto che vada chiesto il rimbosro immediatamente.
Può essere utilizzato per pagare altre imposte... no?
Es. Sono a credito con questa ipotetica cedolare secca... forse posso pagare parte della TASI o TARI o non so cosa?
Serve un buon commercialista.
No, non credo.
Anzi, proprio no.
Il credito di imposta indiretta solitamente viene rimborsato attraverso l'azienda sostituto d'imposta che ti fa il 730 oppure tramite CAF; diversamente, se presenti la dichiarazione autonomamente ricevi il rimborso direttamente dall'Agenzia delle Entrate.
I tempi di rimborso comunque si sono accorciati negli ultimi anni, e dipende dall'ammontare del credito di imposta: se superiore a 4000 euro doveva essere ricontrollato e quindi i tempi erano più lunghi (questo almeno tre/quattro anni fa).
@Roberto143 ok evidentemente confondo le cose...
Sono abituata alla mia esperienza che mi permette di utilizzare ad esempio il credito irpef (credo) per compensare altri importi dovuti... ma fa tutto il mio commercialista e questa parte come già detto altrove è quasi totalmente delegata. Immagino poi che le varie sfaccettature siano ancora più complesse!
Comunque visto che almeno per ora non ne fanno niente, sarà da vedere qando (e se) riproporranno la cosa quali saranno i termini.
Scusa, ma forse ho dato una indicazione errata.
Con l'attuale cedolare secca non puoi andare a credito d'imposta (proprio per questo si chiama cedolare secca): semplicemente se hai solo redditi da affitto, paghi quel 21% e stop, non puoi scaricare le spese mediche e altre detrazioni.
E questo a prescindere da chi applica la tassa: tu in sede di dichiarazione o il sostituto d'imposta a monte.
Poi sono d'accordo con te che per combattere l'evasione (e anche per non fare confusione con la cedolare secca 'vera'), si potrebbero studiare diverse forme di tassazione a monte.
Vedo di difficile realizzazione comunque quello di cui parli tu: come farebbe il portale a sapere quando hai raggiunto i 10.000?
Non c'é solo Airbnb, anche se tanti in questa Community lo pensa... ci sono altri portali e sopratutto c'é la possibilitá di affittare senza passare da un portale.
Ho letto (solo in parte) il testo del link che hai postato... ho cercato il punto che parla dei 10000 euro, che riporto qui di seguito per facilitare le cose:
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L’articolo 5 interviene sulla fiscalità, al fine di affermare i princìpi di trasparenza ed equità, con un’impostazione flessibile e diversificata tra chi svolge una microattività non professionale a integrazione del proprio reddito da lavoro e chi invece opera a livello professionale o imprenditoriale a tutti gli effetti, attraverso l’individuazione di una soglia pari a 10.000 euro.
A tale fine i gestori delle piattaforme di sharing economy agiscono da sostituti d’imposta per i redditi generati dagli utenti operatori con un’aliquota fissa del 10 per cento su tutte le transazioni.
Nel caso in cui i redditi dell’utente operatore oltrepassino la soglia stabilita, la somma eccedente si cumula con gli altri redditi percepiti dall’utente e conseguentemente è applicata la rispettiva aliquota.
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Anche questa proposta comunque presenta il fianco a parecchie critiche, e sembra comunque scritta senza tener conto di una serie di altri aspetti importanti.
Come ho giá detto nel post precedente, vedo di difficile applicazione la verifica del raggiungimento dei 10000; si dovrebbe creare una rete di sostituti d'imposta che dovrebbe a questo punto essere formata non solo dai portali online (che ce ne sono forse a centinaia, non solo Airbnb) che dovrebbero scambiarsi le informazioni del caso (se faccio un affitto con Airbnb, un altro con Tripadvisor, un'altro con Wimdu, ecc come la risolviamo?)
Inoltre, trovo forse incostituzionale il fatto che sui redditi da affitto turistico, si possa pagare una aliquota ridotta, anche se solo fino a 10000 euro, visto che un lavoratore dipendente sulla stessa entitá di reddito ci pagherebbe almeno il 23%.
Scusate, continuo ad essere molto confuso. Provo un esempio numerico in base a ciò che ho capito, se ne avete voglia mi dite se vi torna. Faccio i conti "della serva" relativi a 10 giorni al mese di subaffitto, che è all'incirca il periodo in cui non occupo io stesso l'appartamento:
incasso ipotetico 800 € (circa 80€/notte)
spese di gestione 200€ (commissioni web, chk in, pulizie e varie)
bollette e tasse 45 €
Spese danni e manutenzione (stimate) 15€
affitto 300€
tot spese 560€
IMPONIBILE 240€
Tassazione 65€ (27% in "redditi diversi")
Utile netto 175€ (fa quasi ridere, ma piuttosto che pagare l'affitto a vuoto..)
Se passasse questa cosiddetta "norma airbnb", i portali web tratterrebbero oltre alle loro commissioni, il 21% di ogni singola prenotazione (?) per poi girarla direttamente allo stato. In sostanza pagherei 168€ di tasse alla fonte (800*21%) invece che 65€ in dichiarazione dei redditi... e ciao. Corretto?
Premesso che l'emendamento é stato ritirato per 'ordine' di Renzi, quindi per il momento non se ne fa più niente, provo a fare un po' di chiarezza nei tuoi conti.
Tu sei in affitto in un appartamento, e quindi paghi un tot al mese (non importa quanto).
Durante il mese, per 10 giorni non occupi la casa, e quindi hai pensato di metterla a reddito per ridurre il costo mensile.
Intanto direi che sotto questo punto di vista, tutto quello che ti entra netto (per netto intendo pagate le tasse e le spese "specifiche" di quei 10 giorni) é tutto "grasso che cola", nel senso che qualunque cifra é meglio di niente.
Detto questo:
- se poni l'affitto a 80 euro a notte, in 10 giorni incassi 800 euro, meno: la commissione airbnb, poniamo anche il 6% fanno -48 euro; meno le spese vive di quei 10 giorni (luce, gas effettivamente consumati dagli ospiti, praticamente nulla, ma consideriamo anche -10 euro); meno la tua tassazione irpef al 27% su 800 euro, quindi - 216 euro.
Tirando le somme, avresti: +800 -48 -10 -216 = 526 euro di incasso netto, che se non affittasi non avresti, quindi direi che conviene comunque.
L'eventuale cedolare secca al 21% (di cui all'emendamento ritirato, ma che comunque giá esiste ma di cui tu facendo redditi diversi non potresti BENEFICIARE), si andrebbe non ad AGGIUNGERE ai conti di cui sopra, ma:
- se 'vera' cedolare secca, solo 21% su 800 , cioé 168 al posto di 216,
- oppure 21% subito alla fonte e 6% poi in sede di dichiarazione (ma, bada bene, questa non sarebbe una 'vera cedolare secca ma semplicemente una ritenuta alla fonte come anticipo sulla effettiva tassazione)
Ps: nei tuoi conteggi, mi sembrano un po' alte le spese di gestione (150 euro circa per check-in e pulizie per un soggiorno?); 45 euro di bollette e tasse come le hai conteggiate? Se non affitti, le tasse (Ta.Ri? Ta.Si?) le paghi lo stesso, ma consumi non ne a.vresti perché non occupi la casa; spese danni e manutenzione 15 euro anche mi sembrano esagerate, e l'affitto di 300 euro lo paghi comunque, anche se non affitti.
Ciao Roberto e grazie per la risposta.
Da ciò che mi risulta in dichiarazione dei redditi, la sublocazione ad uso turistico rientra in "redditi diversi" ed è prevista la totale detrazione di tutte le spese destinate ai turisti, certificate da ogni singola ricevuta. A questo punto la tassazione IRPEF è da applicare sull'imponibile (sulla differenza tra ricavi e costi insomma) e non sull'intero incasso di 800 euro nella fattispecie... Mentre una cedolare secca tasserebbe proprio a monte l'incasso. Questo mi preoccupava..
Vero quanto dici per le bollette e per l'affitto, ma le spese che non ti tornano sono relative a 3 check-in, 3 pulizie (non è detto che i 10 giorni siano consecutivi) e una commissione media molto superiore al 6% di Airbnb.. dipende da che portale utilizzano.
non è proprio cosi, non serve la rete di sostituti d'imposta perche il prelievo del 10% verrebbe fatto su tutti i compensi da tutti i sostituti anche se fossero 30.000 euro annui ricevuti da 15 sotituti diversi poi ognuno in sede di dichiarazione porta in detrazione quello gia versato tra l'eccedenza di 10.000 e 30.000...
per quanto riguarda il nero o quello che non passa tramite OTA nessuno può farci nulla quello ci sarà sempre...
l'incostituzionalità non ce la vedo perche tra categorie diverse di lavoratori ci sono sgravi diversi....
Quindi andresti in credito d'imposta (nel caso dei 30000).
Come si giustificherebbe il fatto che un pensionato sulla sua pensione dovrebbe pagare l'aliquota piena, ed io, ad esempio, su 10000 euro pagherei solo il 10%?
no non vai a creidto d'imposta perche nei 20.000 che è la differenza tra 10.000 e 30.000... vai a tassazione piena...
non c'è nulla da giustificare tra te/me/noi con il pensionato altrimenti ci sarebbero moltissime cose da giustificare eppure si fanno/ esistono... perchè tra un imprenditore e un artigiano e un imprenditore agricolo ci sono disparità di trattamento??...esistono 3 trattamenti diversi... perche chi fa rientrare i capitali dove non ha mai pagato nulla IVA IRPEF INAIL e chi più ne ha più ne metta paga solo il 5% ???....
P.S. cmq (non passa ma se dovesse passare) essendo questa una norma / legge per far uscire allo scoperto chi non ha mai pagato nulla (poco ma pagano tutti) per iniziare potrebbe anche andare poi in corso d'opera come sempre aumenteranno le aliquote, ma nel frattempo hanno creato un database su cui mettere le mani (fisco) e scoprire chi fino a ieri era un perfetto sconosciuto...
sull'ultimo punto sono assolutamente d'accordo con te.
qualunque cosa per mettere ordine, far emergere l'abusivismo e contrastare l'evasione a me andrebbe benissimo.
Rispolvero la discussione perchè stavolta sembra che ci siamo.
Dovrebbe entrare in vigore da Maggio.
Vedremo cosa ci comunicherà Airbnb.
E qui mi sembra viene spiegato con qualche dettaglio in più.
La nuova normativa può essere una comodità per i privati e permette di fare chiarezza su chi è un privato e chi è un'imprenditore (e quelli che esercitano abusivamente tale attività). Comporterà sforzi organizzativi importanti ad Airbnb per identificare e trattare correttamente tutte le tipologie.
I privati che hanno su un unico acount più appartamenti (2-3) della propria famiglia (uno intestato con la moglie, uno intestato con il padre ....) devono poter segnalare ad airbnb gli esatti riferimenti fiscali di ciascun appartamento. In alternativa, Airbnb dovrà permettere di "dividere" gli account in base all'intestazione degli immobili. Questo è il mio caso ...
Chiediamo anche ad Airbnb di rivedere la politica delle commissioni. NON è corretto che i proprietari debbano pagare la cedolare secca anche sui proventi di Airbnb (il 3-5% che Airbnb trattiene su ciascuna prenotazione).
La normativa crearà anche molti problemi alle agenzie che gestiscono molti appartamenti per molti clienti diversi. In questo caso la ritenuta si applicherebbe anche sulle spese percepite dall'agenzia e non riconosciute al proprietario (come avviene del resto sulle locazioni ordinarie).
Non è il mio caso, ma credo che siano veramente molte le case che sono gestite con queste modalità.