@Jim1, va bene, però è anche vero che, se c'è un pò di buona volontà non è così difficile trasformare il pensiero espresso ad esempio da Francesco in una domanda: basta fare un riassuntino e mettere alla fine un punto interrogativo. Ad esempio si potrebbe trasformare quel pensiero nella seguente domanda: Vorreste prendere l'impegno, voi vertici di Airbnb, di rendere più stringenti i controlli sulla regolarità degli hosts e delle loro attività al momento del primo accesso sulla piattaforma, al fine di verificare a monte la conformità degli Annunci alle normative italiane, senza rimetterle ai singoli Hosts, a partire ad esempio dalla riscossione da parte di Airbnb come spesa extra della Tassa di Soggiorno, ove dovuta?
Sul contenuto, la ritengo una cosa molto difficoltosa, quella relativa alla tassa di soggiorno, perchè ogni Comune ha il suo importo e addirittura l'importo cambia (in ogni comune in modo differente) a seconda della Tipologia Ricettiva delle varie Strutture! E le tipologie ricettive sono innumerevoli. Inoltre in alcuni Comuni si ritira per un tot numero di giorni con alcune esclusioni ed eccezioni in base alla tipologia di guest che arriva, mentre in altri Comuni si ritira per altro numero di giorni consecutivi diversi, e con esclusioni ed eccezioni ancora diverse in base alla tipologia di guest. Cioè è davvero impossibile farlo per tutta Italia, a meno che non cambino a livello nazionale le leggi relative alla tassa di soggiorno in Italia e non venga equiparata lungo tutto lo stivale e per tutti.
Infine, come ripeto, Airbnb è solo uno dei tanti portali, non è IL portale, e pertanto che lo Stato debba preoccuparsi di trovare una soluzione diversa e ad hoc SOLO esclusivamente per il sito privato a scopo di lucro denominato Airbnb, e per di più straniero, la trovo un'assurdità priva di fondamento.
Per il resto, Francesco, ok. Ciao, D.