@Francesca ci ha già ricordato la regola generale.
Io, ad esempio, ho inviato al Comune di Bologna la comunicazione di inizio "locazione breve" a febbraio 2020, per poi avviare la locazione (causa Covid) solo a agosto 2021. Per questo periodo in cui l'appartamento è rimasto sempre vuoto ho pagato la TARI (che è esclusa solo per l'unità immobiliare sprovvista di contratti attivi di fornitura di servizi pubblici a rete, es. gas e luce).
Non solo ho pagato la TARI, ma ho pagato la ben più elevata TARI di utenza non domestica al pari degli alberghi senza ristorante ! Perché questo è il regolamento del Comune di Bologna.
Molti comuni invece parificano giustamente la "locazione breve" alla normale locazione per cui si rientra nella utenza domestica.
Alcuni comuni hanno creato un ibrido: per i giorni di effettiva locazione breve viene applicata la tariffa non domestica della categoria "alberghi senza ristorante", mentre nei giorni non interessati da locazione continua ad essere applicata la tariffa propria delle utenze domestiche.
E' questo il problema reale sollevato da @Jessica1961.
Leggendo il regolamento TARI del Comune di Palermo la "locazione breve" non è nella categoria degli "alberghi senza ristorante" per cui è da ritenersi utenza domestica.
Ma per l'interpretazione autentica di questo regolamento l'unica strada certa è una richiesta scritta all'Ufficio TARI del Comune oppure un auspicabile intervento sul problema di un esperto host palermitano.
Poiché mi sembra di aver capito che stiamo parlando della TARI 2022, c'è tempo per entrambe le soluzioni. Facci sapere, grazie.