@Massimo610 Non voglio difendere Airbnb (anzi, sono sempre piuttosto critica), ma la tassa di soggiorno non è di competenza dei portali, di solito: è una faccenda tra ospite e comune, con il tramite del gestore o proprietario.
In alcune grandi città, Airbnb ha fatto un accordo con i comuni e riscuote e versa la tassa di soggiorno, ma sono pochi casi. (E comunque lo fa solo Airbnb, perchè ne’ Booking ne’ altri portali lo fanno.)
Non capisco la tua conclusione che dovrai versarla di tasca tua: non è così, è l’ospite che paga di tasca sua, tu devi solo incassare e versare.
Riguardo al 20% del totale delle commissioni (tra host e guest), anch’io penso che sia tanto; e lo penso anche di Booking e degli altri portali; ma visto che più o meno la percentuale è quella per tutti, vuol dire che tra pubblicità, costi di gestione e costi bancari, il valore è quello.
Comunque hai ragione, nessuno ci obbliga. Siamo padronissimi di farci il nostro sito e accettare prenotazioni dirette (chi può: io facendo locazione non potrei), pubblicizzarlo su Google e sui social, gestirci i pagamenti con carte di credito, e mantenere un sistema di recensioni (che ormai senza recensioni nessuno si fida). Tutto questo ovviamente avrebbe un costo molto molto maggiore e un lavoro molto più impegnativo: ecco perchè siamo tutti qui…