Ringrazio moltissimo le due protagoniste delle interviste: leggervi è un piacere.
Ricordate che per pubblicare un'intervista basta semplicemente scrivermi un messaggio e organizzo tutto io: fatevi sotto:) siete più che benvenuti. Scambiarci punti di vista e conoscerci meglio è sempre un piacere!
- Da quanto tempo ospiti?
Ho iniziato a ospitare nel luglio del 2015. Un po’ per caso: avevo messo in vendita l'appartamento di mia mamma ed un probabile acquirente mi aveva detto che ne avrebbe voluto fare un Bed&Breakfast. Così è nata l'idea. Non avrei però potuto farlo nell'appartamento di mia mamma: troppi ricordi dolorosi legati agli ultimi mesi della sua vita. Però, l'idea di fare ricezione turistica si era fatta strada nella mia mente... e non mollava! Come guest, sono nata nel lontano 2000 quando Airbnb era probabilmente meno di un embrione nella mente dei suoi creatori.
- Perché hai pensato che ospitare dei viaggiatori potesse fare al caso tuo?
Faccio una premessa. La mia è una famiglia allargata e siamo in tanti: mio marito e io, quando ci siamo incontrati, eravamo entrambi separati e con un figlio a testa e poi ne abbiamo fatto uno insieme per un totale di tre: c’è Sara, figlia di mio marito, che ha 41 anni, Claudio di 34 anni, che è figlio mio, e Federico (il piccolino!) che ha ‘solo' 26 anni. Abbiamo viaggiato spesso tutti insieme: come meta preferita abbiamo Londra, dove siamo stati molte volte.
Siamo stati ospitati da Karen, una ragazza che affittava il suo appartamento e gestiva anche quello di altri suoi amici.
Col tempo, essendo clienti molto abituali, abbiamo fatto amicizia con la stessa Karen. Lei è addirittura venuta a trovarci in Italia tre o quattro volte e noi siamo diventati suoi ospiti non paganti... A quel punto però viaggiavamo solo in tre (marito, io e piccoletto). Siamo anche andati a trovare i genitori di lei in Galles, e loro sono venuti in Italia da noi! Ricordo che in Galles a Ferragosto c'erano tipo 16/18 gradi e pioveva tantissimo, così una sera ho improvvisato una pasta al forno: si stanno ancora leccando i baffi! Mio marito e il figlio più piccolo non parlano inglese, gli inglesi non parlavano italiano e anzi parlavano l'inglese di Liverpool... Ci sono stati momenti in cui non sapevo più che lingua stavo parlando e con chi! Però abbiamo riso tantissimo!
Insomma, l'amicizia con Karen e le mie esperienze da guest mi hanno fatto pensare che avrebbe potuto essere bello ospitare, così, dopo un po’, ho venduto l'appartamento di mia mamma e ho acquistato il primo alloggio iniziando questa fantastica avventura.
Quale è stato l’ospite che ti ha lasciato il ricordo più piacevole e perché?
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Non riesco a sceglierne uno, sono tre a pari merito:
- Famiglia inglese con due bambini superlativi. È stato good feeling al primo sguardo, senza neanche un perché. Siamo usciti insieme la sera della sfilata del Palio del Golfo.
- Coppia americana all'incirca della mia età in viaggio per celebrare il loro anniversario di matrimonio. Con lei, Deborah, oggi siamo amiche su Facebook e ci teniamo in contatto. Lei adora l'Italia!
- Recente giovanissima coppia francese. Lui mi ha contattato un mesetto prima del loro arrivo per chiedermi un favore: aveva deciso di chiedere alla sua ragazza di sposarlo durante la loro vacanza (in casa mia!!!) e aveva bisogno del mio aiuto per organizzare la sorpresa. Lui ha spedito un libro di poesie all'interno del quale aveva inserito un codice da decifrare per arrivare alla proposta di matrimonio. Pensate che ho dovuto far finta che il gioco fosse stato ideato da me (che host burlona che sono!). È stato SUPER DIVERTENTE!!! NB: e comunque, lei ha detto SI!!
- Raccontaci qualcosa del tuo annuncio!
Nell’annuncio ho cercato di essere il più possibile fedele alla realtà e mostrare ciò che troveranno in casa nel modo più semplice ed esaustivo possibile. L’alloggio si chiama “La collina dei conigli” perché a pochi passi da casa c'è un parco con un allevamento di conigli che vengono lasciati liberi (o scappano? Non ho ancora capito), delizia degli ospiti e dei bambini!!! A volte succede d'incontrarli anche attraversando la strada, specialmente in primavera.
Le foto più belle dell'annuncio le ha fatte mio figlio piccolo (forse cinque o sei in tutto, ma solo dopo che l'ho stressato per settimane), la maggior parte le ho fatte io e si vede: sono una pessima fotografa. Pensa che la giovane carognetta a volte fa il fotografo… cioè, mi spiego?! Lo chiamano e lo pagano per fare foto (per lo più eventi sportivi di auto e moto, ma anche matrimoni), ma a casa mia…no! Ora lo sto minacciando: appena finiti i lavori DEVE venire a farmi un servizio come si deve, altrimenti gli scateno contro la gatta!
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In che modo hai dato un tocco personale al tuo spazio?
L’appartamento è sempre work-in-progress , costantemente. Per lo più i lavori consistono in piccoli oggetti creati da me: la cassetta della frutta decapata con dentro l'edera o la finta rete da pesca con attaccate le conchiglie. L'ultima mia creazione è il carrello porta vivande che è diventato porta TV.
- Da quanto tempo fai parte del Community Center?
Sono parte del Community Center dal luglio 2016, da quando cioè mi è arrivata la richiesta tre anni fa. Ma sono attiva solo da un paio d'anni.
- Cosa ti piace del Community Center?
TUTTO!
- Quali sono i tuoi interessi?
Lettura: non posso neanche immaginare il mio comodino senza un libro sopra.
Cucina: sono una buona cuoca, ma soprattutto sono golosa 🙂
Viaggi in moto: con la mia fida Acushla (Honda Shadow 600 del 1990) ho viaggiato per mezza Italia. Da Bracciano a Osoppo: fatto! Per il resto d'Italia si vedrà.
- Hai degli animali domestici?
Da maggio scorso ho la gattina più bella del mondo!!! Si chiama Flo. È la mia bambina…
- Ami viaggiare? Dove vorresti andare?
Che domande! Certo che amo viaggiare. Quello che amo più della destinazione è il viaggio stesso. Quindi ovunque va bene. Il sogno nel cassetto, però sono gli USA coast-to coast in moto.
Come già detto, io adoro Londra, per me è una droga! Ora sono in astinenza: non vado dal 2007, devo recuperare! La prima volta sono stata nel Nord, a Stoke Newington con tutta la famiglia: mio marito e io, i nostri tre figli e il fidanzato della più grande.
L'anno dopo sono stata a Soho in casa di una ragazza di non ricordo più quale parte dell'India. L’alloggio era nella parte a luci rosse della città... Abbiamo riso troppo! Quella volta eravamo “solo” in quattro (io, mio marito e due figli maschi). Ricordo che la casa aveva un odore di spezie incredibile: lo sento ancora nel naso!
La terza e la quarta volta siamo stati a Streetham (ovvero “prosciutto-casanostra” come lo ha ribattezzato mio marito) in una deliziosa casetta terra-tetto molto, molto inglese: una volta con la famiglia di amici (otto persone in tutto) e l'altra “solo” quattro della mia famiglia in condivisione con la padrona di casa.
Cinzia