Ho letto la mail pervenuta il 30 ottobre, condivido la mission di airbnb e in particolare la frase che riporto
"Avete trasformato l'attività di host rendendola molto più di un semplice modo di affittare il vostro spazio. Avete fatto dell'accoglienza un'arte e una scienza, concentrandovi sui dettagli e sui tocchi personali che fanno sentire speciali gli ospiti. Vi prendete cura dei viaggiatori come se fossero dei familiari in visita, e a volte il legame che avete con loro dura anche dopo la fine del soggiorno. "Ho stretto amicizie durature con persone in tutto il mondo", mi ha detto Dolly, che fa la host nella contea di Broward, in Florida".
Io mi rivedo molto in questo messaggio, questa è la mia filosofia, il piacere di accogliere, fare nuove conoscenze e far conoscere il mio territorio.
A mio parere però questo principio non può essere paragonato con chi affitta in maniera professionale decine e decine di appartamenti, con un approccio completamente diverso rispetto al principio di ospitalità ideato da Airbnb che trovo esemplare e unico.
Non sarebbe forse più opportuno dare maggiore evidenza tra una tipologia di accoglienza e l'altra?