@Sabrina279 @Lorenzo213
Ogni tipo di contratto per essere valido deve possedere gli elementi essenziali predisposti dalla legge: tra gli elementi essenziali, indicati dall’art.1325 cod. civ., vi sono l’accordo delle parti, l’oggetto e la causa, ma vi è anche la forma quando è prevista, a pena di nullità, dalla normativa di legge.
La legge 431 del 1998 (ultimo comma dell’art.1) ha prescritto la forma scritta, quale oggetto di disposizione generalizzata, a tutti i contratti di locazione aventi ad oggetto immobili per uso abitativo in quanto tali, e dunque anche alle locazioni di natura turistica (di qualunque durata: brevissime, brevi o lunghe che siano), pena la nullità, che comporta la loro inefficacia.
La registrazione del contratto è obbligatoria se supera i 30 giorni; se però il contratto ha la durata di una sola settimana può non essere registrato.
La durata della locazione turistica deve essere fissata con previsione scritta (i termini, le condizioni e le prenotazioni di AIRBNB in Italia non hanno valenza contrattualistica locativa): in difetto la locazione è da considerarsi senza determinazione di tempo.
Lo stesso dicasi per la finalità perseguita – di natura esclusivamente “turistica” (non di studio o di lavoro, né di ordinaria residenza) – che deve essere determinabile in forma scritta e ricavabile da un contratto, per non dare adito a eventuali contenzios.
Il contratto viene sottoscritto dal locatore in esclusiva funzione di queste dichiarazioni del conduttore/guest relative all’utilizzo turistico (ma non esiste alcuna limitazione geografica) dell’immobile.
La previsione della forma scritta comporta, a sua volta, una serie di ulteriori atti strumentali legati al contratto che dovranno, a loro volta, avere la medesima forma, ad esempio un patto aggiunto al contratto scritto o l’atto di risoluzione anticipata o di cessione del contratto.
La forma scritta in generale soddisfa poi altre molteplici e differenti funzioni: dalla garanzia dell’esistenza e di un determinato contenuto del contratto, alla possibilità di un controllo dell’assetto contrattuale, in caso di contenzioso, da parte di un giudice, alla pubblicità del contratto per l’opponibilità ai terzi dei diritti che ne derivano, alla protezione di entrambi i contraenti, la cui attenzione sulle obbligazioni che ne derivano dal contratto viene richiamata alla fine del medesimo.
