Non parlo di CAV. Non parlo di B & B. Parlo di locazione turistica breve. Secondo una recente presa di posizione dell’amministrazione finanziaria nulla impedisce che in quest’ambito il cambio di biancheria sia giornaliero o meno, quindi, se non esiste uno "standard" codificato rigidamente dal DL 50/2017, nulla vieta di competere con uno standard di tipo alberghiero. Ma sei davvero sicura di voler entrare in competizione con un hotel? E per cosa poi? Per guadagnarti una stella Michelin... pardon AIRBNB... sulla Walk of Fame?
Per quanto riguarda me, io non mi sono mai considerata un hotel: per ogni settimana di soggiorno, al check-in fornivo un set completo di biancheria da letto (dubito che gli ospiti cambino le loro lenzuola quotidianamente a casa), in più nell’armadio portabiancheria lasciavo a disposizione degli ospiti un set di ricambio di lenzuola, federe e piumino (ma raramente li usavano) e una generosa quantità di biancheria da bagno e da cucina.
Nessuno ha chiesto cambiamenti più frequenti e nessun ospite – che io ricordi - ha mai usato tutta la biancheria fornita. Gli ospiti potevano inoltre lavare e stirare a piacimento vestiti e biancheria, disponendo di una lavatrice, una asciugatrice, un asse e un ferro da stiro.
Ampio fai questo letto, fallo con timore riverente, lascia che il giudizio scoppi, eccellente ed equo, sia il materasso spianato, sia il cuscino rotondo – scriveva tanto tempo fa una poetessa americana, Emily Dickinson - ma un qualunque standard va praticato con vigilante modestia e pazienza ardente. Qualunque sia la tua personale “misura” riguardo il cambio d biancheria da letto, che la tua condotta, @Sabrina279, sia ferma e che il tuo gesto sia governato sempre dal libro delle Regole della casa.
