CAV casa vacanza MILANO - CEDOLARE SECCA

Leonardo1150
Level 2
Milan, Italy

CAV casa vacanza MILANO - CEDOLARE SECCA

ciao, potete aiutarmi? sto aprendo una pratica per mettere in affitto il mio appartamento a MILANO e devo capire se farlo come CAV o locazione turistica. se procedo come CAV posso poi usufruire del regime della cedolare secca? grazie

3 Risposte 3
Alberto1535
Level 10
Bologna, Italy

@Leonardo1150 

La gestione non imprenditoriale di CAV genera redditi diversi per i quali non è possibile avvalersi del regime della cedolare secca. Per contro dal reddito diverso lordo è possibile dedurre tutte le spese documentate strettamente inerenti la produzione di tale reddito (a partire dalle commissioni host di Airbnb). Di conseguenza, il reddito diverso netto andrà a confluire nel reddito complessivo da assoggettare a tassazione ordinaria IRPEF e addizionali.

Segnalo che per la CAV la non imprenditorialità determina l'obbligo di chiusura di 90 giorni l'anno (anche non consecutivi), oltre all'obbligo di stipula di copertura assicurativa RC.

Ma tra le FAQ del comune di Milano c’è scritto “

Per quanto riguarda l’applicazione dei regimi fiscali applicabili alle CAV si fa presente, prima di tutto, che si tratta di normative di competenza statale, tuttavia, la normativa di riferimento, ad oggi è quella di cui all’art. 3 del D. Lgs. n. 23/2011 che, con riferimento al reddito delle persone fisiche, ammette l’applicazione della cedolare secca anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione.”

Alberto1535
Level 10
Bologna, Italy

@Leonardo1150 

E' una FAQ che doveva essere eliminata qualche anno fa perché genera confusione tra la gestione non imprenditoriale di una struttura ricettiva e la locazione.

Fa riferimento alla circostanza che sino a qualche anno fa, chi in Lombardia aveva l'intenzione di fare locazione turistica doveva necessariamente comunicare la gestione non imprenditoriale di CAV non essendo ancora previsti gli affitti brevi.

Ed infatti cita il contratto di locazione (obbligatorio in forma scritta per qualunque durata di locazione), mentre la gestione di CAV, che è una struttura ricettiva, è regolata da un contratto atipico misto (chiamato contratto di ospitalità o contratto di albergo) per il quale non è obbligatoria la forma scritta, né tantomeno la registrazione anche se supera i 30 giorni.

 

Quale struttura ricettiva gestita in forma non imprenditoriale produce redditi diversi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente, di cui alla lettera i) comma 1 art. 67 DPR 917/1986.

Questi redditi concorrono al reddito complessivo per la differenza tra l'ammontare percepito e le spese specificamente inerenti alla loro produzione (comma 2, art. 71, DPR 917/1986).

Infine, la Circolare dell'Agenzia delle entrate 24/E del 2017 dedicata al regime della cedolare secca per le locazioni brevi  puntualmente precisa:

L’applicazione della disciplina in esame è esclusa, inoltre, anche nel caso di attività commerciale non esercitata abitualmente, i cui redditi sono compresi tra i redditi occasionali di cui all’art. 67, comma 1, lett. i) del TUIR.

Il quadro normativo è piuttosto chiaro e non si presta a diverse interpretazioni.

Poi ciascuno è libero di applicare diversamente le norme assumendone la responsabilità.

 

 

 

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