@Morena53 @Roberta957 buona giornata.
Ritorno in argomento perché su questi aspetti dobbiamo essere tutti coesi.
Il Comune di Rimini, dopo l'errore macroscopico del modello di comunicazione di locazione breve che in Emilia Romagna non può esistere, si sta allineando agli altri Comuni dell'Emilia Romagna i quali, tutti, applicano rigorosamente la Legge regionale sul turismo e le delibere della Giunta regionale (2186/2005 parzialmente modificata nel 2007).
Il SUAP del Comune di Bologna, dopo un periodo in cui consentiva la pubblicità sui portali dell'appartamento ammobiliato per uso turistico (come conseguenza dell'emanazione del Decreto fiscale 50/2017) da almeno un paio d'anni sostiene con forza il divieto della pubblicità sui portali, in armonia con la Legge e le delibere regionali.
Peraltro, la Delibera prevede il divieto ma non prevede alcuna sanzione.
Per cui quando un funzionario del SUAP parla genericamente di sanzioni, proviamo a chiedergli la norma che le prevede (che non esiste).
In data successiva alla Delibera (che è solo un atto amministrativo) è entrato in vigore il D.Lgs. 79/2011 (Codice del Turismo) il quale ha stabilito (art.53) che: “Gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati, sono regolati dalle disposizioni del codice civile”.
Di conseguenza, norme e regolamenti regionali o comunali possono solo prevedere degli adempimenti (quali la comunicazione al Comune o la segnalazione dei flussi turistici) ma non possono in alcun modo porre dei limiti e dei vincoli alla libertà del proprietario di dare in locazione il proprio immobile utilizzando le modalità più opportune.
In Emilia Romagna c'è un problema amministrativo.
Se legittimamente l'intenzione del proprietario è di fare locazione breve tramite Airbnb, si è costretti a presentare la comunicazione di locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico con durata sino a 6 mesi.
Poi, nei fatti, si fa solo locazione breve inserendo una durata max del soggiorno di 29 notti, facendo riscuotere a Airbnb l'imposta di soggiorno (nei Comuni con Convenzione, riservata solo alle locazioni brevi) dichiarandolo al Comune, si stipulano dei relativi contratti di locazione, si segnalano gli alloggiati (come stabilito dal Decreto sicurezza), si pagano le imposte applicando il DL50/2017.
Questa è la legittima soluzione di compromesso utilizzata da tutti i proprietari privati dell'ER che fanno locazione tramite Airbnb, di fronte all'immobilismo della Regione che finge che il fenomeno della locazione di brevissima durata non esista (nonostante il Decreto fiscale e il Decreto sicurezza).
Un cordiale saluto.