@David2177 buonasera
la tua è una situazione ricorrente ed è oggetto da qualche giorno di altre discussioni che puoi trovare nel Cerca nella community.
In sintesi, è evidente che esiste un problema di Airbnb, che non è in grado di gestire la locazione da parte dei comproprietari con applicazione a ciascuno della ritenuta fiscale del 21% al momento del riconoscimento di quota parte del canone.
I suggerimenti per la comproprietà forniti dall'Assistenza di Airbnb non soddisfano.
L'ipotesi di contratto di locazione stipulato da uno solo dei comproprietari è prevista dalla Circolare 24/E 2017 dell'AdE:
Qualora il contratto di locazione sia stipulato da uno solo dei proprietari e, conseguentemente, la ritenuta sia stata operata e certificata solo nei confronti di quest’ultimo, solo il comproprietario che ha stipulato il contratto di locazione potrà scomputare la ritenuta subita dal proprio reddito complessivo o chiedere il rimborso della maggior ritenuta subita sulla quota di reddito a lui non imputabile, qualora non abbia capienza per scomputarla dall’imposta dovuta dal reddito complessivo. Gli altri comproprietari dovranno assoggettare a tassazione il reddito ad essi imputabile pro-quota in sede di dichiarazione applicando la cedolare secca o il regime ordinario di tassazione.
Nel caso di locazioni brevi l'applicazione della ritenuta da parte di Airbnb è un obbligo, non è un'opzione del locatore.
In assenza di modifiche alla procedura di Arbnb, è questa la modalità corretta.
L'host comproprietario locatore subisce la ritenuta sull'intero canone di locazione.
Gli altri comproprietari assoggetteranno a tassazione il canone pro-quota optando in sede di dichiarazione per l'imposta sostitutiva o la tassazione ordinaria (come fatto finora).