Ciao a tutti, ho seguito tutta la procedura per ottenere il ...
Ciao a tutti, ho seguito tutta la procedura per ottenere il codice CIN per il mio appartamento in affitto e ho ricevuto quest...
Buongiorno,
Qualcuno può fare un vero chiarimento su quale sarà il futuro del Self Cehck in?
La Key box se in posizionata in una zona di proprieta privata può essere posizionata?
Il riconoscimento può essere anche effettuato tramite video chiamata o successivo controllo di persona?
Grazie
Ciao @Daniele1126 ,
credo che la cosa migliore sia leggersi la circolare del Ministero degli Interni che trovi qui:
https://www.forniturealberghiereonline.it/images/pdf/nota-ministero-interno-self-check-in.pdf
Direi che non lascia molte alternative, il check-in va fatto di persona e "de visu", poi magari in futuro permetteranno di fare il check-in con altri mezzi ma allo stato attuale questa è la situazione.
Andrea
Ciao, @Daniele1126 ,io sono dell'avviso che bisogna fare distinzione.
La cassetta porta chiavi,non 'ha vietata nessuno,al momento.In casa tua ne puoi mettere quante ne vuoi.
E' obbligatorio invece che l'ospite venga identificato di persona,con documenti validi,e quindi,in teoria,lo puoi fare anche al Bar,dopodiche' il tuo ospite potra' prelevare le chiavi ed entrare in casa.
E' l'identificazione,con annessa firma del contratto di affitto,se AAUT,che resta obbligatoria fare di persona.
La Key box puo' essere usata anche per altre cose,perfettamente legale.
Cordialmente
Sono d’accordo @Ermanno8 che la keybox si può usare per molto altro: tecnicamente appunto per dare una chiave e poi essere identificati successivamente de visu. Non sono d’accordo sul luogo di identificazione, deve essere l’appartamento nel quale si da alloggio in quanto si devono identificare coloro che alloggiano e non chi si incontra al bar e poi si immagina che alloggino. In tutti e due i casi potrebbero benissimo dare le chiavi ad altri, tuttavia nel primo caso sei in qualche modo tutelato dall’aver agito con maggior sicurezza, nel secondo invece potresti benissimo essere accusato di negligenza. Anche se lasci le tue chiavi in una keybox e qualcuno la manomette e fa una copia per entrare in casa e rubare all’ospite o entrare nel condominio. Per me è negligente lasciare delle chiavi, spesso assieme appunto a quelle condominiali, in una cassettina che spesso è semplice da manomettere. È follia, se in un condominio vedo un vicino che lo fa gli intimò di smetterla immediatamente. Ed avrei ragione, almeno per quelle condominiali. Per le altre non avrei voce in capitolo, ma gli inquilini la hanno in caso di problemi. Ciao
Ops,pardon, @Francesco1872 .L'esempio del Bar,era solo ironico,al di la che' molti hanno la reception non nel luogo fisico dove l'ospite poi alloggia.
Resta l'intento della Legge,che vuole l'identificazione dell'ospite de visu,sempre prima della consegna delle chiavi.
Cordialmente.
@Daniele1126 @Ermanno8 @Ermanno8 @Andrea6232
Cari Amici,
la questione delle keybox è spinosa, ma particolare. Ermanno ha ragione.
Sono diventate il simbolo degli odiatissimi affitti brevi, tanto che hanno subito ogni tipo di devastazioni.
Ma in realtà è un bersaglio scorretto.
Se io in casa mia (con la mia famiglia e i miei amici e conoscenti) voglio entrare con qualsiasi modalità di apertura del mio portone (con la voce, con la chiave mandolina, con il raggio blu), posso farlo e non devo chiedere il permesso a nessuno. Né lo Stato me lo può impedire. Pertanto se, puta caso, le forze dell'ordine iniziassero a sequestrare le keybox sarebbero a rischio ricorso e a rigor di termini lo perderebbero.
Perché keybox non significa self-check-in.
E' vero che è utilizzata quando si vuole fare self-check-in (a meno che uno non intenda lasciare le chiavi al cartolaio sotto casa, ma qui si deve stare agli orari di apertura della cartoleria) e questo ha creato il potente ed efficace malinteso. E' anche vero che sino a pochi anni fa nemmeno sapevamo cosa fossero e probabilmente erano utilizzate in casi così rari che non avrebbero mai destato scalpore.
Tuttavia, c'è un altro ostacolo circa l'utilizzo delle keybox e non è di natura viminalesca.
Si vada a controllare il codice civile e si vedrà che i muri del condominio (se si parla di condominio, naturalmente, se è una villa unifamigliare questo discorso non vale) sono di proprietà comune, ovvero di tutti i condòmini.
A parte le questioni relative alle Belle Arti (ovvero di opportunità di installazione di qualsiasi manufatto moderno sulla superficie di un palazzo notificato, ad esempio), le quali possono sempre pretendere un particolare format del cartello da affiggere o della struttura/manufatto da installare, c'è una questione importantissima legata al regolamento condominiale e alle norme del c.c. che lo sottendono.
Non è infatti legittimo installare manufatti privati su un muro comune senza l'autorizzazione dell'assemblea dei condòmini (maggioranza semplice). Faccio l'esempio del citofono: c'è già una pulsantiera comune, un condòmino bizzoso ne vuole uno personale e lo installa, l'amministratore ha il diritto di farlo togliere. A meno che l'assemblea dei condòmini non si esprima a favore. Si tratta del decoro e di quanto riferisce a questo tema sempre un poco fumoso, ma molto chiaro quando si tratti di abusi. E può farlo valere anche un unico condòmino.
Per quanto ne so io, le assemblee dei condòmini non si esprimono mai a favore del singolo che esubera le sue prerogative.
Pertanto, le keybox, se installate su un muro condominiale, potrebbero e dovrebbero essere tolte di default dai condòmini di quello stesso stabile.
Devo dire che non sono favorevole alle keybox soprattutto per questo motivo (oltre al fatto che potrebbero agevolare una pratica che abbiamo visto essere illegittima), invece come uno entra in casa sua non mi riguarda e non mi interessa.
Ciao @Cristiana19,
non penso sia utile dare sempre la colpa agli altri. Come quando anni fa avevamo infiniti irregolari e la colpa era sempre degli alberghi se finivamo sui giornali. Ovviamente la hanno, ma bisogna guardar anche noi. A Lerici e in zone limitrofe ci sono almeno un centinaio di appartenenti self check-in, alberghi manco uno. A Genova saranno molti di più e alberghi 2 o 3 forse. Posso un po’ sbagliare nei numeri e ovviamente in altre zone la situazione può essere ben diversa, ma è del tutto evidente che sia un fenomeno principalmente delle case, degli affitti brevi. Spesso, e si potrebbe ben dire sempre, sono utilizzati metodi offensivi della legge, del tutto inadeguati. Vogliamo difendere questa marea di cialtroni? A parte le belle arti dici tu, così al passan come fosse una cosa da poco: sti cialtroni anche nei beni culturali appendevano i loro lucchetti! Per i check-in in questi 10 anni avrò speso 15/20mila euro più o meno, e tutti abbiamo speso tempo e fatica almeno, mentre questi cialtroni si compravano gioielli. Basta con i buonismi, che vengano spazzati via, hanno fregato lavoro a tutti noi ed ai seri gestori che non proponevano porcate illegali, adesso ci distruggono la reputazione. È un nostro dovere identificare gli ospiti in maniera adeguata. Punto e basta. Come è dovere di una focacceria tenere il forno pulito, non siamo soliti trovare giustificazioni a un forno pieno di topi di un esercizio commerciale. Poverini non hanno tempo di pulire, mettiamoci nei loro panni. Macché, anzi qui si hanno le prove che molti lo fanno da anni con metodi raggirabili da un demente, dovrebbero essere perseguiti e finire in un procedimento penale per avere per anni disatteso una legge anti terrorismo. E invece oggi hanno ancora il self check-in, domani lo avranno, Airbnb fa niente e qualcuno scrive qui lamentandosi.
Ciao e grazie
Ciao @Ermanno8, no mi pare che la legge chieda proprio l’identificazione all’ingresso della struttura, come è scritto nel documento sopra ed avrebbe senso. Non vedo molti che hanno reception lontane dal luogo fisico dove si alloggia, non so come ci si dovrebbe comportare in questi casi ma immagino che più o meno nella maggior parte dei casi si possa chiarire con facilità cosa sia struttura. La reception di un grosso albergo con parco privato e le camere a centinaia di metri da questa, è struttura. L’ufficio del gestore non è struttura come neppure quello del proprietario.
Ciao e grazie