@Paola1593 ciao.
La risposta all'interpello impegna l'Agenzia delle entrate sul tuo caso specifico, quindi è risolutiva.
In generale, il problema di interpretazione fiscale della CAV occasionale lombarda nasce dal fatto che sino a pochi anni fa la Regione obbligava i locatori intenzionati a fare locazione turistica breve, a iscriversi al SUAP come CAV occasionale, non riconoscendo le locazioni brevi.
Come conseguenza, pur trattandosi formalmente di CAV, i relativi canoni venivano trattati come redditi fondiari, senza la possibilità di dedurre le relative spese (se non nella misura forfetaria del 5%).
Con il successivo riconoscimento regionale delle locazioni brevi, è stata data la possibilità ai locatori di fare il passaggio diretto dalla CAV alla locazione turistica, per cui c'è maggiore chiarezza.
La CAV occasionale produce redditi diversi derivanti da attività commerciale non esercitata abitualmente, con la facoltà di dedurre le spese -documentate-strettamente inerenti alla produzione di tali redditi.
Questi redditi diversi concorrono al reddito complessivo e sono assoggettati a tassazione ordinaria IRPEF e addizionali, senza la possibilità di scegliere la cedolare secca del 21%.
C'è però la facoltà di dedurre tutte le spese strettamente inerenti all'attività purché siano adeguatamente documentate da fattura oppure ricevuta (mentre gli scontrini non è il caso di dedurli perché potrebbero essere contestati dall'Agenzia delle entrate).
Il contribuente è obbligato a preparare su un foglio a parte un Prospetto (da conservare nella Dichiarazione dei redditi) e che potrebbe essere richiesto dall'Agenzia delle entrate.
Occorre scrivere l'elenco dei singoli compensi lordi (= costo pernottamento + costi di pulizia) e fare la somma: questo è il reddito lordo.
Si compila il Quadro D - Altri redditi, precisamente il Rigo D5 - Redditi derivanti da attività occasionale
Nella colonna 1 (tipo di reddito) si deve indicare il Codice 1 trattandosi di redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente.
Nella colonna 2 (redditi) indicare il reddito lordo percepito.
Nel Prospetto occorre poi riportare tutte le spese strettamente inerenti pagate nell'anno:
senza dubbio è possibile dedurre la commissione host di Airbnb a fronte della quale Airbnb al momento della prenotazione mette a disposizione la relativa fattura.
Inoltre, altre eventuali spese, ma devono essere documentate.
Il pro-quota per le utenze in relazione ai giorni di attività può essere una soluzione ragionevole.
Poco sostenibile l'addebito per l'intero anno.
Nella colonna 3 (spese) si riporta la somma di tutte le spese.
Pare evidente che se non ci avvale della facoltà di deduzione (salvo che per la commissione di Airbnb), l'Agenzia può riconciliare immediatamente i movimenti bancari (e le future segnalazioni dei portali) con i redditi dichiarati, mentre l'allargamento delle spese inerenti (fino anche all'azzeramento dei redditi) può far aumentare il rischio di verifiche.
In altre parole, più spese inerenti vengono dedotte (sempre documentate con ricevute o fatture, evitando gli scontrini), maggiori sono le probabilità di verifica.
Ma c'è un altro punto di attenzione collegato ad una eventuale verifica da parte dell'Agenzia.
Questa può riguardare due aspetti: la verifica della discontinuità (quindi dell'occasionalità) nella prestazione di servizi. Inoltre, l'assenza dell'organizzazione.
Il confine tra CAV occasionale e CAV imprenditoriale può essere molto sottile.
Conoscere la risposta al tuo interpello sarebbe molto utile.